UVA BIANCA “BARESANA”, UN PRODOTTO DA RISCOPRIRE

UVA BIANCA “BARESANA”, UN PRODOTTO DA RISCOPRIRE

Il colore giallo – dorato dei sui acini la rende inconfondibile, un’uva dal gusto dolce che viene raffinato da una polpa carnosa e croccante

Tra le moltissime varietà di uva da tavola la Puglia può vantare una tipicità tutta territoriale. L’uva bianca detta “baresana” è una specialità del nostro territorio, da cui prende anche il nome. Di origine antichissima, probabilmente orientale, la “baresana” anche detta Lattuario Bianco o Turchesca è famosa per la sua ottima qualità.
Il colore giallo – dorato dei sui acini la rende inconfondibile, un’uva dal gusto dolce che viene raffinato da una polpa carnosa e croccante.
Il suo grappolo grande a forma piramidale accoglie acini grandi o medio-grandi che contengono circa il 18% di zucchero e la sua buccia non molto spessa le conferisce un sapore succoso e semplice.
La “baresana” può adattarsi a forme di allevamento espanso ma predilige spazi più contenuti, la sua coltivazione tipica è a tendone o a pergolato. Il territorio pugliese e soprattutto la provincia di Bari hanno le caratteristiche climatiche e territoriali che più si adattano alla sua coltura.
La “baresana” è un uva di altissima qualità che purtroppo da un po di anni è stata sostituita dalle varietà Regina e Italia che più si adattano al trasporto.
Un sorta di rinuncia alla tradizione: il carattere tipicamente pugliese e le condizioni sfavorevoli al trasporto sono caratteristiche che accrescono il sapore tradizionale della “baresana” , la rendono indissolubilmente legata al territorio di coltura e dovrebbero essere fonte d’orgoglio e non motivo di rifiuto e cambiamento.

Anna Impedovo

viv@voce

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