SAVA. Poliambulatorio per le vaccinazioni. Ogni anno sempre la stessa tragedia. Sempre!

SAVA. Poliambulatorio per le vaccinazioni. Ogni anno sempre la stessa tragedia. Sempre!

Come al solito fila che inizia alle prime luci dell’alba per poi andare via a volte, con le mamme sconsolate, in quanto i vaccini sono finiti!

Questa storia del Poliambulatorio, di Via dello Schiavo, ha sempre dell’incredibile. Non c’è un anno che questo scenario viene cambiato. Mai. Anche quest’anno assistiamo allo stesso copione: mamme ad attendere fuori dalle prime luci dell’alba il loro turno epr poter fare effettuare le vaccinazioni obbligatorie per i loro piccoli bambini.

Anche lo scorso venrdì, o meglio avanti, il rituale ha ricalcato la stessa scena dello scorso anno e di quelli precedenti. Arriva il medico alle 9.10, con estrema tranquillità e un papà innervosito di così tanto ritardo chiama i Carabinieri. Questi ultimi arrivano immediatamente e chiamano in disparte il dottore “ritardatario”.

Dopo il “chiarimento” con i carabinieri il medico, innervositissimo, dice ai presenti che “visto che avete chiamato i carabinieri, oggi anzi chè fare 30 vaccini ai neonati di tre mesi ne faccio 25!”

Frase malandrina che, nel corso delle operazioni dei vaccini, lo stesso medico smentisce comportandosi in modo diverso.

Meno male che questa famigerata legge della “vendetta”, questa volta, non è stata applicata. Resta il problema di ogni anno.

Quello si che resta e, nessuno, dico nessuno, prende provvedimenti per far si che questo stato di cose cambi una volta per tutte.

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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