ILVA. VERSO LO SPEGNIMENTO

ILVA. VERSO LO SPEGNIMENTO

Negli ultimi tempi, in molti si chiedono e ci chiedono perché mai l’Ilva continui a produrre, nonostante il sequestro degli impianti dell’area a caldo e la conseguente gestione della stessa che dalle mani dell’azienda è passata in quelle dei custodi giudiziari, che sin dai primi del mese di settembre hanno iniziato a disporre una serie di provvedimenti che vanno nella direzione dello spegnimento degli impianti, per giungere a realizzare l’obiettivo finale del sequestro: la cessazione delle emissioni diffuse e fuggitive dagli impianti che generano fenomeni di malattia e morte nella popolazione, operai in primis.

Esempio di come il lavoro dei custodi proceda, nel giusto silenzio, ne è il blocco della nave che ad inizio settimana era pronta a scaricare olivina, uno dei componenti essenziali per la carica dell’agglomerato. Ad essere ancora più precisi, la sabbia di olivina, opportunamente miscelata con silicati e catalizzatori, è ottima in fonderia proprio per la sua refrattarietà e stabilità alle alte temperature. Dunque, da questo semplicissimo esempio, si può dedurre come quando denunciato da tempo dai custodi giudiziari, ovvero che l’azienda stia tentando di ostacolare in tutti i modi il regolare processo delle operazioni di spegnimento degli impianti, sia una realtà inconfutabile.

Gianmario Leone sul Taranto Oggi

viv@voce

Lascia un commento