DA MUSEI … A MARI APERTI

DA MUSEI … A MARI APERTI

Una volta di più gli esploratori della Stella Polare Sava1 si rendono protagonisti di una nuova avventura a tutto mare

Infatti grazie alle iniziative promosse dal Comune di Brindisi., d’accordo con la titolare dell’associazione Eliconarte, Chiara Mazza, che per l’occasione è stata la nostra tutor durante la navigazione e con il bene placido della Soprintendenza, l’imbarcazione Mara Brindisi, con a bordo i ragazzi e i capi del Reparto Scout Sava1, è salpata dalla banchina prospiciente la Capitaneria di Porto di Brindisi, il 27 Agosto appena trascorso, alla volta della piccola isola di Sant’Andrea che ospita il famoso Castello Fortezza Alfonsino chiamato anche Castello Rosso per il caratteristico colore che assume durante le ore del tramonto.

L’intraprendenza dello staff di reparto ha, questa volta, condotto giovani esploratori e guide a solcare le acqua del mare di Brindisi; se pur si è trattato di una breve navigazione, la stessa è tuttavia risultata molto stimolante per i ragazzi che abituati ad attività terrestri si sono trovati spiazzati, ma in senso positivo, nello scoprire di doversi letteralmente imbarcare in questa nuova impresa.

Sbarcati sull’isola di Sant’Andrea abbiamo potuto visitare il Castello Fortezza, conoscendone storia e leggende grazie appunto alla nostra tutor Chiara; il castello ,che fino ad alcuni mesi fa , era chiuso al pubblico, ha ritrovato spazi aperti, accessibili e visitabili , attraverso un non facile lavoro d’intesa fra Amministrazione Comunale di Brindisi e Soprintendenza che resta per il momento unica responsabile del Maniero; tuttavia l’impossibilità logistica di visitare i piani superiori con il faro in fase di restauro e i sotterranei ancora inagibili , hanno lasciato tutti un po delusi.

Tutto liscio come l’olio… ma un’avventura non può dirsi tale se non porta emozione a maggior ragione se “per lo mezzo” ci sono i ragazzi della Stella Polare, cosi lungo la navigazione di ritorno, il cielo inclemente ha voluto mettere alla prova nave e naviganti; investiti da un acquazzone che ha ritardato lo sbarco siamo stati spettatori di uno spettacolo sconcertante ma emozionante tra il cielo che diventava sempre più scuro a causa delle nubi , i goccioloni d’acqua sulla poppa dell’imbarcazione e i fulmini in mare aperto che squarciavano il cielo… ragazzi una mezz’ora indimenticabile!

Attraccati al porto, l’impresa si è poi conclusa con la visita del “Monumento al Marinaio d’Italia” e anche qui ci abbiamo “lasciato lo zampino” purtroppo è il caso di dire , eh si perché giunti nella cripta, ignaro della leggenda sulla campana della Corazzata Benedetto Brin, il nostro giovane esploratore Guido, ha pensato bene di dare un rintocco di campana…quella campana! Sconvolgendo la vita di chissà quale povero malcapitato marinaio, tra i marinai infatti gira la voce che facendo suonare la campana nella cripta uno di loro perderà la vita…. Ma stai tranquillo Guido, è solo leggenda.
La Capo Rep.Anna B.

viv@voce

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