SABATO 11 AGOSTO 2012. TERZO RADUNO DI MOTOARATURA

Caro Direttore, la presenza di Viv@voce anche quest’anno sarà senza dubbio graditissima.

Ho riscontrato che il tipo di evento piace alla gente, sia del luogo, sia del Salento, e ancor di più ad una parte dei turisti che vengono nelle nostre zone.

FEBBRE DEL NILO OCCIDENTALE: NUOVO CASO UMANO IN ITALIA

Si tratta del primo focolaio di febbre del Nilo occidentale riscontrato quest’anno

Il centro europeo per la prevenzione delle malattie e controllo (ECDC) ha segnalato ulteriori casi umani di febbre del Nilo occidentale nella UE. I laboratori hanno confermato che in un certo numero di paesi europei sono stati evidenziati casi di infezione da WNV.

IL MONDO DI ANTONIO SPADA / 10

Si stera meju quannu si stera peggio?

Quannu ti dummannaunu ce faci fijata
no eti comu na fiata.
Ci eti femmina na fiata ti dummannaunu
ci sapi ripizzari, ci sapi sccumari la pignata,
ci faci durari la milli liri senza cu scangia la deci,
ci eti di chiesa, ci cammina tretta,
ci eti mestra ti tularu,
ci sapi ricamari, ci si cosi pi edda stessa,
ci sapi fari la salsa e la mustarda di uva crossa
pi li scarceddi,
ci teni forza pi lu cofunu e cu šcana.

TARANTO MUORE DI FAME O DI TUMORE

Sig. Direttore,

Vorrei dare un mio contributo alla discussione sul blocco degli impianti dell’ILVA di Taranto. Non che la mia opinione conti tanto, ma almeno per il fatto che per questa, come per altre problematiche, ho dato il mio apporto inascoltato per la soluzione dei problemi. Questo in virtù della mia esperienza e preparazione.

Una domanda sorge spontanea. Perché l’ordinanza di sequestro degli impianti dell’ILVA solo ora dopo 40 anni di inquinamento e perché si agisce contro i lavoratori?

L’ ILVA: UNA STORIA CHE DEVE INSEGNARE / 3

3.  Salute o lavoro?

Che l’industria siderurgica con le sue alte emissioni di diossina  inquinasse l’ambiente lo si è capito tardi ma la situazione a Taranto è degenerata oltremodo di anno in anno. Si stima che il solo stabilimento pugliese emetta circa il 92% della diossina dell’Italia intera.

GIOVANI PER MANDURIA. QUALCHE CONSIDERAZIONE PRIMA CHE COMINCI LA CORSA AL RECLUTAMENTO PER LE LISTE

Le amministrative del 2010, hanno prodotto i seguenti risultati in termini di presenze di uomini e donne: presenze nelle liste: Uomini 284 – Donne 62 (18%)

Di queste donne 16 hanno preso zero voti, dunque usate solo come riempilista e 21 hanno preso tra 1 e 10 voti.

Tali percentuali fanno riflettere su quanto poco incisiva e poco partecipata sia la politica per il sesso femminile. E c’è da chiedersi il perchè, e le risposte, riteniamo, sono molteplici:

La politica ha un retaggio di presenze maschili su cui non riusciamo ad allinearci neanche noi donne perchè pensiamo sia una cosa “da uomini”;

SAVA. NOMINATO IL SEGRETARIO GENERALE. E’ UNA DONNA, NOVITA’ QUESTA PER IL COMUNE DI SAVA, ESPERTA E CON PIGLIO DECISO

E’ Irene Di Mauro, il neo segretario generale individuato dal primo cittadino, Dario Iaia, dopo varie consultazioni

Dal curriculum vitae altamente professionale, questa donna preannuncia un nuovo corso nel Comune di Sava dove, il Sindaco Iaia sta già apportando modifiche significative dal punto di vista della organizzazione della macchina amministrativa.

SAVA. IL SINDACO IAIA: “NECESSARIO RIDURRE LE EMISSIONI INQUINANTI”

“Sono vicino a tutti quei lavoratori dell’Ilva che, in queste ore, stanno vivendo una situazione drammatica di incertezza e di paura, pur non avendo alcuna responsabilità rispetto a cio’ che sta accadendo”, così il sindaco Dario Iaia commenta la difficile vicenda Ilva.

