SAVA. I VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 23 MAGGIO 2013

SAVA. I VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 23 MAGGIO 2013

I lavori del Consiglio Comunale iniziano alle ore 17.57

Il Segretario Generale esegue l’appello nominale per la verifica dei presenti. Essendo, provvisoriamente, in aula n. 10 Consiglieri su n. 17 la seduta viene dichiarata valida. 

Presidente GIGANTE

La seduta è valida con 10 presenti e 7 assenti. Passo la parola al Consigliere Massarelli.

Consigliere MASSARELLI

Buonasera al Sindaco e alla Giunta, buonasera a tutti.

Oggi è un giorno importante: sono passati ventun’anni da quel 23 maggio del ’92. Io avevo 11 anni quando in televisione trasmettevano la notizia. Mio fratello giocava in giardino – ricordo – mia madre era in cucina, mio padre in studio, era  sabato, lavorava ancora di sabato. Era primavera e ricordo che pochi giorni dopo l’insegnante di italiano avrebbe dato un tema: parlare di Giovanni Falcone e di quell’esplosione. Era una esplosione che aveva ammutolito tutta l’Italia, aveva attanagliato tutti in un silenzio che difficilmente potremo scordare, soprattutto voi che siete più grandi di me lo ricorderete bene.

In quei giorni Internet era fantascienza, per conoscere le notizie bisognava vedere i TG, bisognava leggere i giornali, però quella immagine della strada, la Croma color carbone penso sia nella mente di tutti.

Alle 17.59 perdevano la vita il Giudice Falcone, la moglie e cinque uomini della scorta. E` una esplosione che lascia ancora sconvolto il cuore degli Italiani, anche perché pochi sapevano chi fosse il Giudice Falcone, qual era il lavoro nel sociale che da anni svolgeva e meno ancora sapevano del rapporto con il compianto Paolo Borsellino e di quello che facevano ormai da anni contro la mafia, contro tutte le mafie.

Proprio in quegli anni la mafia comincia ad avere una connotazione reale, si comincia ad avere contezza di quanto la mafia si sia poi insinuata nei processi, negli appalti, nelle regioni, nelle regioni del benessere, nella Milano bene, nel torinese e nel parmense.

E’ difficile trovare oggi delle parole per raccontare chi era Falcone e chi era Borsellino, è difficile trovare le parole per raccontarlo ai nostri figli, ai fratelli minori – perché noi siamo più giovani – ai nipoti. E` difficile trovare le parole per raccontare quella foto in bianco e nero nella quale Falcone e Borsellino hanno un atteggiamento di estrema confidenza.

Di quei giorni dobbiamo recuperare tutto però, questo vuole essere un appello, di quei giorni dobbiamo recuperare le emozioni, la paura, il dolore. Ma dobbiamo recuperare anche la rabbia e la voglia di perdonare. Quel perdono che è stato gridato dall’altare forte. Dobbiamo recuperare la voglia di lottare.

E poi dobbiamo recuperare la voglia di raccontare. E` fondamentale raccontare! Dobbiamo raccontare perché raccontando si ricorda, raccontando si pongono le nuove generazioni a conoscenza di quello che è stato ed è – ahimè – un male infinito. Bisogna raccontare! Dobbiamo decidere, “Dobbiamo essere capaci di dire che quelle persone sono morte ma le loro idee camminano sulle nostre gambe”: questa è una citazione del Giudice. E nel raccontare fermiamoci a guardare quando andiamo in giro per le strade le targhe delle vie, delle piazze. Fermiamoci a raccontare e a chi ci chiede informazioni, a chi ne sa meno di noi spieghiamo chi erano questi uomini.

Un altro appello: raccontiamo e ricordiamo. Vorrei chiedere a tutti un minuto di silenzio in onore del Giudice Falcone, degli uomini della scorta e della moglie.

Grazie.

Presidente GIGANTE

In piedi.

A questo punto tutto il Consiglio Comunale si alza in piedi ed osserva un minuto di silenzio.

 

Applausi.

Consigliere MASSARELLI 

Grazie, Presidente.

Presidente GIGANTE

Grazie Consigliere Massarelli per il suo intervento.

Passiamo al primo punto dell’ordine del giorno: “Interrogazioni”. C’è qualcuno che vuole intervenire?

Passo la parola al Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Grazie, Presidente.

Buonasera ai Consiglieri, all’Amministrazione, al Sindaco.

Subito qualcosa di rapido e in particolare vorrei sapere se è possibile avere notizie rispetto ad una interrogazione già fatta diverse volte all’Assessore Agusto in relazione al Laboratorio Bollenti Spiriti, credo ricordi le varie richieste che ho formulato e attendo da tempo ancora delle informazioni precise, puntuali, anche scritte, in merito a quella che era la eventuale rimodulazione del tempo, considerando che il laboratorio era partito in maniera asincrona rispetto agli altri due laboratori del progetto, considerando che effettivamente c’era la questione delle professionalità che all’interno dovevano essere utili allo svolgimento delle attività, le varie attività che erano programmate per i tre laboratori come si rimodulano in questa ultima fase e poi in relazione alle risorse economiche disponibili e in relazione a quelli che sono gli obblighi dell’ente gestore e successiva sottoscrizione del protocollo di rete con le associazioni locali che credo non sia mai avvenuto.

Questo semplicemente perché ho raccolto ulteriormente alcuni malumori di altre associazioni che, non conoscendo bene la funzionalità e i loro diritti rispetto all’utilizzo di questo laboratorio e questo spazio, vorrebbero in qualche modo avere informazioni utili, sentirsi parte integrante di un progetto che deve essere comunque inclusivo e non esclusivo e che deve garantire le pari condizioni a tutti.

Oltre questo, aggiungo un’altra richiesta che è quella relativa a cosa si intende fare successivamente all’ultimazione di questa fase iniziale di start-up poiché, appunto, a settembre/ottobre  finiranno i soldi per l’utilizzo di questo importante contenitore culturale e se già l’Amministrazione si sta attivando per tentare in Regione di eventualmente entrare in altri progetti di finanziamento poiché mi risulta che già altri laboratori siano stati inseriti nelle fasi successive di attività con un coordinamento che, se non sbaglio, è stato fatto circa un anno fa.

Poi vorrei chiedere un attimo informazioni rispetto all’avvio del servizio di raccolta differenziata che sicuramente da una parte sta iniziando a funzionare bene perché è oggettivo che la raccolta porta a porta spinta e con l’eliminazione progressiva di tutti i cassonetti, è ovvio che la gente da qualche parte deve gettare i rifiuti e, quindi, di conseguenza le percentuali è inevitabile che fossero alte fin da subito, quello che però mi chiedo è che, visto che la campagna di informazione, di sensibilizzazione è stata molto, molto carente e abbiamo ricevuto tantissime lamentele e difficoltà oggettive dei cittadini, poiché ci sono state anche delle informazioni a volte confuse o contraddittorie relative al fatto che l’azienda non era molto organizzata nello svolgimento del servizio, abbiamo visto in molte strade in molti giorni che in fase alterna venivano e non venivano raccolti. Sono, ovviamente, problematiche che indubbiamente si sarebbero verificate, però in qualche modo sono  ulteriormente diventate pesanti poiché al servizio – ad esempio – di numero verde molte volte non si rispondeva neanche negli orari prestabiliti. Penso che si sarebbe dovuto, almeno nelle prime settimane, intensificare le linee o, comunque sia, il tempo perché molta gente veramente non sapeva dove gettare alcuni rifiuti, non sapeva come gestire altri materiali con tutta la buona volontà di voler fare la raccolta differenziata.

Purtroppo abbiamo fatto una serie di verifiche nel territorio e, ahimè, abbiamo verificato quello che sospettavamo da prima che iniziasse il servizio, quello che avevamo paura che succedesse: cioè un sacco di buste di rifiuti nelle varie campagne, nei vari terreni, privati e non, di tantissime zone.

Quindi in relazione a questo chiedo se si sta provvedendo ad intervenire anche alla rimozione di questi rifiuti; se sia intenzione ancora, in corso d’opera, per migliorare la qualità del servizio, di intensificare e partire, anche se in ritardo, con una campagna di sensibilizzazione, per informare anche su – ad esempio – la questione dei bidoni della raccolta dei pannetti. Perché inizialmente si era detto di fare come dalla ordinanza firmata dal Sindaco, bisognava fare prima una richiesta all’ufficio, poi è stato detto alla gente che in realtà ce l’aveva già direttamente disponibili l’info-point, successivamente è cambiato un po’, alcuni sono rimasti sprovvisti. Diciamo che un po’ di confusione, purtroppo, è stata creata.

E a questo si aggiunge il fatto che, purtroppo, col fatto che non c’è ancora un’isola ecologica, molti di questi servizi purtroppo, come da contratto, non possono essere assolti, come ad esempio, il recupero degli oli usati, il recupero degli inerti per lavori in economia e degli scarti di taglio della vegetazione e cose di questo tipo. Se anche in questa direzione, per questa fase temporanea, si sta provvedendo per qualcosa di transitorio nelle more della definizione e della realizzazione dell’isola ecologica.

E oltre a questo – l’ultima cosa e finisco – se l’Amministrazione sta prevedendo un calendario per la pulizia delle strade in modo che quando il mezzo per lo spazzamento deve transitare in alcune strade non trovi i veicoli che obbligano il mezzo a passare al centro della strada e, quindi, a non svolgere il servizio correttamente. Quindi se si vuole individuare… se c’è l’idea di individuare un calendario per zone e con dei cartelli in modo che la gente sappia che non deve parcheggiare in quei giorni e, quindi, si possa sviluppare al meglio il servizio.

E oltre questo anche un suggerimento che è venuto da più parti, da più cittadini e cioè quello di utilizzare dell’acqua durante lo spazzamento perché altrimenti si alza molta polvere, entra nelle case e molti cittadini che hanno difficoltà respiratorie hanno accusato un po’ di fastidi. Siccome ovunque si utilizza questo piccolo accorgimento, potrebbe essere utile affinché si possa evitare una difficoltà.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Decataldo.

Ci sono altre interrogazioni da parte dei Consiglieri?

Passo la parola all’Assessore Corrado Agusto.

Assessore AGUSTO

Buonasera a tutti. 

Rispondo alle interrogazioni del Consigliere Decataldo innanzitutto per quello che riguarda il Laboratorio Urbano e la questione della convenzione – diciamo così – di rete fra le cooperative presenti sul territorio.

