TARANTO. “Siamo alle solite”. Il gruppo parlamentare di SEL vota contro l’ultimo decreto Ilva

TARANTO. “Siamo alle solite”. Il gruppo parlamentare di SEL vota contro l’ultimo decreto Ilva

“Bisogna rispettare il regolamento della Regione Puglia”

E’ motivo di conflitto per il gruppo parlamentare di Sel, il ricorso alla ennesima decretazione d’urgenza, circa la questione Ilva, da parte del Governo. L’Onorevole Donatella Duranti ritiene inaccettabili ritiene inaccettabili i due articoli inseriti nel decreto cosiddetto ‘Terra dei fuochi’ che riguardano lo stabilimento tarantino. I rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà sono contrari a questo nuovo decreto, il quale crea una situazione in cui si tende a spostare in avanti nel tempo l’attuazione delle prescrizione dell’Aia, determinando ulteriore sfiducia da parte dei cittadini di Taranto e dei lavoratori Ilva, che nonostante i cinque decreti, non vedono ancora applicate tali prescrizioni e non vedono progressi in merito alla tutela della salute e dell’ambiente.

“Credo si tratti di una sorta di salvacondotto della struttura commissariale” dichiara l’Onorevole Duranti, spiegando che il nuovo decreto, stabilisce sia la proroga dell’attuazione delle prescrizioni Aia, senza prevedere sanzioni, a differenza del precedente decreto, per chi non rispetta le tempistiche di applicazione delle stesse; sia la proroga della stesura del piano ambientale. Tutto inaccettabile, così come a dire dei rappresentanti di Sel, non sia possibile che la valutazione del danno sanitario si faccia ad AIA applicata. “Bisogna rispettare non il decreto ministeriale ma il regolamento della Regione Puglia, che consente di intervenire immediatamente qualora ci fosse un rischio sanitario per la popolazione”.

I Rappresentanti di Sel presenti, tra cui il Consigliere Regionale Alfredo Cervellera, e il Segretario Provinciale Maurizio Baccaro, sostengono che il piano ambientale debba essere presentato al più presto, poiché non è più possibile prorogarlo, come stabilito dal decreto, al 28 febbraio 2014.

“I pareri sono stati depositati, il piano ambientale doveva essere presentato entro il 6 dicembre 2013, siamo pertanto già in forte ritardo” dichiara l’Onorevole Duranti e sottolinea “Pensiamo che le prescrizioni Aia vadano attuate prima della stesura del piano industriale. Questo è sostanzialmente un decreto che tutela il Commissario Bondi da sanzioni rispetto alla non attuazione delle prescrizioni”.

L’Onorevole Duranti parla di un Commissario Bondi, apparsole più in veste di Amministratore Delegato, piuttosto che in veste di colui il quale dovrebbe tutelare la cittadinanza. Sono stati presentati dal gruppo Sel, emendamenti soppressivi di tutte le lettere che riguardano la modifica del decreto precedente, poiché prevedono una procedura semplificata a fronte delle grandi opere e dei grandi lavori che dovrebbero essere effettuati all’interno dello stabilimento Ilva.

In merito alla questione della valutazione del danno sanitario, il Consigliere Regionale Alfredo Cervellera, parla di limitare gli aspetti peggiorativi “Quella legge era importante poiché dalla prima valutazione si poteva ottenere una proiezione rispetto ai danni sanitari in tempo futuri”. Cervellera parla di un estremismo ambientalista al quale si sta dando possibilità di sparare contro tutti e tutto. Esprime apprezzamento per il lavoro condotto dall’ARPA, apprezzamento ripreso anche dal Segretario Provinciale Maurizio Baccaro. “L’ARPA arriva a definire i livelli di diossina presenti negli alimenti e inchioda le amministrazioni che hanno concesso autorizzazioni per impianti di incenerimento” dichiara Baccaro, il quale parla anche della degenerazione del dibattito su Taranto, che ha perso gli equilibri raggiunti in passato. E’ difficile orientare il dibattito pubblico verso il giusto equilibrio” spiega Baccaro “ma ci assumiamo questo rischio, sentiamo il dovere di farlo”.

Elena Ricci

viv@voce

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