SAVA. VIA DE AMICIS-VIA MACALLE’. DA OLTRE UN ANNO E’ TUTTO FERMO!

Eppure i Vigili del Fuoco avevano ordinato l’immediata messa in sicurezza dello stabile …
Al Signor Sindaco del Comune di Sava(TA), all’ Assessore all’Ecologia del Comune di Sava(TA), All’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sava, All’ASL/TA/1- Servizio Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica- U. O. di Manduria (TA)
OGGETTO: Segnalazioni situazioni di degrado ambientale, igienico sanitario urbanistico e pericolo per la pubblica e privata incolumità
E’ possibile mai che coloro che per cariche istituzionali “devono garantire” la sicurezza dei cittadini, quando sono chiamati a prevenire eventuali pericoli conclamati anche con atti consequenziali a sopralluoghi effettuati da personale esterno all’Ente Pubblico, non intervengono forse perché prima si “aspetta che ci sia il morto?”
Via Garibaldi – interno Via Mascagni: la notte tra il 4 e il 5 settembre una pensilina in cemento cede travolgendo i due balconi dei piani sottostanti e la caldaia del gas;
Via Giulio Cesare angolo Via Regina Margherita 6 settembre: Un pezzo di cemento si stacca da una pensilina di una rivendita di tabacchi, frantumandosi sul marciapiede sottostante. In ambedue le circostanze, forse il padreterno o forse la dea bendata hanno voluto che in quelle non dovesse “scapparci il morto” ma, se di questi due gravi episodi verificatesi ad immobili di proprietà privata, gli amministratori di questo Comune non hanno colpe poiché non potevano adottare misure di prevenzione per un pericolo ad essi sconosciuto. Così non è per il fabbricato che si trova tra Via De Amicis e Via Macallé in centro urbano a circa 200 metri in linea d’aria da Piazza San Giovanni.
Questo fatiscente immobile da anni abbandonato non solo rappresenta un serio pericolo per l’incolumità dei pedoni e degli automobilisti in transito, ma un problema di carattere igienico sanitario per i residenti. Voglio ancora una volta ribadire quanto già detto con propria nota del 22 giugno 2012,( protocollo n. 66): il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto (ai quali nel mese di settembre 2011 mi ero rivolto per una verifica strutturale del fabbricato), in seguito alle risultanze del sopralluogo effettuato, comunicava i provvedimenti necessari che sarebbero dovuti essere adottati in ossequio all’art. 54 del DLgs. 18 agosto 2000 n. 267.
Nel verbale testualmente riportato: Via De Amicis e Via Macallé “con un corpo di fabbricato separato, la struttura presenta gravi lesioni derivati dalla palese spinta di un’ apparato radicale di alcune piante di fico cresciute spontaneamente all’interno dello stabile”. Il Verbale in questione conclude: “OCCORRE CREARE UN’ OPPORTUNA SEGNALETICA CHE INDIVIDUI IL PERICOLO INIBENDO LA SOSTA SIA PEDONALE CHE VEICOLARE FINO ALLEO PPORTUNE OPERE DI CONSOLIDAMENTO.”
E’ trascorso un anno, nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco, non mi risulta ancora che siano stati adottati i provvedimenti necessari per prevenire ed eliminare la situazione di pericolo certificata dai Vigili del Fuoco! Anzi la situazione di degrado ambientale ed igienico sanitario all’interno e all’esterno dell’immobile è venuta ulteriormente a peggiorare sia sotto l’aspetto del degrado ambientale che igienico sanitario. A parte la presenza di ratti e scarafaggi, nel suo interno una consistente colonia dicolombi ha stabilito la sua dimora e non solo i piccioni sporcano,imbrattano ma ciò che più preoccupa è il fatto che quaesti possono essere anche portatori di oltre 60 tra infezioni e malattie (tra le più pericolose: la criptococcosi, l’ istoplasmosi, l’ornitosi, la salmonellosi e la toxoplasmosi) che potrebbero essere trasmesse direttamente o indirettamente dagli escrementi poiché che le polveri infette trasportate dal vento possono innescare processi infettivi (soprattutto quando la colonia è consistente come nel caso specifico. Per quanto sopra esposto, considerato il grave pregiudizio al decoro, il pericolo per i pedoni su un tratto a consistente volume di traffico veicolare,nonché la situazione di degrado igienico sanitario,
C H I E D O
alle SS.LL. nell’ambito delle rispettive competenze, di voler adottare adeguate misure di sicurezza dirette a garantire la tutela della salute e la salvaguardia della privata e pubblica incolumità.
In attesa di riscontro, cordiali saluti.
Mimmo Carrieri
Responsabile Ambiente-Ecologia Ass. CPA