Io circa una decina di giorni fa mi sono recato a Bari presso l’ufficio che funge da coordinamento di tutto il progetto dei Laboratori Urbani e abbiamo sottoposto, fra le altre cose, la questione anche ai funzionari, precisamente i funzionari Ranieri e Tedeschi della Regione Puglia che si occupano di tutti i progetti dei Laboratori Urbani, perché da parte dell’ente gestore attuale c’è la interpretazione del bando secondo la quale la convenzione, il protocollo di rete fra le varie cooperative era un adempimento per partecipare al bando che doveva essere poi la guida per la gestione del centro da parte dell’ente gestore individuato successivamente e che, quindi, la competenza di firma di questo protocollo di rete non toccasse in realtà all’ente gestore ma fosse un adempimento già previsto nel bando e che era stato già realizzato precedentemente. Per cui a lui toccava soltanto realizzare la progettualità che era poi infarcita – me lo lasci dire – di molte “cose” nel bando, su questo siamo arrivati a una conclusione unanime all’interno della discussione avuta. Per cui secondo l’ente gestore questo protocollo di rete non sarebbe competenza sua. Nella realtà dei fatti io non so se questo sia vero o meno, posso riferirle soltanto che secondo i funzionari della Regione Puglia questo non è un adempimento obbligatorio ma che è soltanto facilitatore dal punto di vista formale dell’accesso da parte delle varie associazioni presenti sul territorio alle attività, ma che questo non è un adempimento fondamentale in questo senso. A me ma neanche alla Regione Puglia risulta – come posso dire? – una pregiudiziale esclusione da parte di qualcuno alle attività del centro, perché non solo a me come Assessore ma anche ad altri Consiglieri Comunali che comunque a vario titolo vengono coinvolti nelle attività del centro e nemmeno agli altri Assessori sia mai arrivata notizia di preclusione nei confronti di qualcuno, anzi per la verità a me risulta che chiunque abbia avuto un progetto che poi sia stato ritenuto valido dall’ente gestore ha potuto comunque portarlo a compimento.

E, fra l’altro, fatto salvo – devo dire una cosa – una certa irregolarità nell’apertura del centro nelle ultime settimane, noi effettivamente non abbiamo particolari rimostranze da parte delle associazioni su questo. Se però ci fossero e le avessero fatte a lei come Consigliere Comunale, io francamente invito le associazioni a farsi sentire presso gli uffici perché potrebbero essere delle informazioni importanti per noi.

Quello che però mi sta più a cuore, perché le ripeto, il giudizio sulle attività portate avanti all’interno del Laboratorio Urbano da parte della Regione è estremamente positivo, non per merito dell’Amministrazione, si badi bene, ma per merito delle associazioni che hanno reso vivace quel posto e hanno reso quel centro un bel coacervo – come posso dire? – di attività di ogni tipo… le informazioni che giungono alla Regione sulle attività del centro sono estremamente positive e favorevoli.

Noi per la verità eravamo andati alla Regione principalmente per la preoccupazione di capire di che cosa avremmo dovuto fare di quel centro una volta che fosse terminato l’appalto con l’attuale ente gestore: le posso dire che le informazioni che ci sono state trasmesse da parte della Regione non sono entusiasmanti, nel senso che non esistono contributi in conto gestione da parte della Regione finalizzati… ricevibili da parte dall’ente proprietario della struttura, cioè non esistono bandi ai quali il Comune può partecipare per avere contributi in conto gestione e, se vuole sapere la mia opinione, io tutto sommato sono abbastanza contento. Esiste la possibilità che un ente gestore, una volta individuato attraverso, ovviamente, una regolare procedura di selezione pubblica (per la quale stiamo già, con la dottoressa De Mauro, lavorando) partecipi a dei bandi della Regione che tuttavia sono ancora, per il momento, abbastanza in forse perché dovrebbero essere finanziati con dotazioni di bilancio da parte della Regione che sono al momento – diciamo così – non certissime, perché le stesse nebulose prospettive degli Enti Locali che riguardano i Comuni, purtroppo riguardano anche la Regione Puglia, per cui non si sa effettivamente se e quando queste somme saranno disponibili.

Ad ogni modo, è previsto un incontro per i primi giorni di giugno – perché esiste una specie di coordinamento e di supporto delle attività organizzative dei “Laboratori Urbani” itinerante, che vede degli incontri periodici in Regione che sono stati suddivisi in varie date: c’è il nord Puglia, Puglia centrale (principalmente Bari) e sud Puglia. Presumibilmente per i primi giorni di giugno – in maniera approssimativa c’è una data di massima che dovrebbe essere il 6 giugno – c’è un incontro che è destinato agli enti gestori da parte – appunto – di questo comitato (ce l’ho scritto qua come si chiama perché non me lo ricordo) questo Centro Risorse, diciamo così, che funge da supporto per le varie attività gestionali alle quali dovrebbero partecipare gli enti gestori.

Noi abbiamo chiesto comunque di essere invitati a questo incontro proprio per valutare eventuali opportunità e particolari accorgimenti nella redazione del bando che ci possono essere utili. Ma le ripeto: al di là del fatto che faremo molto probabilmente una selezione dell’elemento gestore senza dotazione di bilancio nemmeno da parte nostra, non posso dirle molto di più. Sarà poi cura dell’ente gestore, una volta individuato, cercare di aderire ad eventuali finanziamenti messi a disposizione dalla Regione.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore Corrado Agusto.

Passo la parola all’Assessore Pichierri Fabio.   

Assessore F. PICHIERRI

Buonasera.

Io prima di rispondere all’interrogazione del Consigliere Decataldo voglio fare una premessa e anche una comunicazione della quale l’azienda mi ha riferito anche stamattina riguardo l’inizio del servizio porta a porta spinto. La premessa è questa: Ivano, sicuramente quando c’è un cambiamento ci sono disagi, c’è chi lo accetta e c’è chi non lo accetta, però io in queste due settimane mi aspettavo un dato leggermente inferiore, invece sono arrivati i risultati delle prime due settimane, dal 6 al 18 maggio, della raccolta differenziata e, sinceramente, ci riempie di orgoglio. Vanno ringraziati principalmente i cittadini per questo, perché gli attori principali sono loro. Il dato è che Sava ha raggiunto nelle prime due settimane l’82,36% di differenziata. Questo è un risultato che negli altri Comuni d’Italia non lo hanno mai raggiunto nelle prime due settimane, forse siamo l’unico Comune che ha raggiunto una percentuale così alta. Infatti nella nota dell’azienda e anche dell’Ufficio Ecologia… e abbiamo constatato che nei mesi precedenti la differenziata si era attestata attorno al 9,50 e all’11,50. Se dovesse essere confermata per i prossimi mesi, proietteranno il nostro Comune fra quelli più virtuosi nella provincia ma anche nella regione. Sinceramente supera anche i limiti imposti dalla Regione e questo è un ottimo risultato. Sicuramente noi non abbasseremo la guardia, anzi ci impegneremo ancora di più per poter migliorare ulteriormente. Sarà difficile perché migliorare questi numeri… però fa piacere.

Io voglio fare a tutta la cittadinanza gli auguri e i complimenti per il successo che finora sta avendo la differenziata. Pertanto ritengo che debbano essere ringraziati tutti i cittadini virtuosi per quello che hanno fatto e che continueranno a fare, con spirito di sacrificio e collaborazione. Dall’altra parte però si devono ricordare gli altri cittadini che, in spregio all’ordinanza sindacale, non collaborano con l’Amministrazione Comunale abbandonando i rifiuti nelle campagne. E invito il Comando di Polizia e la Polizia Forestale ad effettuare maggiori controlli, perché sicuramente non è l’Amministrazione che può andare a controllare nelle campagne. Noi facciamo del nostro meglio.

Riguardo alle carenze di informazioni, sicuramente – Ivano – tutto quello che fai può andare bene ma non basta mai. Io sono d’accordissimo con te che dobbiamo dare quante più informazioni possibili alla cittadinanza. Credo che l’azienda abbia fatto una buona informazione…

(Intervento fuori microfono)

Sì, sì, l’ha fatta, poi c’è chi lo condivide e chi non lo condivide. Può essere sempre migliorata. Devo dire che anche io ho riscontrato delle negligenze nel servizio, cioè che il numero verde al momento funziona e non funziona, però abbiamo già avvisato l’azienda e dal 1° giugno partirà con un numero verde che sarà sempre lo stesso ma avrà un suo addetto che risponderà soltanto a questo numero verde.

Poi per quanto riguarda la rimozione dei rifiuti in periferia, ho già comunicato all’azienda, tramite anche tutte le fotografie che la Polizia Municipale ha raccolto, di andare a fare una pulizia generale di tutta questa indifferenziata nelle periferie.

Io ringrazio anche i Nonni Vigili che si sono dimostrati volenterosi in quanto vogliono fare anche loro il servizio di controllo, però su questo daremo maggiori informazioni in futuro perché non è che non vogliamo farlo fare ma bisogna rispettare la burocrazia per poterlo fare.

Poi, per quanto riguarda l’isola ecologia, io questa mattina mi sono sentito con l’ingegnere Lovascio: è stata pubblicata l’accettazione e l’ammissione del finanziamento riguardo l’isola ecologica. Aspetteremo i 10 giorni (dovrebbero scadere fra oggi e domani) e si partirà con il bando in modo tale da velocizzare anche la realizzazione dell’isola ecologica. Io nel frattempo invito anche l’intero Consiglio Comunale a sbloccare leggermente il punto ecologico così da poterlo utilizzare subito come piccola isola ecologica, perché capisco che ci sono dei problemi nella cittadinanza per gli oli, per le piccole rimozioni di costruzioni, etc., etc.. Cercheremo di migliorare anche in quel senso.

Poi c’era il suggerimento per quanto riguarda l’utilizzo… qua bisogna avvisare l’IGECO perché chi effettua lo spazzamento deve aprire soltanto una valvolina per poter utilizzare l’acqua prima dello spazzamento: l’avviseremo tranquillamente.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore.

Se non ci sono altre interrogazioni, prima di passare la parola al Consigliere Ivano Decataldo…

Prego, Consigliere.

Consigliere I. DECATALDO

Prima inizio un attimo con una piccola replica all’intervento dell’Assessore Agusto in merito al Laboratorio Bollenti Spiriti, e cioè: sicuramente all’interno del bando, della convenzione sottoscritta ci sono tante belle cose scritte, magari non tutte praticabili, però quantomeno ci sono una serie di servizi che  bisognerebbe spingere affinché si possano garantire perché offrono opportunità in più rispetto a quelle che magari ci sono. Oltre questo la questione del protocollo di rete. Il protocollo di rete, appunto, fa parte di una indicazione del vademecum della  Regione Puglia e del progetto Bollenti Spiriti ed appunto serve affinché si favorisca l’utilizzo e la partecipazione all’utilizzo di quelle strutture che se oggi, appunto, grazie all’impegno di tanti volontari e di tante associazioni che sicuramente dobbiamo ringraziare, dobbiamo far sì, noi parte pubblica, Ente Locale affinché siano molte di più le attività, siano sempre migliori, ci sia sempre più sinergia e che, appunto, anche il disinformato – diciamo così – non venga escluso a priori.

