LEGAMBIENTE SCRIVE ALLA COMMISSIONE IPPC

LEGAMBIENTE SCRIVE ALLA COMMISSIONE IPPC

Ribadita la richiesta di partecipazione ai lavori della Commissione con le proprie proposte per la concessione della nuova AIA all’ILVA

In una lettera inviata oggi al Ministero dell’Ambiente Legambiente torna a ribadire, come già fatto nei mesi scorsi con il Ministro Clini e con la Commissione IPPC, la richiesta di coinvolgimento nell’iter di elaborazione della nuova AIA per l’ILVA di Taranto.

“Siamo stati presenti”  dichiarano in una nota Francesco Tarantini (Presidente Legambiente Puglia) e Lunetta Franco (presidente Legambiente Taranto) “ in tutto l’iter che ha portato alla concessione della precedente AIA all’ILVA, con nostre osservazioni nel merito delle diverse bozze di autorizzazione e denunciando il progressivo peggioramento delle bozze stesse fino alla concessione di un’AIA che – come abbiamo affermato più volte – sembrava scritta sotto dettatura dell’ILVA: le indagini in corso sembrano avvalorare questa nostra ipotesi.

Nelle due perizie – chimica ed epidemiologica – presentate nel corso dell’incidente probatorio dell’inchiesta che  vede l’ILVA indagata per reati gravissimi quali il disastro ambientale doloso e colposo, abbiamo visto la conferma di quanto denunciamo da anni in merito alla assoluta mancanza di tutele adeguate per l’ambiente e per la salute di cittadini e lavoratori nello stabilimento siderurgico,  nonché della necessità degli interventi da noi proposti in tutte le sedi, comprese le audizioni tenutesi a Roma presso il Ministero dell’Ambiente.

Subito dopo la divulgazione delle perizie abbiamo chiesto la riapertura dell’AIA presentando contestualmente al Ministro Clini le nostre proposte che riteniamo debbano essere esaminate e discusse dalla commissione che si riunirà a Taranto a partire da lunedì 27 agosto.”

Le proposte di Legambiente riguardano Accordo di programma, Limite alla capacità produttiva, Cokeria, Parchi minerali, Agglomerato, Acciaieria, CET 2, Controllo e Monitoraggio, Bonifica, Scarichi idrici,  Direttiva Seveso, Tutela dei lavoratori, Fattibilità modifiche impiantistiche  e sono riassunte in 26 punti irrinunciabili:

1.     Immediata attuazione dell’accordo di programma con  relative verifiche, in relazione all’intero contesto ambientale dell’area di Taranto, delle AIA  rilasciate

2.     Autorizzazione con limite di 9 milioni di ton/a di acciaio da ridurre gradualmente negli anni a seguire con relativo accordo di programma di salvaguardia occupazionale

3.     Il sistema di monitoraggio in continuo deve garantire un controllo dell’Arpa Puglia non nella sola fase di trasmissione finale dei dati ma anche in quella intermedia di elaborazione automatica degli stessi dati nel software

4.     Abbattimento emissioni diffuse e fuggitive dell’80% come previsto nel primo parere della commissione IPPC su AIA

5.     Copertura dei parchi minerali

6.     Sistema abbattimento emissioni sui camini della cokeria di cui attualmente sono sprovvisti

7.     Rete monitoraggio ad alta risoluzione temporale lungo il perimetro della cokeria  per  emissioni fuggitive.

8.     Installazione di un sensore per monitorare il grado di deformazione meccanica delle pareti dei forni batterie cokeria

9.     Rinuncia all’utilizzo dl pet – coke nella cokeria

10.  Tempi di distillazione delle batterie della cokeria non inferiori alle 20 / 22 ore

11.  Predisposizione di sistemi di monitoraggio in continuo di IPA, BTEX e campionamento polveri nelle macchine caricatrici e sfornatrici.

12.  Per la valutazione emissioni visibili prevedere un  monitoraggio “periodico giornaliero” rispetto a quello attualmente prescritto nell’AIA basato sulla “media mensile mobile”

13.  Campionamento in continuo delle emissioni di diossina sul camino E 312 agglomerato

14.  Controllo dispersione polveri (contenenti diossina) lungo l’intero processo di sinterizzazione

15.  Monitoraggio e/o campionamento in continuo di macro e micro inquinanti presso gli impianti maggiormente inquinanti

16.  Campionamento e monitoraggio in continuo degli scarichi idrici da effettuarsi a piè  di impianto e non dopo miscelazione con acque di processo e di raffreddamento nella parte terminale dei due canaloni

17.  Utilizzo reflui dei depuratori Gennarini e Bellavista eliminando il prelievo di acqua dai fiumi Sinni e Tara

18.   Chiusura definitiva AFO 3

19.  Riconversione a metano della CET 2 con eliminazione utilizzo olio combustibile

20.  Rilascio certificato antincendio con relativi adempimenti

21.  Piano dettagliato di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti

22.  Controllo efficacia sistema depolverazione secondaria installato su ACC/2 e malfunzionante nonchè  misure atte a ridurre drasticamente il fenomeno dello “slopping”

23.  Installazione  sulle torce delle acciaierie di sistemi di prelievo dei gas con idonei sistemi di monitoraggio in continuo dei parametri portata, CO, e temperatura di combustione; di un sistema atto ad impedire l’ingresso di aria nel corpo della stessa torcia e  di smokeless per migliorare la combustione e ridurre le emissioni di residui carboniosi (fumate nere).

24.  Chiusura delle procedure relative a caratterizzazione, analisi di rischio e bonifica delle aree rientranti nel SIN con stipula a breve di un contratto di programma

25.  Istituzione tavolo tecnico per verificare fattibilità modifiche impiantistiche nel ciclo produttivo come Corex o Finex

26.  Sostituzione di scaricatori dotati di benne con scaricatori continui per l’estrazione del materiale dalle stive delle navi

“Valuteremo con la massima attenzione i lavori della Commissione IPPC” concludono Francesco Tarantini e Lunetta Franco “dalla quale ci attendiamo questa volta quella autorizzazione rigorosa nelle prescrizioni, nei tempi di loro attuazione e nei monitoraggi e controlli che chiediamo da anni. Vigileremo perché ciò avvenga e, come abbiamo sempre fatto, informeremo i cittadini di quanto viene deciso e delle nostre proposte”.

 

 

viv@voce

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