COMITATO CIVICO “DECIDIAMO A QUALE PROVINCIA APPARTENERE” INCONTRA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO DI MANDURIA

COMITATO CIVICO “DECIDIAMO A QUALE PROVINCIA APPARTENERE” INCONTRA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO DI MANDURIA

Il Comitato Civico “Decidiamo insieme a quale provincia appartenere” ha incontrato questa mattina il Commissario Prefettizio, che ieri non aveva preso parte alla conferenza stampa indetta con l’intenzione di consegnargli le duemila preferenze raccolte nelle due settimane precedenti

Consegnate le firme, il Comitato ha chiesto al Commissario quali azioni avesse in animo di intraprendere al fine di dar seguito alla petizione e chiesto senza mezzi termini, di esprimersi con un atto ufficiale da inviare urgentemente alla Regione Puglia, in modo da avvalorare la volontà popolare.
Le intenzioni del Commissario sono però state chiare ed inequivocabili: nessun tipo di azione ufficiale e nessuna disponibilità, nemmeno di fronte ad un eventuale referendum consultivo.
Di fronte al suo diniego infatti, il Comitato ha proposto al Commissario di autenticare le firme necessarie alla richiesta di convocazione di un referendum cittadino, dicendosi persino pronto ad trovare le risorse economiche necessarie al suo svolgimento, per non caricare la spesa sull’ente.
Il Commissario si limiterà quindi ad inviare in Regione le firme raccolte, rimettendosi alla volontà superiore.
Anche di fronte al risultato di un referendum cittadino però, il Commissario si è detto contrario ad esprimersi, non rientrando nei suoi poteri straordinari tale tipo di scelta.
Seppur SORPRESI per questo ennesimo diniego, e preoccupati anche per il prevedibile grave disappunto di 2000 cittadini che volontariamente hanno voluto esprimere la loro preferenza, riteniamo DI NON DOVERCI fermare qui: ora più che mai è necessario continuare a difendere il diritto di partecipazione della cittadinanza tutta alle scelte che la riguardano. LA PARTITA E’ DUNQUE ANCORA APERTA, e per questi motivi il Comitato è già a lavoro per studiare nuove iniziative per far valere, a partire da domani e in tutte le sedi opportune, la volontà popolare di fronte a quella di coloro che continuano a parlare per nome e conto proprio o che, essendo investiti dal governo di un importante ruolo amministrativo, si rifiutano di assumersi le proprie responsabilità.

viv@voce

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