Poi in maniera privata possiamo anche parlare, Assessore, di qualche suggerimento, di qualche critica che è arrivata da parte di qualche associazione, ma semplicemente perché non si sente  trattata “alla pari” degli altri, delle altre associazioni ma non per responsabilità dell’Amministrazione – attenzione! – ma perché c’è qualcuno che, per varie ragioni, riesce ad utilizzarlo di più. Magari l’ente gestore non riesce a garantire l’apertura di cui lei parlava prima – che io ritengo sia da più tempo, non solo nelle ultime due settimane – per varie ragioni, che in qualche modo creano difficoltà oggettiva ad alcune associazioni che devono fare da pallina da ping-pong per sapere a chi chiedere, come chiedere, quando chiedere e quando poterla utilizzare, fino ad arrivare in qualche modo anche alla sfiducia tale da dire: “Va bene, faccio diversamente”. E ci sono stati diversi casi. Questo, appunto, non per dire che qualcuno… non per criticare chi lo usa troppo, lo usa abbastanza perché è giusto che lo usi ma per mettere nelle stesse condizioni tutti di conoscere quali sono le regole, quali sono le opportunità affinché ognuno possa dare al meglio il proprio contributo.

Per quanto riguarda invece la questione dei rifiuti, della raccolta differenziata, torno a ripetere quello che ho detto nel  precedente intervento e cioè che analizzando i dati di tutte le realtà, di tutti i paesi più o meno grandi che hanno avviato il servizio di raccolta porta a porta spinto, è inevitabile che i risultati siano eccellenti sin da subito perché diversamente non potrebbe essere, perché effettivamente togliendo, eliminando completamente tutti i cassonetti l’obbligo è fisiologico, in qualche modo si parte subito da quel dato eccellente. Tant’è che, appunto, l’Italia è stata una dei primi Paesi che ha sperimentato la raccolta porta a porta, quella spinta però, non quella standard, tant’è che è stata presa a modello anche da altri Paesi Europei. Altri Paesi Europei già dalle prime sperimentazioni, di circa quindici anni fa dell’Italia, hanno preso spunto visti gli eccellenti risultati. E` chiaro che però sappiamo benissimo che ci sono difficoltà – come lei diceva – nei cambiamenti, ma di queste difficoltà alcune si possono prevedere, altre non si possono prevedere, si riescono in qualche modo a limitare e a ridurre se si fa una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione che non si limiti al semplice volantino o al singolo incontro pubblico fatto con 200 persone.

Questo è un paese di 18.000  abitanti e incontrare circa 200 cittadini alla Sala Amphipolis penso che sia molto riduttivo e molto limitato come spazio e come tempo, perché ritengo che in quella occasione siano venute le persone più attente magari alla tematica e si sono fatte influenzare e, quindi, volevano sapere di più rispetto a quello che conoscevano. Sappiamo benissimo che alcuni cittadini che magari non conoscevano l’argomento, per loro non merita sufficiente attenzione, è ovvio che, per distrazione, non si sono presentati. Ma il nostro lavoro è quello prevalentemente di tentare di andare da quelli che non sono interessati, da quelli che magari gettano i rifiuti in mezzo alla strada o nelle campagne o, addirittura, un dato che sarebbe interessante andare a verificare e a rilevare è la totalità della spazzatura prodotta già da questo mese rispetto al trend dei mesi precedenti per capire se comunque la quantità è equivalente o quant’è la parte che è andata a finire nelle campagne o quant’è la parte che è andata a finire negli altri paesi. Perché è oggettivo che tanti cittadini che sono pigri o non gli interessa la differenziata al momento, trovano un escamotage: prendono l’immondizia, la mettono nel cofano della macchina e quando vanno a lavorare la gettano nel primo bidone utile. Non so se ci avete fatto caso voi, io sulla strada di San Marzano ci passo tutte le mattine: dal giorno dopo in cui è iniziata la campagna di differenziata, cioè la differenziata porta a porta i due bidoni subito all’uscita di Sava, fra Sava e San Marzano erano stracolmi con delle montagne. Stessa informazione mi è stata data dai paesi limitrofi, Uggiano e Manduria. Quindi immagino che molti stiano adottando questo escamotage. E voi ben sapete che i cittadini che trovano questa scorciatoia comoda se dovessero essere beccati dalla Polizia Municipale, da dei controlli degli altri paesi, sarebbero multati magari perché ignari di questa situazione e disinformati.

Quindi è chiaro che…

Presidente GIGANTE

La vorrei invitare, Consigliere, a concludere cortesemente.

Consigliere I. DECATALDO

Sì: sto concludendo, Presidente.

Quindi è in virtù di questo che io chiedo una maggiore attenzione e chiedo che si intervenga in maniera puntuale affinché ulteriormente questa raccolta possa aumentare sia in termini percentuali ma anche di qualità, perché poi è chiaro che se non dovesse mantenersi costante la qualità del rifiuto differenziato, l’azienda avrebbe difficoltà a conferire e, quindi, si potrebbe inficiare quello che è il progetto collettivo.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Decataldo.

Passo la parola al Vice Sindaco.

Assessore F. PICHIERRI

Ivano: io accetto volentieri, perché – ripeto – parlare per me è sempre una questione costruttiva. Però permettimi: io voglio di nuovo ringraziare e mettere in evidenza la buona cultura del cittadino savese che ad oggi – diciamo – si aggira all’82% della cittadinanza. Mentre, per quanto riguarda… non voglio neanche ringraziare ancora coloro che oggi mi vanno fotografare la singola busta o il singolo rifiuto gettato. Perché?

Perché purtroppo anche con Facebook oggi, chi mette in evidenza queste cose risulta quasi un eroe e si lascia tutta la parte buona della cittadinanza. Io faccio l’inverso! Io ringrazio veramente i cittadini innanzitutto per i numeri che ufficialmente hanno raggiunto  loro, non la politica, l’Amministrazione, li hanno raggiunti i cittadini. L’azienda doveva effettuare un servizio e lo ha fatto. Ci sono delle pecche sicuramente, Ivano, però io non posso raggiungere tutti e 16.000  abitanti per cercare di convincerli personalmente o andare a casa e fare una informazione a casa della persona per dire: “Guardate che il rifiuto va fatto nella differenziata”. Ci vuole anche la buona cultura, la buona educazione di quella piccola parte di cittadinanza che non compie la differenziata.

Il discorso è questo, Ivano! A fare si può sbagliare, a non fare – consentimi – porta…

Consigliere I. DECATALDO

Sì, però – Assessore – mi scusi…

Presidente GIGANTE

Facciamo concludere l’Assessore, dopodiché le do la parola. Un attimo solo!

Assessore F. PICHIERRI

Poi ti spiego un attimino: vivere il progetto su carta è una cosa, viverlo sul campo è tutt’altro, è tutt’altro, Ivano. Perché?

Perché nel progetto abbiamo constatato che c’erano segnate soltanto dieci contrade, a Sava sai quante ne sono uscite?

Cinquantaquattro! Cioè un altro paese è uscito, con lo stesso servizio!

E` logico che l’azienda oggi si trova in difficoltà con le contrade e, sinceramente, stiamo studiando insieme all’azienda come cercare di potenziare anche il servizio nelle contrade perché – ripeto – avere un progetto (che non abbiamo noi, eh, lo ha fatto la vecchia Amministrazione con l’ingegnere) dove risultano 10 contrade e oggi ne sono uscite 54, è normale che mette in difficoltà qualsiasi azienda. Però ripeto: l’azienda nonostante tutto sta cercando di trovare la soluzione.

Poi se c’è qualcosa – ripeto – contro l’azienda o contro qualcos’altro non lo so. Però ripeto: io penso che l’azienda si stia mostrando all’altezza del servizio.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore.

Passo la parola per un paio di minuti al Consigliere.

Consigliere I. DECATALDO

Sì, solo una cosa velocissima. Assessore, forse non sono stato molto chiaro: che ci possano essere degli intoppi o delle cose impreviste, quello è indubbio, il progetto sulla carta è una cosa, poi la realtà è un’altra cosa, ma io sto cercando di sforzarmi di dire che ci sono una serie di cose che stanno accadendo che non erano impreviste. Noi abbiamo sollecitato l’intervento della campagna di sensibilizzazione e informazione da mesi, già dall’anno scorso più volte – possiamo vedere i verbali dei Consigli Comunali – perché, andando a documentarci negli altri Comuni che hanno fatto la stessa esperienza, hanno avuto gli stessi identici problemi.

Noi volevamo semplicemente sollecitare a fare una serie di interventi affinché si potesse evitare anche quella piccola percentuale di persone che in qualche modo non vogliono farla o vogliono farla male. Era per anticipare, per prevenire, perché a me – onestamente – la cultura o la teoria della prevenzione in questo caso e, quindi, fare una campagna di prevenzione affinché non succedano alcune cose mi appassiona molto di più che la campagna repressiva, cioè quella delle multe, quella delle sanzioni, quella del controllo sfrenato su chi sbaglia. Preferirei che si informasse in maniera adeguata tutta la cittadinanza, anche a costo di dover andare casa per casa. Perché voglio ricordare che quando ci sono le campagne elettorali ci facciamo il caseggiato casa per casa, non vedo perché per cose così importanti non si possa fare questa iniziativa. Ma stiamo andando, secondo me, da un eccesso all’altro perché qua stiamo parlando di informare il singolo cittadino mentre in realtà è stato fatto un semplice volantino consegnato con i bidoni con una serie di informazioni molto risicate e molto limitate e qualche timida informazione. Quello che proponevo io era qualcosa di più massiccio: noi da parte dell’opposizione vi abbiamo più volte dato la disponibilità a collaborare in tutti i modi per tutte le questioni possibili, noi autonomamente ci siamo fatti dei volantini da mettere su Internet per informare i cittadini e abbiamo avuto decine, centinaia di richieste di informazioni delle più disparate. Siamo dovuti andare a prendere i documenti o le informazioni o sul capitolato tecnico o sull’ordinanza che ha fatto il Sindaco. Di là abbiamo preso le informazioni noi, ci aspettavamo che ce le deste voi in tempo reale e potessimo noi collaborare affinché anche noi potessimo dare le giuste informazioni al cittadino. Ci siamo dovuti “improvvisare” e, quel poco che abbiamo potuto fare, lo abbiamo fatto.

Lo dicevo prima e lo continuo a dire adesso: secondo me la campagna di informazione e di sensibilizzazione è stata assolutamente insufficiente. Non sto parlando dei dati della differenziata, non sto parlando del demerito dei cittadini che non la stanno facendo bensì del merito dei cittadini che comunque hanno avuto la volontà di informarsi, di chiedere e vi posso garantire che le domande sono state le più disparate e hanno trovato anche noi impreparati nonostante la materia la conoscessimo.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Passo la parola al Sindaco.

Sindaco IAIA

Io riguardo l’intervento del Consigliere Ivano Decataldo volevo fare alcune considerazioni.

Sicuramente tutto è migliorabile, tutto è perfettibile e si può fare sempre di più. Io non mi aspettavo, chiaramente, questa sera un plauso all’Amministrazione perché non è il caso di fare un plauso all’Amministrazione o all’Assessore all’Ecologia, ma neanche una critica rispetto alla campagna di sensibilizzazione e di informazione che noi riteniamo essere stata sufficiente: credo che siano stati fatti due volantinaggi nel paese, è stata fatta la consegna dei bidoncini con allegato il libricino e tre o quattro manifestazioni pubbliche.

