AD AGROPOLI (SA) UN PICCOLO GIORNALE REALIZZATO CON COLLETTE FRA I CITTADINI RISCHIA LA CHIUSURA PERCHE’ DUE SINDACI LO HANNO PRESO DI MIRA

AD AGROPOLI (SA) UN PICCOLO GIORNALE REALIZZATO CON COLLETTE FRA I CITTADINI RISCHIA LA CHIUSURA PERCHE’ DUE SINDACI LO HANNO PRESO DI MIRA

Piena solidarietà ai giornalisti di OSSIGENO, giornale quotidiano ricordando che non solo nel Cilento le critiche costano querele ai giornalisti!!!

OSSIGENO è un piccolo giornale di quattro pagine, distribuito, il più delle volte, in mille copie. Lo fanno alcuni cittadini impegnati nella politica locale. Fanno a colletta per stampare il giornale e lo distribuiscono casa per casa. Si chiama Trasparenza e Legalità. Nessuno dei sei redattori è iscritto all’Ordine dei Giornalisti: il direttore è un commercialista, il direttore editoriale è dirigente sindacale della Cgil, il caporedattore uno studente universitario. Poi ci sono alcuni collaboratori esterni. Vanno avanti così da nove anni. Ma ora il giornale rischia di non raggiungere il decimo anno di attività a causa di due querele arrivate lo scorso luglio. La prima, sarebbe stata presentata dal sindaco di Agropoli; la seconda, invece, dal vicesindaco di Torchiara, un paese vicino del Cilento. Della prima querela finora Trasparenza e Legalità ha avuto solo un preavviso, Sarebbe a carico di Carmine Parisi, studente di Giurisprudenza a Salerno e caporedattore del giornale di Agropoli, per un articolo nel quale si faceva la cronaca di alcune compravendite di immobili nel centro di Agropoli stipulate in contemporanea con l’acquisto del castello medievale da parte del Comune. C’è un vecchio contenzioso fra il piccolo giornale e il sindaco. La querela è solo l’ultimo episodio, in ordine temporale del difficile rapporto. Parisi racconta che fino al 2006, al suo giornale gli sponsor non mancavano e la redazione andava avanti senza difficoltà. Poi fu eletto sindaco Franco Alfieri, le cose cambiarono. “Da un anno a questa parteracconta Parisi il nostro giornale è rimasto il solo organo indipendente della città. Noi in questi anni abbiamo condotto battaglie in difesa della legalità e della tutela dell’ambiente e proprio per queste ragioni ci siamo attirati le inimicizie di alcuni potenti”. “Il sindacoaggiunge Parisi ha cominciato ad attaccarci dicendo che il nostro giornale è davvero penoso dalla prima all’ultima pagina” perché scriviamo solo ‘porcherie’. Il sindaco aggiunge che il giornale  “alimenta una serie di sospetti e dicerie. Questo – dice – non è giornalismo, ma odio, accanimento verso qualcuno. Noi non avevamo querelato mai nessuno prima, ci hanno costretto”. La seconda querela (penale, per diffamazione) il giornale l’ha ricevuta invece dal vicesindaco della vicina Torchiara, l’avvocato Massimo Farro. Torchiara è anche il comune di residenza del sindaco Alfieri. Questa seconda querela, secondo Parisi, è totalmente pretestuosa, perché Farro si considera offeso e danneggiato dal fatto che Trasparenza e Legalità ha pubblicato il testo di una delibera del suo Comune. In realtà, il testo è accompagnato da un commento critico alla notizia che all’avvocato-sindaco Farro è stato conferito un certo incarico professionale dal Comune di Agropoli. L’incarico dato riguarda la difesa del Comune di Agropoli presso il Tribunale di Vallo della Lucania in un processo intentato da quattro suoi funzionari per percepire delle differenze retributive. Il giornalista Parisi denuncia un problema più generale: “Queste querele sono strumentali ad un disegno pubblicamente ostentato che punta a distruggere il nostro giornale perché il concetto di ‘potere’ di chi amministra la nostra comunità non contempla la possibilità di opinioni in dissenso o, peggio ancora, di fare del giornalismo libero e d’inchiesta. Dietro Trasparenza & Legalità non ci sono né costruttori, né banche, né poteri forti dell’economia locale. Non si può dire la stessa cosa di chi ci ha querelati. I nostri querelanti sanno che se dobbiamo destinare alle spese legali i soldi delle collette che periodicamente facciamo per stampare il giornale, non potremo più fare il giornale e così smetteremo di ‘dare fastidio’, con buona pace della libertà di critica e di cronaca previsti dalla nostra Costituzione”, racconta. Da ultimo sono arrivate pressioni al direttore responsabile, Angelo Carlo Buccino, perché ritiri la firma dal giornale. Stanno facendo leva sul suo lavoro di commercialista. “Mandano degli ‘ambasciatori’precisa Parisia dirgli che se non ritira la firma dal giornale molte imprese gli toglieranno l’incarico per la tenuta della contabilità”. Alcuni cittadini hanno deciso di appoggiare pubblicamente Trasparenza e Legalità. Qualche sponsor sta tornando, anche in maniera ‘occulta’, perché alcuni, per timor di rappresaglie, non vogliono far sapere che sostengono il giornale.
Ecco cosa succede in Italia e soprattutto nelle realtà locali quando un gruppo di persone oneste e perbene decidono di raccontare le verità riguardo gli amministratori comunali, la strategia dei vecchi politicanti è sempre la stessa ovvero: screditare, isolare ed infine annullare coloro che raccontano la verità!!!

Luca Lionetti

viv@voce

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