Sava. Lettera aperta all’assessore Agusto

Sava. Lettera  aperta all’assessore Agusto

Ma davvero vuole farci credere che quelle pere, in quello stato di conservazione, sono biologiche?

Fa piacere quando un assessore della squadra IAIa risponde, seppur indirettamente, alle tematiche che pone il nostro giornale. Eh già, quando non si è ruffiani è così. Ma andiamo al caso in “specie”, ovvero le pere marce, le arance bucherellate e le banane sfatte. Sfido chiunque, compreso lei assessore Agusto a confermare che quelle pere o banane  nel tragitto che va dalla scuola a casa si combinano in quel modo. Le foto, caro il nostro assessore sono eloquenti. Dicono tutto: è frutta marcia e sfatta. Quindi, frutta da non dare agli esseri umani, forse i porci sono i migliori destinatari.

E farli collocare direttamente sul tavolo delle mense scolastiche è un delitto per la salute dei bambini. Mi chiedo e chiedo a lei, assessore Agusto: chi controlla questo? Se non fosse scoppiato questo “caso” di controlli all’interno della mensa scolastica con il cavolo lei e il suo sindaco pro-tempore avreste fatto visita. Per nulla. Tutto va bene, signora la marchesa. E invece no. No. Oggi abbiamo la fortuna che in tempi reali le mamme dei giovanissimi savesi hanno trovato un riferimento telematico a cui mostrare il loro, legittimo, sdegno e disapprovazione su come viene gestita la mensa dei giovanissimi savesi.

Certo mancava loro un riferimento, un qualcosa che potesse esternare le loro constatazioni. I rilievi fotografici mandati a questo giornale sono  a iosa, con tanto di nome e cognome del mittente. Sono mamme che non mostrano paura, sono mamme che chiedono giustamente un servizio scolastico nelle più elementari norme igieniche. Viv@voce, caro assessore Agusto, ha messo in moto tutto quello che poteva e che si  doveva fare. Ma non toccava  a questo giornale. Toccava  a lei e lei doveva muoversi prima del tempo. Ma lei, assessore Agusto, ha il compito primario di vigilare e far vigilare su queste strutture le quali non devono essere lasciate a se stesse. Poi, tra l’altro, lei è pagato dal contribuente savese ad esercitare il suo ruolo di assessore alla Pubblica Istruzione. Lo eserciti come è giusto fare, come sono convinto, che con la volontà, lei lo sa fare bene.

Se, lasciate a se stesse le cose, si vede già il guaio che combinano. Impari da questo “caso” e la prossima volta vedrà che non succederà nulla se lei, in primis, si attiva per ciò che è stato designato dal suo sindaco pro-tempore che fa di nome IAIA. Ah dimenticavo una massima di Travaglio, se la scriva assessore (ma credo che lei questo lo sa di già): “Ci pisciano addosso e magari ci dicono che piove” …

Giovanni Caforio

viv@voce

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