Ma, peraltro, al di là delle campagne informative che possono…

(Il Consigliere I. Decataldo interviene fuori microfono)

E` stata fatta una manifestazione alla Sala Amphipolis, è stata fatta una manifestazione in piazza San Giovanni, degli incontri, sono stati fatti anche degli incontri all’area mercatale. Cioè sono state fatte diverse manifestazioni. C’è stata la pubblicità…

Consigliere I. DECATALDO

Chiedo scusa, si riferisce ai gazebo?

Sindaco IAIA

Ai gazebo, sì, gli incontri pubblici nell’area mercatale, in piazza San Giovanni. Ma al di là di tutto quello che noi possiamo dire, è chiaro che l’informazione è sempre migliorabile, è sempre perfettibile, però se noi non diamo la giusta importanza e il giusto peso ad un dato matematico ed oggettivo che esiste ed è quello che ci è stato comunicato dall’azienda e confermato dal responsabile del servizio, che è stato comunicato dall’Assessore all’Ecologia e lo dobbiamo comunicare come plauso – come giustamente diceva Fabio Pichierri – non all’Amministrazione, al Sindaco o all’Assessore ma alla città… perché noi come Amministrazione avevamo forti dubbi su come questo servizio sarebbe partito, su come questo servizio sarebbe andato avanti, etc.. In realtà il paese ci ha dato una risposta: ci ha dimostrato come la grandissima, la stragrande maggioranza dei cittadini abbia compreso perfettamente come la raccolta differenziata si fa. Se noi andiamo a guardare i dati, l’82,36% di raccolta differenziata sta a dimostrare che la stragrande maggioranza dei Savesi ha capito perfettamente come si fa la raccolta differenziata. Se noi andiamo a guardare i dati di tanti altri Comuni che hanno una maggiore esperienza, anche di anni, nella raccolta differenziata, vedremo che le percentuali si aggireranno attorno al 50-60%.

Ovviamente, io sono convinto che questa è una percentuale iniziale che subirà un calo fisiologico, questo me lo aspetto, probabilmente di 10-15 punti, però sta a significare che il messaggio che noi abbiamo voluto lanciare – sicuramente poteva essere migliore, potevamo fare di più, su questo non c’è dubbio, si può sempre fare di più – però questo messaggio è stato afferrato dai cittadini. Nel momento in cui noi andiamo a vedere, per esempio, che la frazione organica, che l’umido consegnato all’Eden94 è di Kg. 78.700 è di gran lunga superiore, come – ovviamente – deve essere se però la raccolta dell’umido si fa. Perché tu dici: “Se noi togliamo i cassonetti, è ovvio che dobbiamo avere delle percentuali di differenziata elevatissime”. Io su questo non sono tanto d’accordo perché poi bisogna vedere come la raccolta differenziata viene fatta e chi effettivamente fa la raccolta differenziata.

Io ricordo che nel momento in cui abbiamo deciso di togliere da un giorno all’altro i cassonetti… perché anche questo era oggetto di discussione, perché si poteva anche scegliere una via mediana, cioè togliere i cassonetti dal centro abitato  e lasciarli, per esempio, nelle contrade. Si è discusso anche di questo. Abbiamo deciso di fare una scelta radicale, cioè di togliere i cassonetti dappertutto perché probabilmente avremmo trasformato le contrade in discariche. Oggi questo non c’è!

E` ovvio che la busta di spazzatura in campagna o per strada la troviamo, ma io non vedo discariche o non vedo chiamate continue ai Vigili Urbani, all’Ufficio Ecologia relativamente a discariche che si stanno formando nel paese. Io sono d’accordo con te: probabilmente tanti nostri concittadini, perché non hanno voglia, perché non condividono, etc., vanno a gettare la spazzatura sulla via per San Marzano, sulla via per Uggiano, magari vanno a lavorare a Taranto e si fermano sulla strada. Questo è normale, è ovvio ed è inevitabile, però il dato è questo, cioè che il paese ha condiviso per merito di tutti. Perché questo è un percorso che non parte da questa Amministrazione, è un percorso che viene da lontano e che noi abbiamo completato e il paese ha condiviso. E vedo che c’è un apprezzamento e anche una volontà di proseguire su questa strada, anche in considerazione di un altro fatto che è giusto che i cittadini sappiano: la scelta della raccolta differenziata, oltre che obbligata dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, delle esigenze ecologiche, etc., etc., è anche una scelta obbligata perché la discarica di Manduria – come molti di voi sanno – è in fase di esaurimento, quindi non far calare l’indifferenziato significa anticipare la chiusura della discarica di Manduria, con tutte le conseguenze che ne derivano. Cioè non fare la raccolta differenziata significa portare ad esaurimento quella discarica che ha – da quello che mi risulta – meno di un anno di vita ancora, vuol dire ritrovarsi la spazzatura in mezzo alla strada.

Allora il percorso che abbiamo fatto noi – “noi” come Amministrazioni che si sono succedute, non l’Amministrazione Iaia, le Amministrazioni che hanno partecipato e che hanno creduto in questo progetto – è un percorso che dovrebbero fare tutti gli altri Comuni, ivi compreso soprattutto Manduria, perché anche noi potremo avere il problema di non sapere dove andare a portare l’indifferenziata. Però, ovviamente, il calo dell’indifferenziata, che è oggi di Kg. 18.760 a fronte di Kg. 78.700 di umido, sta a significare che il Comune di Sava contribuisce in minima parte al riempimento della discarica di Manduria Ambiente. Questo è un dato fondamentale che credo che i cittadini debbano sapere, fermo restando che – ovviamente – si poteva fare di più. Ma io credo che quello che è stato fatto sia stato sufficiente e la prova è rappresentata dai dati che sono stati comunicati dall’azienda stessa.

Presidente GIGANTE

Grazie, Sindaco.

Presidente GIGANTE

Possiamo passare al secondo punto dell’ordine del giorno: “Approvazione verbali seduta precedente, del 9 maggio 2013”.

Il Consigliere Ivano Decataldo si allontana.

Chi è a favore?

 

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti. 

Presidente GIGANTE

Passiamo al terzo punto dell’ordine del giorno: “Incarico per rappresentanza e difesa dell’Ente conferito con Giunta Comunale n. 89 – Causa Civile Giudice di Pace di Manduria n. 649/11, sentenza 1591/12, Egisto c/Comune di Sava”.

Ci sono interventi in merito?

Diamo per letta la relazione.

Chi è a favore?

 

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Passiamo al punto 4 dell’ordine del giorno: “Sentenza del Giudice di Pace di Manduria – Causa civile n. 627/12, Lomartire c/Comune di Sava”.

Chi è a favore?

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

 

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Passiamo al quinto punto all’ordine del giorno: “Debito fuori bilancio n. 194, sentenza del Giudice di Pace di Manduria, causa di De Mauro c/Comune di Sava”.

Chi è a favore?

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 11 voti favorevoli su n. 11 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Passiamo al sesto punto dell’ordine del giorno: “Approvazione del progetto definitivo/esecutivo di realizzazione di un centro comunale di raccolta isola ecologica – Approvazione variante semplificata al Piano di Fabbricazione”.

Ci sono interventi su questo punto all’ordine del giorno?

Passo la parola al Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Presidente, semplicemente per specificare la tipologia di approvazione del documento in discussione, la proposta di deliberazione cioè che questa sia la ratifica – credo – finale dal punto di vista urbanistico della variante che serviva, che era un impegno assunto precedentemente con la Regione affinché si possa realizzare l’isola ecologica che servirà – appunto – per poter completare quelli che erano i servizi di cui parlavamo nell’intervento precedente e, quindi, di conseguenza poter permettere sin da subito ai cittadini di poter andare a gettare tutti quei rifiuti che oggi in qualche modo hanno difficoltà a poter conferire, tipo gli oli usati, tipo gli inerti per piccoli lavori fatti in economia, cose che prima andavano a finire erroneamente nei cassonetti e anche sulle periferie e sulle strade e che oggi con molta probabilmente andranno a finire tutti, fino a che non si farà l’isola ecologica, sulle strade e sulle campagne e che, in qualche modo, devono trovare una allocazione definitiva per garantire un servizio.

Come già l’altra volta io personalmente ho fatto in qualità di Consigliere del Laboratorio Politico per l’Alternativa, ho votato  favorevolmente a questo provvedimento perché è utile affinché si possa dare un servizio maggiore sia in termini ambientali che in termini culturali per svolgere e sviluppare l’appalto che comunque noi paghiamo per la raccolta dei rifiuti e che oggi prevede questo servizio che non può essere assolto poiché manca l’isola ecologica. Di conseguenza, per quanto mi riguarda il mio voto sarà favorevole su questo provvedimento.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Decataldo.

Se non ci sono altri interventi, possiamo passare alla votazione. Votiamo per l’approvazione del “Progetto definitivo/esecutivo di realizzazione di un centro comunale di raccolta isola ecologica, con approvazione variante semplificata al Piano di Fabbricazione”.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti. 

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

 

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Passiamo al punto n. 7 dell’ordine del giorno: “Concessione per l’occupazione di area pubblica per la realizzazione di un chiosco bar in piazza Risorgimento al signor Pesare Arcangelo”.

Ci sono interventi?

Prego, Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Vorrei capire un attimo se c’è una relazione di qualcuno su questo provvedimento.

Presidente GIGANTE

Relaziona il Sindaco.

Sindaco IAIA

Si tratta di una delibera della quale abbiamo già discusso diverse volte in Commissione; così come i Consiglieri possono vedere, ha ad oggetto la “Concessione per l’occupazione di area pubblica per la realizzazione del chiosco bar in piazza Risorgimento al signor Pesare Arcangelo”.

In sostanza, il Consiglio Comunale con questa delibera decide di concedere un’area pubblica al signor Pesare presso piazza Risorgimento. Nella delibera e nella mia relazione in particolare rappresento una serie di indicazioni che fanno ritenere utile e vantaggioso per l’Amministrazione Comunale procedere a questa concessione che, peraltro, rientra nel novero degli atti di concessione che già in precedenza sono stati rilasciati dai Consigli Comunali che nelle passate legislature si sono succedute.

In sostanza, sono indicati alcuni oneri a carico del concessionario che devono essere adempiuti, quali: la pulizia a proprie spese di un’area a verde di piazza Risorgimento, la realizzazione a proprie spese di servizi pubblici, di bagni a servizio dell’utenza della piazza, quindi sia per i disabili che per gli anziani, per i bambini e per le famiglie che frequenteranno quella piazza.

Noi abbiamo ritenuto come Amministrazione che non avesse senso procedere alla ristrutturazione di piazza Risorgimento, quindi al completamento dei lavori e, quindi, alla realizzazione di una piazza nuova da mettere a disposizione della cittadinanza che fosse assolutamente priva di un chiosco bar, quindi di un punto ristoro dove i cittadini, dove le famiglie, i bambini, gli anziani possano comunque ristorarsi per qualche minuto, tenuto conto anche che quella piazza sarà dotata anche di un parco giochi.

Quindi avere una piazza senza un punto ristoro, senza un chiosco, senza dei bagni, considerata anche l’utenza di anziani che frequentava e che frequenterà ancora di più quella piazza, mi sembrava qualcosa che non fosse realizzato nell’interesse dei cittadini.