“Purtroppo, oggi, si stanno pagando i ritardi e le responsabilità di chi ha preferito nascondere la testa sotto la sabbia, invece di affrontare in maniera seria e determinata la problematica ambientale che coinvolgeva e coinvolge lo stabilimento di Taranto”, critica il primo cittadino e lancia un appello.
“Credo che, a questo punto, sia necessario l’impegno da parte di tutti, Ilva, in primo luogo, e poi governo e regione al fine di porre in essere tutti quegli interventi necessari a diminuire le emissioni inquinanti e, quindi, ottenere, da parte della magistratura, il dissequestro degli impianti, anche perché non può ignorarsi la grande domanda di salute che proviene dai nostri territori”.

ILVA, MIGLIAIA DI OPERAI IN ASSEMBLEA. SCIOPERO AD OLTRANZA, BLOCCHI STRADALI

Confermata la protesta degli operai dello stabilimento dove da ieri sono sotto sequestro sei reparti dell’area a caldo. Otto i dirigenti ai domiciliari per disastro ambientale. A Taranto si annuncia una nuova giornata di tensione

I SINDACATI – Hanno sottolineato nei loro interventi la necessità di sollecitare un intervento del presidente Mario Monti sulla vicenda. I lavoratori hanno inoltre confermato la necessità di presidiare tutti gli ingressi nella città di Taranto.

QUI SI PARLA DI DISASTRO. QUI SI PARLA DI MORTE!

Bloccati alcuni impianti dell’ILVA tarantina, dietro il sequesto voluto dalla Procura, i quali sono ritenuti i più pericolosi in tema di inquinamento ambientale. Immediatamente si eleva la protesta degli oltre 7.000 dipendenti del più grande stabilimento siderurgico dell’Europa. Protesta questa, legittima tra l’altro, a difesa dell’occupazione nel momento in cui il patron Emilio Riva può decidere, da un momento all’altro, di trasferire il ciclo produttivo di alcuni minerali in qualche altra parte del mondo. Anche questo, è un altro discorso. Tanti discorsi messi assieme non portano certo alla soluzione del problema Ilva a Taranto.

ILVA, PROCURA ORDINA SEQUESTRO DI PARTE ACCIAIERIA TARANTO

ROMA/BARI (Reuters) – La procura di Taranto ha disposto oggi il sequestro, con il conseguente blocco delle attività, delle sei principali aree dell’impianto siderurgico dell’Ilva a Taranto in un’inchiesta che vede otto, tra dirigenti ed ex della società, destinatari di ordinanze di custodia ai domiciliari.

Nel frattempo alcune migliaia di operai sono scesi per le vie della città per protestare contro il provvedimento di sequestro, bloccando il ponte girevole ma senza che si siano verificati scontri, secondo fonti sindacali e della polizia.

L’ ILVA: UNA STORIA CHE DEVE INSEGNARE / 2

2. Fra speranza e inquinamento

E’ inutile negarlo la nascita dell’Ilva all’inizio degli anni ’60 ha risollevato le sorti dell’intera città di Taranto e forse anche della Puglia. Il polo siderurgico ha aperto le porte a una quantità enorme di disoccupati tanto che nel 2008 il numero di operai dell’Ilva ha superato i 20 000.

ESODO ESTIVO 2012, SULLA STRADA DELLE VACANZE ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO

Tra gli espedienti quella di evitare di percorrere le costose autostrade per utilizzare le strade prive di pedaggio

Nei giorni scorsi, lo “Sportello dei Diritti” si è occupato degli escamotage utilizzati dagli italiani per risparmiare, in tempi di gravi crisi, sulle proprie vacanze sempre che sia rimasto qualche euro nelle tasche per riuscire a partire.

TASSE, IRPEF: IN ARRIVO DAL 2013 UN BEL SALASSO

Nuovo aumento dell’addizionale Irpef per quelle regioni che sono in deficit sul fonte della Sanità. Ecco l’elenco delle Regioni

Con un emendamento all’articolo 16 al decreto sulla spending review, approvato dalla Commissione Bilancio e Finanze del Senato il governo autorizza molte Regioni ad attuare già dal 2013 un incremento dell’addizionale regionale Irpef. Si tratta di quelle regioni che sono in deficit sul fonte della Sanità e cioè Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia.

