SAVA. QUARTO GIORNO, E TERZA NOTTE, PASSATO DAVANTI AL PORTONE DEL MUNICIPIO

SAVA. QUARTO GIORNO, E TERZA NOTTE, PASSATO DAVANTI AL PORTONE DEL MUNICIPIO

Prosegue la protesta degli esclusi. Solidarietà da parte dei passanti  …

“Siamo disposti anche a fare lo sciopero della fame se non abbiamo risposte concrete alle nostre richieste”. Con questa affermazione esordisce così il disoccupato savese che, assieme ad altri, continua la sua protesta contro le assunzioni fatte dalla Igeco s.p.a.  sulla raccolta differenziata porta a porta a Sava. Alla domanda se c’è qualcuno che sta strumentalizzando o manipolando la loro protesta, la risposta è stata categorica: “Assolutamente no!”

Poi l’incontro prosegue sulla solidarietà dei passanti, i quali questi ultimi stanno “portando cose da mangiare, da bere e ci portano anche le sigarette. Si fermano, parlano con noi e vogliono capire meglio le nostre ragioni. Io credo che hanno capito perfettamente qual è il problema che noi stiamo ponendo all’intero paese”.  E gli amministratori, come si stanno rapportando con voi? Lapidaria la risposta: ”Non si sono neanche degnati di dire se avessimo bisogno di un bicchiere d’acqua o altro”.

Ma l’oggetto della protesta è sempre questo, ovvero le assunzioni fatte dalla Igeco s.p.a. nel servizio raccolta differenziata porta a porta. E qui è pronto l’atto d’accusa: “Sono state avvantaggiate persone di cui un non avevano  un bisogno impellente in quanto le loro condizioni economiche non erano poi  tanto allarmanti”. Alla successiva domanda se le assunzioni sono state fatte dalla Igeco è stata celerissima la risposta: “Le assunzioni, o meglio i nomi delle persone da assumere, sono state fatte direttamente dall’amministrazione comunale. La società privata centra ben poco con queste nuove assunzioni”.

Ed ecco pronta la loro prova: “Lo scorso 6 maggio ci risulta che l’assessore all’Ecologia e all’Ambiente portò  all’azienda privata i nomi di chi doveva iniziare a lavorare”. L’incontro finisce con un mezzo messaggio lanciato dai disoccupati agli amministratori savesi: “Sappiamo pure qualcosa altro, e ci riserviamo di metterlo a conoscenza con gli amministratori domani”.

Intanto, un’altra notte in tenda li attende …

Giovanni Caforio

viv@voce

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