Quindi per queste ragioni, dopo aver – come dire? – fatto degli interventi rispetto a delle anomalie e a delle omissioni che c’erano state nel passato, quindi aver effettuato il signor Pesare dei versamenti che non erano stati effettuati ed anche al fine di evitare un contenzioso con il Pesare stesso, abbiamo ritenuto di dover proporre questa delibera.

Oltre questo, una ulteriore considerazione credo che sia importante da fare riguardo la compatibilità della realizzazione di questo chiosco rispetto ai lavori in corso di rifacimento della piazza stessa. Per questa ragione, per non arrecare un danno o comunque per non arrecare difficoltà ai lavori di completamento dell’opera, io ho ritenuto di inviare una missiva al direttore dei lavori, all’architetto Aldo Caforio, chiedendo  al direttore dei lavori appunto di visionare le carte progettuali del chiosco stesso e di comunicare all’Amministrazione se ci fossero o meno problemi di compatibilità fra il chiosco e i lavori che si andavano a realizzare. L’architetto Caforio, direttore dei lavori di rifacimento di piazza Risorgimento, rispondeva a questa mia lettera rappresentando come non vi fossero sostanzialmente dei problemi di compatibilità con i lavori in corso e che non vi fossero neanche problemi rispetto agli alberi presenti nella piazza stessa. E questo perché il chiosco – giusto per capirci – verrà realizzato in una parte della piazza dove non sono previsti lavori di pavimentazione ma vi è soltanto la terra, quindi verrà realizzato in questa zona dove c’era soltanto la terra e non verranno spostati o tagliati alberi per la realizzazione del chiosco stesso.

Quindi per questa serie di ragioni, il dotare la piazza dei bagni, dei servizi pubblici – che peraltro verranno poi, al termine della concessione, smontati sempre a spese del Pesare, quindi verranno realizzate dal concessionario e smontate dallo stesso al termine della concessione – la pulizia del verde, evitare il contenzioso, la assoluta compatibilità con i lavori di rifacimento della piazza, abbiamo ritenuto che questo provvedimento potesse essere presentato e possa essere tranquillamente approvato questa sera dal Consiglio Comunale.

Presidente GIGANTE

Grazie, Sindaco.

Prego, Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Grazie, Presidente.

In merito a questa delibera, ha fatto bene il Sindaco ad evidenziare che questa delibera ha avuto diverse vicissitudini perché è stata ritirata – vorrei ricordare a me e a tutti – ben due volte da questo Consiglio Comunale, una di queste due volte era l’unico punto all’ordine del giorno e ha visto in qualche modo la richiesta dell’Amministrazione e noi dell’opposizione abbiamo accolto l’invito poiché era intenzione dell’Amministrazione ritirare l’unico punto all’ordine del giorno.

Noi ci siamo resi disponibili a non fare interrogazioni appunto per evitare di apparire come coloro anche che in questa fase di particolare situazione critica potessero essere coloro che entrano in Consiglio Comunale per fare due interrogazioni e, quindi, prendere il gettone di presenza. Noi ci siamo resi disponibili, evitando anche di fare strumentalizzazioni e speculazioni, perché su questi argomenti e su tali inversioni di marcia sappiamo benissimo che si è basato e si è fondato quel tipo di politica che ha allontanato i cittadini dalle Istituzioni.

Ci tenevo a sottolineare questo aspetto, ci tenevo anche i sottolineare che sicuramente  sono state nelle Commissioni, diverse volte e in diverse occasioni, sollevate diverse questioni di carattere tecnico e amministrativo, oltre che le questioni di carattere politico. Perché, attenzione, bisogna sempre avere la capacità di scindere questi due aspetti e, quindi, andare a fare delle valutazioni di carattere politico, ove fossero delle scelte, in questo caso c’è anche un ordine di scelta rispetto a quelle che erano le scelte precedenti dell’Amministrazione, cioè quelle di non collocare un chiosco all’interno della villa comunale.

Oggi c’è la scelta, invece, di collocare questo stesso chiosco all’interno della villa comunale, andando a modificare un progetto già in corso d’opera che, a causa di queste vicissitudini, vede un po’ il rallentamento… l’interruzione prima e il rallentamento dopo dei lavori che spero arrivino a conclusione il prima possibile e, quindi, restituire piazza Risorgimento, la villa vecchia nella sua nuova veste.

Detto questo, però, ho necessità assoluta di fare qualche considerazione di carattere amministrativo in questo caso rispetto al deliberato, rispetto ai documenti poiché, come ho già sollevato nelle diverse Commissioni, ritengo che – dall’inizio ho voluto sottolineare – non mi è parso molto lineare il percorso, il procedimento sia per ciò che è riportato nella documentazione e che abbiamo acquisito di volta in volta. Appunto mi  riferisco alla vecchia convenzione scaduta già da tempo, alle varie richieste fatte in questo caso dal concessionario del suolo pubblico, da quelle che magari sono state le azioni non compiute da parte degli uffici a tempo debito, al fatto di voler fare apparire questo atto come se fosse quasi una prosecuzione della concessione, quando invece dobbiamo dire in maniera chiara – così  ci capiamo tutti – che in realtà è una nuova concessione, è spostata di pochi metri ma è una nuova concessione e così, per dare il nome alle cose e per capirci, per non far passare il messaggio che è un fatto dovuto il fatto di fare questa prosecuzione ma bensì è una scelta quella di rifarlo e di ridarlo al signor Arcangelo Pesare in questo contesto. E come ho sottolineato nelle Commissioni, appunto, credo che la scelta di andare a darlo di nuovo in questo caso in concessione ad una persona che già ne è beneficiario da vent’anni, credo che sicuramente sia una scelta che crea una condizione quasi di forzatura nell’approvazione dell’atto, benché io condivida – attenzione – il fatto che bisogna comunque tutelare le persone che in questo caso specifico ci lavorano, ci sono delle famiglie che ci lavorano che servono per sostentare le proprie attività e che, quindi, assolutamente vanno tutelate senza “sé” e senza “ma”.

Però è chiaro che devo evidenziare l’aspetto tecnico perché noi qui, da Consiglieri Comunali, dobbiamo andare a ratificare un documento in relazione a quello che c’è scritto sulle carte e non dobbiamo assolutamente essere messi in difficoltà. E mi riferisco sia ad un fatto che io ho provato nelle varie Commissioni a suggerire e a chiedere, cioè che ci possa essere un altro punto di incontro più vicino a quelle che possono essere le esigenze della collettività e in particolare mi riferisco alle proposte in relazione alla pulizia, che non si limitassero solo ad una piccola frazione e cioè quella vicino al chiosco invece che della sistemazione del parco giochi adiacente. Perché nella convenzione ci limitiamo semplicemente a dire che ne deve avere cura ma io avevo proposto, per venire – ripeto – incontro alle esigenze di tutta la collettività e coniugarle con quello che in questo caso è l’esigenza, l’interesse e la tutela del singolo, di provare a chiedere se ci fosse la possibilità che queste piccole giostrine fossero a carico anche del concessionario poiché non erano previste nella villa, ma in questo senso non so se c’è stato il tentativo o meno di provare ad andare a verificare se ci fosse questa possibilità ulteriore per andare incontro alla collettività poiché voglio ricordare che nel frattempo è stato approvato un piano commerciale che per la concessione di nuove aree pubbliche prevede i bandi, che ci sono delle delibere e degli atti che – secondo me – sarebbero dovuti essere revocati per evitare ulteriori complicazioni e che le questioni che hanno a che fare con diciture relative all’evitare i potenziali contenziosi con il signor Pesare dovuti al fatto che ci fosse un lavoro in corso senza che fosse stato avvisato di quella che era la situazione che andava a divenire.

Voglio ricordare che – se non ricordo male – le transenne del cantiere sono state installate i primi di maggio di circa un anno fa e che, quindi, gli uffici avrebbero avuto tutto il tempo per seguire rispetto agli atti consequenziali, quindi in qualche modo a cercare di evitare… o da prevedere già all’epoca quella che è la nuova installazione, se queste erano le intenzioni, o andare a non esporre l’Ente in condizioni di particolari rischi e di eventuali reali contenziosi. Oggi in questo caso si va…

Presidente GIGANTE

Andiamo un attimo alla conclusione. Invito a concludere, per favore.

Consigliere I. DECATALDO

Presidente, alle altre delibere non ho parlato, non ho detto niente. Un minuto in più su questa almeno lo possiamo avere o no?

Presidente GIGANTE

Si ha diritto a 5 minuti a disposizione, siamo già al sesto.

Consigliere I. DECATALDO

Come?

Presidente GIGANTE

Ha 5 minuti a disposizione per poter esprimere se è favorevole o meno a ciò che ha detto il relatore, in questo caso il Sindaco: lei sta facendo altre domande. Nulla toglie ma la invito soltanto adesso a concludere.

Consigliere I. DECATALDO

Però, Presidente, mi scusi un attimo: se prima siamo andati, nella flessibilità del caso, in deroga al Regolamento e allo Statuto dando la possibilità della controreplica all’Assessore e della controreplica a me per le varie questioni…

Presidente GIGANTE

E abbiamo già concesso troppo!

Consigliere I. DECATALDO

 …penso che anche adesso un minuto in più non sia…

Presidente GIGANTE

Va bene. Adesso sto soltanto invitando…

Consigliere I. DECATALDO

Dura poco oggi il Consiglio Comunale, mi permetta! Presidente, dura poco oggi il Consiglio.

Presidente GIGANTE

La invito soltanto a concludere, tutto qua, niente di…

Consigliere I. DECATALDO

Mi avvio quasi alle conclusioni. Mi dia qualche altro minuto.

Presidente GIGANTE

Quel “quasi” mi preoccupa.

Consigliere I. DECATALDO

Ok!

(Interventi fuori microfono)

Gli altri si vedeva che erano più impegnati e oggi non sono venuti, tocca a me questo oneroso compito. 

Dicevo, appunto, che queste inadempienze anche di carattere amministrativo oggi trovano in qualche modo il paravento e la copertura della parte politica che va a rettificare tutte queste – se vogliamo – inadempienze.

Un altro aspetto che vorrei sottolineare della convenzione che mi è parso strano è il fatto che nella convenzione non ci sia un canone, come magari era stato inserito in altre concessioni, anche se simbolico. Quindi, praticamente, stiamo dando un’area  pubblica solo ed esclusivamente col costo del suolo pubblico senza neanche un euro di canone, come magari era precedentemente o in altre situazioni.

Ultima cosa e concludo o quasi – anche se siete preoccupati di questo “quasi” – è il fatto che è intercorsa una corrispondenza (che poi abbiamo acquisito) sia sulla prima delibera che poi, successivamente sulla seconda dove c’era una sorta di non convinzione rispetto al parere tecnico dell’architetto Luigi De Marco, e cioè in particolare c’era il dubbio se questa materia, cioè la concessione di suolo pubblico, ossia quella di andare a concedere un’area del patrimonio del Comune, se potesse essere competenza dell’architetto, che è Settore Urbanistico, rispetto a quello dell’area invece in concessione che dovrebbe essere sostanzialmente dell’ingegner Schirinzi che è responsabile del Patrimonio.

Dalle lettere che in qualche modo sono intercorse fra il Segretario Comunale e l’architetto, successivamente fra il Sindaco e l’architetto comunale, dove dal mio punto di vista non credo sia stato dissolto ogni dubbio – io ho ancora il dubbio che la compatibilità… rettifico non “la compatibilità”, che il parere tecnico e la competenza fosse tutta dell’architetto e non fosse parziale poiché credo che sarebbe stato più utile e più giusto avviare gli endo-procedimenti che riguardano anche il SUAP e riguardano anche gli aspetti della Polizia Municipale, riguardano gli aspetti dell’Ufficio Commercio, di tutto quello che in qualche modo attiene a questa che non è semplicemente limitatamente ad una concessione di suolo pubblico ma che prevede poi una fase successiva che riguarda le licenze o la concessione in quell’area, con quelle condizioni. Per cui non vorrei che ci fosse un qualcosa che mettesse in difficoltà questa procedura e questo procedimento.

Pertanto io ho notevoli difficoltà rispetto all’aspetto tecnico – ripeto – non dal punto di vista della scelta politica per cui non mi esprimo, ma in questo caso nutro molte perplessità dal punto di vista tecnico e per maggiore garanzia non solo mia ma di tutti i Consiglieri che devono votare, io chiederei, se fosse possibile, al Segretario Comunale, per quelle che sono le sue competenze, di esprimere un parere – se fosse possibile se non oggi, anche un parere successivo – per garantire ulteriormente entro i termini di qualsiasi tempo di verifica in ordine alla conformità dell’azione amministrativa e delle leggi e dei regolamenti secondo il comma 2 dell’Art. 97 del Testo Unico.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Prego.

Sindaco IAIA

Rispetto ai quesiti posti dal Consigliere Ivano Decataldo, alcuni chiarimenti. Sicuramente l’iter di questa delibera è stato abbastanza complesso per una situazione non semplice che abbiamo ereditato dal passato.

La scelta che noi abbiamo fatto, che è di natura politica, era indirizzata – come ho detto qualche istante fa – verso due direzioni, e  voglio completare un attimo il mio pensiero e quello dell’Amministrazione. Due direzioni nel senso che noi abbiamo ritenuto, in primo luogo, se fosse interesse – l’ho già detto – della cittadinanza e fosse dovere dell’Amministrazione Comunale quello di dotare questa piazza rifatta di un chiosco, di un punto ristoro, di servizi igienici pubblici, perché realizzare una piazza con delle panchine, con dei giochi senza che ci sia un bagno per i bambini, per gli anziani, per i disabili, per le famiglie che frequentano la piazza francamente mi sembrava come consegnare alla città un’opera incompiuta. E, quindi, questo è il primo aspetto.

Noi ci siamo posti questa domanda: è più opportuno ed è più giusto consegnare a Sava una piazza che è stata rifatta, con delle belle panchine, con una illuminazione sicuramente migliorata, con una nuova fontana, etc., dove non è possibile neanche prendere un bicchiere d’acqua o comprare un gelato ad un bambino o è più utile e giusto per la città dotare questa piazza di un servizio per gli utenti stessi? 

Quindi a questa domanda in passato probabilmente – io non sto a sindacare le ragioni della precedente Amministrazione – si era data una risposta in un certo senso, noi abbiamo ritenuto che invece la risposta dovesse essere diversa. E, quindi, ci siamo mossi in questa direzione.

Altro aspetto molto importante è quello occupazionale. Dovere dell’Amministrazione Comunale e della politica in generale è quello di cercare di creare occasioni di lavoro: abbiamo visto le difficoltà che ci sono, abbiamo anche assistito negli ultimi giorni a scene che non sto qui a ripetere, che non sto qui a raccontare perché le abbiamo vissute tutti quanti. Per cui se l’Amministrazione poteva impegnarsi e poteva spendersi, così come ha fatto, per preservare qualche posto di lavoro, allora non vedo come non ci si dovesse muovere anche in quella direzione.

Quindi diciamo che sono state queste le due ragioni che ci hanno spinto a muoverci verso un certo senso.

Chiaramente, il pregresso o ciò che non era stato fatto nel passato – e anche qui non sto a sindacare le responsabilità che certamente non sono della parte politica – hanno fatto sì che fosse necessario adire una procedura amministrativa di un certo tipo, andare a colmare quelle lacune, anche economiche, che c’erano e, quindi, il Comune ha avuto dei benefici anche dal punto di vista economico con i versamenti che sono stati effettuati dal concessionario sia relativamente alla concessione che relativamente anche alla TOSAP, peraltro prescritta. Quindi abbiamo chiesto anche un sacrificio di natura economica al concessionario, cosa che è avvenuta. Quindi abbiamo seguito un certo percorso! Sicuramente – e condivido quello che tu dicevi – non è stato un percorso semplice perché era un iter che veniva da lontano, da decenni nel passato e, quindi, siamo andati avanti su questa strada.

E` vero anche – come tu dicevi correttamente – che nell’ultimo Consiglio Comunale io ho proposto a voi di ritirare questo punto all’ordine del giorno e voi avete correttamente condiviso questa proposta, proprio perché c’erano dei dubbi dal punto di vista amministrativo e c’era un passaggio che all’epoca mancava e che è stato inserito in questa delibera proprio per garantire i Consiglieri Comunali nel momento in cui votano, e cioè l’aspetto dell’impatto del posizionamento di questo chiosco rispetto ai lavori di rifacimento della piazza: quindi la missiva che io ho scritto al direttore dei lavori, la risposta del direttore dei lavori che ci garantisce anche da questo punto di vista. Direttore dei lavori che ci dice appunto che non c’è alcun impatto rispetto ai lavori di rifacimento della villa.

Altra questione che ponevi riguarda la competenza del responsabile. E` vero anche questo: c’erano dei dubbi rispetto alla competenza. Noi siamo sempre stati convinti che la competenza relativamente a questa materia fosse dell’architetto De Marco, responsabile dell’Urbanistica e responsabile del SUAP. Quindi sono d’accordo perché viene toccato con questa delibera sia l’aspetto che attiene al SUAP e sia l’aspetto che attiene all’Urbanistica. Probabilmente c’erano dei dubbi non da parte nostra, da parte dell’Amministrazione, ma da parte degli uffici. Dubbi che si sono diradati nel momento in cui io ho ricevuto dal responsabile dell’Urbanistica una missiva con la quale mi si rappresentava il dubbio che l’architetto De Marco aveva. Dubbio assolutamente legittimo fermo restando che la responsabilità per tutte quante le concessioni pregresse  (e mi riferisco anche alle concessioni di pochi metri quadrati, le concessioni che sono state attribuite – per esempio – ai bar di 10 metri, di 15 metri, etc.) sono sempre rientrate nella competenza dell’architetto De Marco. Basti pensare che, per esempio, il registro delle concessioni è depositato presso l’ufficio dell’architetto De Marco.

Quindi l’architetto De Marco ha posto questo problema ed è agli atti della Commissione che voi avete acquisito, ha inviato a me una lettera con la quale mi chiedeva se era giusto che questa materia rientrasse nella sua competenza, come lui riteneva,  sia perché competente dal punto di vista dell’Urbanistica sia come SUAP oppure se da parte nostra o da parte mia ritenessi fosse competente dell’area del Patrimonio. Io ho confermato che  condividevo la sua impostazione nel senso che, dal mio punto di vista, questo argomento rientra certamente nell’ambito dell’Urbanistica, dell’impatto dal punto di vista estetico con la città e rientra assolutamente nell’ambito della competenza del SUAP trattandosi di una attività commerciale, di un esercizio commerciale.

Quindi, una volta appurato e diradato, messo da parte questo ulteriore dubbio, l’architetto De Marco – che peraltro aveva già espresso il parere di regolarità tecnica su questo provvedimento – ha confermato questo parere, quindi credo che l’iter dal punto di vista amministrativo ed anche dal lato della competenza sia stato ampiamente superato.

Poi, per quanto concerne il canone concessorio, anche su questo possiamo essere d’accordo però fino ad un certo punto, perché se noi guardiamo il passato – che chiaramente non deve essere vincolante ma deve essere importante per tenerne conto – se noi andiamo a guardare tutte le concessioni che sono state rilasciate sinora, fatta eccezione di questa che risale al 1991, tutte le concessioni prevedono degli oneri a carico del concessionario: manutenzione del verde, pulizia delle ville, il pagamento della TOSAP ovviamente, ma non prevedono dei canoni concessori. Quindi, rientrando questa concessione che, sì, è vero che è una nuova concessione ma nessuno deve ignorare il fatto che comunque stiamo parlando di una struttura che esiste, che forse in passato si è fatto finta di non vedere ma che in realtà esiste, quindi attribuire o gravare ulteriormente questo esercizio anche del canone concessorio è stata una strada che noi abbiamo ritenuto di non condividere, fermo restando che io sono d’accordo sul fatto che per il futuro, anche per un discorso di giusta concorrenza con le attività commerciali, con i bar che pagano gli affitti, etc., credo che debba essere sicuramente introdotto anche il pagamento del canone concessorio.

Credo di aver risposto un po’ a tutti i dubbi, chiaramente dal nostro punto di vista.

Presidente GIGANTE

Grazie, Sindaco.

Se non ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri, per dichiarazione di voto.

Consigliere I. DECATALDO (fuori microfono)

Una piccola replica!

Presidente GIGANTE

Ha replicato fino adesso, Consigliere! Adesso c’è la fase della…

Consigliere I. DECATALDO

La replica significa risposta a qualcosa che è stato detto  precedentemente, sennò non è una replica. Il primo era un intervento, non era una replica. Mi pare mi sia concessa.

Presidente GIGANTE

La metti nella dichiarazione di voto.

Consigliere I. DECATALDO

Va bene, le facciamo insieme tanto non è che cambia.

In merito a quello che diceva il Sindaco, che ha iniziato dicendo che… rispondeva ai miei quesiti e poi ha spiegato, in qualche modo, quella che è la volontà di carattere politico, avevo specificato che sulla scelta squisitamente politica non andavo  a sindacare, perché ho premesso che oggettivamente bisognava assolutamente tutelare la famiglia che ci lavora, che in qualche modo vive di quello da più anni o forse più famiglie e, quindi, non è assolutamente la volontà di qualcuno di lasciare qualcuno a casa o creare difficoltà, non è assolutamente quello, la mia preoccupazione – che ho sempre sollevato in Commissione e voi lo sapete bene – quando appunto abbiamo sollevate le varie questioni dal punto di vista documentale e voi ne avete preso atto che erano oggettive… la mia preoccupazione estrema in questo caso, e cioè col fatto che l’architetto comunale scriva queste lettere che non sono molto chiare, a me personalmente non dissolvono tutti i dubbi, anzi me li alimentano ulteriormente con questo modo di fare, di scaricare sempre alcune responsabilità anche alla parte politica, facendo attribuire alla parte politica responsabilità che non ha ma che successivamente potrebbe avere, perché va a ratificare un documento con delle dichiarazioni, con delle cose che magari sono anche eccessive in termini di contenuti dal punto di vista tecnico rispetto a quelle che sono invece le competenze squisitamente politiche del Consiglio Comunale.

La mia preoccupazione è che ci siano all’interno degli elementi o degli errori o qualcosa che possa compromettere successivamente l’iter e in questo caso, invece di  “aiutare” il cittadino, che è il concessore dell’area, andiamo a creare un problema. E` questa la mia forte preoccupazione, perché potrebbe venire meno qualche principio all’interno dal punto di vista tecnico che può essere verificato successivamente dagli organi competenti che possa in sostanza inficiare rispetto a quella che è la procedura. Cioè lo sforzo che abbiamo compiuto dall’inizio – chi era in Commissione lo sapeva – era di proporre all’interno, anche chiedendo un ulteriore sforzo da parte del concessore affinché non ci sia nulla che possa poi attaccare l’eventuale scelta. Perché la questione o meno del canone concessorio che in passato sia stato fatto o non sia stato fatto non vuol dire che se è stato fatto in passato sia giusto o sia sbagliato, perché nel frattempo le norme cambiano e con tutte le norme che ci sono sulla spending review, sul fatto di non concedere gratuitamente a titolo di comodato d’uso anche alle associazioni di volontariato a scopo di lucro che va a mettere in difficoltà quelle che effettivamente sono le realtà associative, in questo caso che è una attività commerciale mi chiedo effettivamente se sia concesso fare questo.

Poi ripeto: può essere anche una questione di carattere simbolico, ma sappiamo benissimo – e voi ce lo insegnate perché siete anche degli avvocati, dei legali – che molte volte non è tanto in questi casi specifici la sostanza che in qualche modo rettifica gli aspetti normativi ma è molto la forma, per cui se il canone concessorio, se non vogliamo gravare sul cittadino in questo caso, fosse anche solo di 10 euro mensili (molto simbolici) sappiamo benissimo che è una scelta forte però che va a salvare quelle che sono le “regole” che magari impongono di non dare gratuitamente. Perché ci sono delle norme che mettono in difficoltà le Pubbliche Amministrazioni oggi in relazione a questo.

E, quindi, in relazione a questi miei dubbi, a queste mie perplessità, che non mi fanno – ripeto – stare tranquillo a me a titolo personale perché, avendo letto i documenti, avendo letto le carte, conoscendo molte volte alcuni modi di operare da parte di alcuni uffici che assolutamente non vedo come lineari visto che poi ci sono queste fughe in avanti, queste lettere che vengono scritte però poi non vengono depositate, è un modus  operandi che mette – ripeto per l’ennesima volta – in forte difficoltà, per cui nelle Commissioni ho provato a fare una serie di proposte per cercare di trovare un po’ di mediazione per venire incontro, perché avrei voluto sforzarmi di trovare un modo per votare favorevolmente questa delibera o quantomeno astenermi, ma io trovo molte difficoltà a votare su questa delibera per ragioni di carattere squisitamente tecnico e non altro.

La maggioranza in questo caso siete voi, quindi vi assumete la responsabilità di votare visto che avete voi la relazione con tutti gli uffici, siete stati rassicurati da tutti i punti di vista. Per cui io non posso votare favorevolmente.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Decataldo.

Se non ci sono altri interventi, possiamo passare alla votazione del punto 7 all’ordine del giorno: “Concessione per l’occupazione di area pubblica per la realizzazione di un chiosco bar in piazza Risorgimento al signor Pesare Arcangelo”.

 

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato avendo riportato n. 11 voti favorevoli, n. 1  voto contrario su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata avendo riportato n. 11 voti favorevoli, n. 1  voto contrario su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Passiamo al punto 8 all’ordine del giorno: “Istituzione della Consulta Comunale per le Attività Produttive e approvazione del Regolamento”.

Relaziona… o ci sono prima interventi?

Relaziona l’Assessore.

Assessore M. PICHIERRI

Grazie, Presidente. Buonasera a tutti i presenti.

Questa sera andiamo a discutere e – auspico – ad approvare uno strumento, credo, essenziale in questo momento in cui ci sono grosse difficoltà da parte del tessuto produttivo della nostra cittadina, uno strumento che si pone come interfaccia fra quelle che sono le necessità che gli operatori commerciali, gli agricoltori, insomma tutto quello che il tessuto produttivo locale vive quotidianamente e la parte politica. Quindi nella sostanza questo strumento, che è la Consulta per le Attività Produttive, si pone come elemento di confronto continuo in modo tale da recepire quelle che sono le indicazioni e i suggerimenti che vengono dal basso (e per “basso” intendo il tessuto produttivo, cioè la parte vitale del nostro comune) e la parte politica che è opportuno che venga messa a conoscenza delle varie necessità che di volta in volta si possono presentare.

La Consulta funziona come strumento – ripeto – di interfaccia e, quindi, di confronto con delle cadenze prestabilite. Mi spiego meglio: ci saranno diversi appuntamenti durante tutto l’anno in cui – ripeto – i soggetti nominati precedentemente avranno la possibilità di relazionarsi e confrontarsi direttamente con la parte politica e amministrativa.

Inoltre la Consulta funziona anche come uno strumento che può dare impulso, in quanto tale strumento può essere convocato di volta in volta anche da un soggetto della parte produttiva qualora ci sia un problema di particolare rilevanza o qualora ci siano delle situazioni che devono essere evidenziate rispetto a delle decisioni prese dalla parte politica amministrativa.

Non mi dilungo ulteriormente, vi do solo lettura dei primi due articoli dei sette articoli che questo Regolamento prevede che sono: l’articolo n. 1 in cui si scrive che “Il Comune di Sava, ai sensi dell’Art. 2 dello Statuto Comunale, riconosce che tutti i settori ricadenti all’interno delle attività produttive sono una importante componente della vita sociale, culturale ed economica dei suoi cittadini, rivolti allo sviluppo e alla promozione del Comune di Sava e, con riferimento a quanto previsto dall’articolo 2 del presente  Regolamento, concorre alla promozione del progresso economico, della crescita delle imprese, alla nascita di nuove attività e favorisce dell’occupazione”.

L’articolo 2  successivo recita: “Il Comune persegue gli obiettivi di cui all’Art. 1 del presente Regolamento sostenendo: lo sviluppo dell’associazionismo fra imprese allo scopo di incrementare lo sviluppo socio-economico, le iniziative idonee alla promozione, iniziative rivolte alla formazione e qualificazione degli operatori economici, l’effettuazione di studi, ricerche, seminari inerenti all’attività industriale, artigianale dei servizi turistici, commerciali ed agricoli”.

Io non ho da aggiungere altro se non un riconoscimento e un plauso particolare al Consigliere Ivano Decataldo, nonché Presidente della Commissione competente, in quanto ho avuto modo di lavorare in un clima di totale serenità e collaborazione e diverse iniziative sono state prese assieme in uno spirito che, francamente, sento di dover lodare sotto tutti i punti di vista perché si è potuto, nonostante le lungaggini del tempo necessarie per acquisire i vari pareri e per ascoltare anche le associazioni di categoria e tutto quello che poi consegue la parte burocratica, però – ripeto – come ho detto pocanzi, si è potuto lavorare in uno spirito sereno, centrando appieno qual era il significato di questo strumento che è la Consulta delle Attività  Produttive.

Quindi io non ho da aggiungere altro. Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore.

Aveva chiesto la parola il Consigliere Massarelli.

Consigliere MASSARELLI

Un tecnicismo: riguardo alla delibera dobbiamo emendare, come indicato dal Direttore del Servizio Ecologia e Agricoltura, il passaggio sull’articolo 6…

Consigliere I. DECATALDO

Prima magari facciamo gli interventi sul deliberato e poi passiamo a quello un secondo, Consigliere.

Consigliere MASSARELLI

E` uguale! E` un passaggio che tanto va inserito ugualmente. Quindi come preferisce.

Presidente, è il caso di inserirlo adesso, di inserirlo dopo? Come ritiene il Presidente e la Segretaria.

 

Consigliere I. DECATALDO

Chiedo di farlo io proponendolo pure in qualità di Presidente di Commissione, visto che…

Consigliere MASSARELLI

E` uguale! Non era una privazione che le volevo fare, Presidente della Commissione.

Nell’intervento lo farà il Presidente della Commissione a questo punto.

Presidente GIGANTE

Prego.

Consigliere I. DECATALDO

Grazie, Consigliere Massarelli.

Consigliere MASSARELLI

Il lodato Presidente della Commissione.

Consigliere I. DECATALDO

La vedo particolarmente spiritoso questa sera!

Diceva appunto bene l’Assessore alle Attività Produttive. Mi spiace dell’assenza di molti Consiglieri, visto che credo che sia un provvedimento importante questo che ci ha permesso, appunto, di lavorare in sinergia attraverso una bozza iniziale, una proposta iniziale che era stata suggerita – appunto – dall’Amministrazione dove mi sia permesso di fare prima una piccola critica, se vogliamo dire così ma giusto per ricordarci, per ricordare a tutti noi alcune situazioni che in qualche modo hanno favorito nel tempo il fatto di non riuscire a collaborare serenamente, non riuscire a collaborare in maniera costruttiva ed avere sempre questo atteggiamento di difensiva come se ci fosse qualcuno che vuole attaccare a prescindere e non voglia collaborare.

Quando le modalità e le procedure sono giuste, quando le modalità e i rapporti sono corretti ci sarà pure sicuramente un dibattito, una dialettica politica, anche con scontri elevati, ma si finalizzano solo ed esclusivamente al rendimento di un risultato complessivo che debba essere in qualche modo patrimonio comune. Non credo che ci siano atteggiamenti preclusivi o di censura di questa o di quell’altra cosa, semplicemente dobbiamo imparare che qualcuno può avere anche una visione, una idea differente dalla nostra, possiamo non condividerla ma dobbiamo imparare a rispettarla. E questo semplicemente per dire che quando è arrivata la bozza di Regolamento iniziale, ci siamo un po’ destreggiati a vedere, verificare e a cercare, perché volevo ricordare che in passato alcuni Consiglieri che oggi sono Assessori e Sindaco all’epoca erano Consiglieri di opposizione  e fecero veramente di tutto sui giornali quando si accorsero che la copertina di un bilancio sociale era copiata da un altro Comune, quando invece avevano omesso di dire che il software era standard, era acquistato in maniera omologa e, quindi, di conseguenza la grafica era uguale e il contenuto era differente. Questo per dire che cosa?

Che il Regolamento iniziale di base era stato preso di pari passo dal Comune di Acquapendente, che è un Comune del nord, che ho voluto sentire personalmente non per il fatto che si fosse o meno copiato il Regolamento ma, visto che abbiamo individuato il Comune da cui era stato preso inizialmente, ho voluto chiedere che risultati avessero avuto con quel Regolamento, se ci fosse stato qualcosa di utile, di produttivo oppure se si fosse bloccato. Perché la nostra preoccupazione iniziale è stata appunto quella di interrogarci se questa Consulta potesse o meno essere utile, potesse produrre dei risultati oppure semplicemente se si andasse ad inceppare durante la prosecuzione. Perché non so se vi siete documentati ma è storia comune che in molti Comuni le  Consulte hanno la prima riunione di insediamento, un paio di incontri e poi si dissolvono perché non hanno nessuna garanzia, nessun potere, nessuna possibilità di dare dei suggerimenti e comunque hanno sempre una spada di Damocle sulla testa che in realtà risulta essere la vita dell’Amministrazione. Cioè le normali Consulte, così come era riportato all’inizio, duravano esattamente quant’era la legislatura: se l’Amministrazione finiva il suo percorso dopo due mesi, dopo due anni la Consulta veniva annullata e, quindi, bisognava ricominciare tutto daccapo. Questo, come potete ben capire, può creare delle instabilità nel percorso e non può far lavorare come si deve una Consulta che – ripeto – come abbiamo già detto più volte in Commissione, è una struttura che esiste e che insiste a prescindere dalle dinamiche della vita politica. Per cui le attività produttive, le associazioni di categoria e le associazioni sindacali ci sono a prescindere da quella che è l’Amministrazione, per cui per garantire questa costanza abbiamo voluto, insieme all’Assessore, convocare tutte le associazioni di categoria, abbiamo voluto convocare tutte le parti sindacali e insieme a loro fare una serie di proposte che andassero appunto in questa direzione, cioè quella di garantire più autonomia alla Consulta, più organizzazione interna con un supporto amministrativo, ove fosse richiesto, per garantire appunto la continuità a prescindere da quella che è la vita dell’Amministrazione. Per cui diventa una Consulta permanente, una Consulta che ha una sua scadenza come gli organi associativi, cioè di tre anni, che rinnova i suoi organismi autonomamente e che tiene sempre aperta una possibilità, cioè quella di integrare all’interno, seguendo alcune procedure, anche quei rappresentanti che non sono costituiti in maniera formale, come delle associazioni vere e proprie ma anche in maniera informale che però non insistono nel territorio. Ad esempio, nella zona industriale ci sono diversi imprenditori che in qualche modo non hanno a Sava una Confartigianato o una Confindustria e di conseguenza però non possono essere esclusi da questa Consulta, possono nella loro autonomia in qualche modo eleggere un loro rappresentante che può fare parte all’interno di questa struttura organizzativa che è di carattere consultivo.

Per cui siccome questo è un lavoro che abbiamo fatto bipartizan, con un lavoro insieme ai sindacati e a tutti, invito – avrei invitato anche tutti i colleghi dell’opposizione ma ahimè  oggi sono assenti – a votare favorevolmente questo provvedimento e, anzi, ad integrare secondo quella che è anche una bozza portata…

(Intervento fuori microfono)

Siccome l’Assessore ci aveva portato anche questo testo con delle integrazioni che erano state proposte dal responsabile del Settore Produttivo e Agricoltura dove, appunto, per maggiore garanzia e per esprimere il parere favorevole di regolarità tecnica chiedeva di aggiungere due integrazioni all’interno dell’atto deliberativo, ma in particolare del Regolamento.

In particolare do lettura – se mi è permesso – …cioè di integrare con un successivo articolo che dice: “Gettone di presenza, rimborso spese”. “I componenti che costituiscono la Consulta partecipano ai lavori della stessa a titolo gratuito e, quindi, non percepiscono rimborsi, compensi e indennità di alcun genere”.

Ulteriormente il responsabile dell’Ufficio chiede che nell’Art. 6 del “Funzionamento”, nell’ultimo comma venga scritto: “Al fine di garantire il funzionamento, il Presidente e la Consulta possono avvalersi della collaborazione dei responsabili d’area attinenti all’argomento in trattazione, del personale in servizio dell’Area Attività Produttive o, in caso di indisponibilità, la Segreteria Generale garantirà il supporto materiale e logistico.

La Consulta ha sede nel Comune di Sava. Le sedute sono pubbliche e si svolgono nei locali appositamente indicati dall’Amministrazione”.

Sono delle semplici integrazioni che se avessimo avuto tempo tecnico di discuterle in Commissione, le avremmo integrate nella nostra autonomia perché servono semplicemente ad ulteriormente chiarire l’aspetto del rimborso che assolutamente non c’era all’interno come dispositivo, chiarisce ulteriormente e si garantisce che non c’è nessun gettone di presenza e in più chiarisce l’aspetto del supporto tecnico e logistico che noi in qualche modo avevamo paventato all’interno del Regolamento in modo che possa avere un maggiore supporto che non sia solo relativo e vincolato all’Area Attività Produttive ma che coinvolga tutti i responsabili delle varie aree e che dia come garanzia anche il supporto della Segreteria Generale per tutte quelle che sono le cose che ci siamo detti durante le fasi di discussione della Commissione.

Per cui credo che si debbano fare propri queste proposte di emendamento da parte del responsabile dell’Ufficio Attività Produttive e che, anzi, si faccia un passo avanti rispetto a quello che è il deliberato e cioè: mentre nel deliberato si proponevano come integrazioni nuove, ex novo l’articolo 6 bis e l’articolo 6, in questo caso mi pare fosse stata proposta – in questo caso dall’Assessore – l’integrazione all’interno di questa delibera e portare l’articolo 6 che diventa articolo 7, il 6 bis diventa articolo 7 e l’integrazione dell’articolo 6 viene integrato integralmente all’interno dell’articolo 6, quindi in qualche modo viene assorbito sugli articoli che già ci sono e non diventano 6 bis e 6 extra perché stiamo andando oggi ad approvare questo Regolamento, non lo stiamo integrando in fase successiva.

 

 

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Passo la parola al Consigliere De Felice.

Consigliere DE FELICE

Io mi permetto di intervenire brevemente – ho detto agli amici scherzando – su richiesta dell’Assessore ma in realtà anche per portare una testimonianza su quella che è una fase che spero possa aprirsi, non soltanto dal punto di vista formale, alla fase di collaborazione fra questa Amministrazione Comunale e i settori produttivi.

Spero davvero che questa Consulta abbia una vita e una sorte migliore rispetto ad altre Consulte che in passato sono state istituite e che – questo posso dirlo – probabilmente hanno rappresentato soltanto un momento di confronto utile ai partecipanti alle varie sedute, confronto che non ha mai prodotto nulla di utile, se non in termini minimali, per la cittadinanza. In questo caso il rischio è che proprio quei settori nevralgici che chiedono… perché ho partecipato a una o due sedute della Commissione Consiliare competente e ho notato la presenza, appunto, dei rappresentanti delle associazioni sindacali e produttive, anzi mi permetto di rilevare e prendo spunto anche da quello che diceva il Consigliere Ivano Decataldo, che per la verità alcuni imprenditori, proprio quelli che svolgono la loro attività nella zona industriale hanno una associazione di riferimento che purtroppo, probabilmente per un disguido, non è stata coinvolta nelle fasi preparatorie ma che spero verrà coinvolta nelle fasi successive, anche perché è una associazione che rappresenta diverse decine di artigiani.

Dicevo: mi auguro che questa scelta, questa iniziativa dell’Amministrazione Comunale…

Consigliere I. DECATALDO

Si può sapere qual è l’associazione?

Consigliere DE FELICE

E` una associazione che ora… di cui in questo momento ne so l’esistenza ma mi sfugge il nome.

Consigliere I. DECATALDO

Ah, ok! Siccome ne abbiamo invitate altre ma non si sono presentate, casomai era una di quelle invitate.

Consigliere DE FELICE

No, va bene, ma poi integrerò le informazioni in possesso degli uffici competenti.

Dicevo: è una occasione importante perché, ovviamente, non sfugge a nessuno e spero non venga considerata come pura e semplice retorica, perché poi gran parte della nostra vita si fonda su ciò che gli operatori economici fanno in quanto dalle attività degli operatori economici noi traiamo la nostra ricchezza e, quindi, mi auguro che, appunto, questa iniziativa venga colta nel suo spirito…

(Brusio in aula)

Sì, evidentemente le mie parole non interessano a chi si trova alle mie spalle perché parlano di altro. Se fosse possibile ottenere un poco di silenzio.

Consigliere I. DECATALDO

Sto chiedendo di intervenire al Presidente, appunto.

Consigliere DE FELICE

Non dico l’attenzione ma almeno il silenzio.

Dicevo: credo che possa essere una occasione importante perché tradizionalmente, purtroppo, la nostra società, la società savese non ha mai espresso queste – come posso dire? – …non ha mai utilizzato bene queste forme di rappresentanza e, quindi, anche le Amministrazioni Comunali hanno avuto la fortuna o la sfortuna di avere come interlocutori di volta in volta i singoli operatori economici, i quali probabilmente hanno sempre posto all’attenzione degli Amministratori problemi appunto individuali. Quindi se gli operatori economici hanno finalmente compreso o comprenderanno bene che la sintesi fra tutte le loro esigenze può essere una richiesta più forte nei confronti di chi poi deve assumere decisioni che riguardano le loro attività, è sicuramente  un passo in avanti. E davvero mi auguro che questo organismo possa portare dei miglioramenti al nostro assetto economico. E non mi soffermo, perché l’ho già fatto altre volte, nel descrivere la  situazione che viviamo e che certamente necessita appunto di una grande capacità di coesione fra Amministratori e operatori economici per potere, si spera, trovare delle soluzioni alle crisi in atto, perché certamente i singoli operatori economici – appunto – traggono personalmente il loro reddito dalle attività che svolgono, ma altresì si può dire dei dipendenti che lavorano con loro, altresì si può dire di tutto poi l’insieme della società che appunto beneficia anche delle ricchezze che vengono messe in circolazione da attività che si spera essere sempre più fiorenti.

Quindi è ovvio che faccio una dichiarazione di voto positiva, come sono sicuro per tutta la maggioranza.

Ringrazio anche io il Presidente di Commissione Ivano Decataldo perché so che si è impegnato molto in questa iniziativa e, quindi – lo ripeto – apriamo una pagina nuova e spero, anzi ne sono sicuro che l’Assessore Pichierri sappia cogliere tutte le potenzialità di questa iniziativa che andiamo ad intraprendere.  Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Possiamo mettere a votazione i due emendamenti per la “Istituzione della Consulta Comunale delle Attività Produttive – Approvazione Regolamento”. Chi è a favore…

Consigliere I. DECATALDO

Scusi un attimo, Presidente! Se noi votiamo i due emendamenti così come sono riportati diventano 6 bis e 6, se invece votiamo l’integrazione fatta con questo nuovo documento lo votiamo direttamente così implementando gli articoli al 7 e all’integrazione del 6.

Presidente GIGANTE

Ok! Va bene, comunque si approvano sempre i due emendamenti che poi diventano con numerazione successiva.

Quindi per i due emendamenti chi è a favore?

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, gli emendamenti in oggetto che vengono approvati all’unanimità avendo riportato n. 12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Adesso votiamo il testo definitivo.

(Il Segretario Generale interviene fuori microfono)

Mettiamo a votazione il testo definitivo coordinato di otto articoli.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

 

 

Presidente GIGANTE

Non essendoci altri punti all’ordine del giorno, possiamo concludere la seduta di Consiglio.

I lavori del Consiglio Comunale terminano alle ore 19.40.

 

viv@voce

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