IL MONDO DI ANTONIO SPADA / 9

L’ordine dei valori

Spesso quando intervistano “li piezzi cruessi” si assiste o si ascoltano le idiozie più grosse; mi riferisco alle risposte che si ascoltano alla domanda “In che valori si crede?”

Allora, il valore più gettonato è la libertà, senza aggettivi. Benedettu lu Patre Eternu!, provate a donare la libertà a un neonato! Appena nasce, ditegli: «Sei nato in Occidente, qua c’è la libertà: arrangiati» … quanto vivrebbe? Il fatto è che, se fino a una certa età ha bisogno di tutto, non significa che vive in un sistema di socialismo reale. Allora, scusate se mi permetto, vogliamo provare a riformulare la domanda in: “In che ordine vorreste che un individuo attingesse ai valori?”

LETTERA AL SINDACO IAIA DA PARTE DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PDL

Egregio signor Sindaco avv. Dario Iaia, ci permettiamo notiziarla e documentarla sulla seguente situazione.

Dalle foto riportate su FB – precisamente account FB del consigliere comunale Ivano De Cataldo – sembrerebbe che alcuni tubi, definiti – nelle didascalie delle foto – di amianto sarebbero stati dapprima abbandonati in piazza P. Coco per poi essere trasportati all’interno del piazzale antistante il Nuovo Macello comunale sulla SS per San Marzano di S. Giuseppe.

SEQUESTRATA L’ILVA. IMMINENTI ARRESTI. GLI OPERAI IN CORTEO

Secondo l’agenzia Ansa la magistratura ha già disposto i sigilli all’acciaieria. Imminenti anche ordini di custodia per alcuni dirigenti. L’indagine è per “disastro ambientale”. Settemila i dipendenti pronti a marciare sulla città, dopo lo sciopero di ieri

Erano solo voci. Ma appena si è saputo che sarebbe stato chiuso il reparto a caldo e sarebbero scattate le manette per otto persone, oltre 5mila operai hanno lasciato il posto di lavoro e sono usciti all’esterno dello stabilimento. A Taranto, all’Ilva è mobilitazione generale.

CHI SONO PLACIDO RIZZOTTO E PIO LA TORRE

Corleone (Palermo)– La sera del 10 marzo 1948 Placido Rizzotto, sindacalista socialista, 34 anni, fu sequestrato da un gruppo di persone guidato dal giovane mafioso Luciano Leggio detto Liggio. Lo circondarono in strada a Corleone, lo caricarono sulla 1100 di Liggio, lo portarono in una fattoria di Contrada Malvello, lo picchiarono a sangue e gli fracassarono il cranio. Poi buttarono il suo corpo in una foiba di Rocca Busambra.

Presi dalla furia del pestaggio, non si erano accorti che all’assassinio aveva assistito un piccolo pastore, Giuseppe Letizia, 12 anni. Che tornò a casa sconvolto dalla scena. Il padre scambiò i suoi vani tentativi di raccontare quello che aveva visto per un delirio febbrile e lo portò il 13 marzo all’ambulatorio del dottor Michele Navarra, che dichiarò che il ragazzino non aveva nulla, ma capì molto bene il suo racconto: Navarra era il padrino di Corleone e Liggio era affiliato alla sua cosca.

ILVA STA A TARANTO COME LA FIAT STA A TORINO

Parlare di queste grandi aziende italiane è come andare a ritroso di circa mezzo secolo. Oggi abbiamo questi due giganti, apparentemente malati ma produttivissimi per gli aspetti che interessano le due proprietà. Un discorso flash sulla Fiat, per poi tornare al Golia tarantino.

La Fiat è stata sempre intesa come la più grande azienda italiana, fiore all’occhiello della nostra nazione nel mondo. Ha condizionato la vita dei governi del passato, ha avuto ministri compiacenti, insomma ha sempre avuto da dire la sua sulle scelte che gli innumerevoli governi, che si alternavano,  facevano nel momento in cui andavano a dettare le linee guida della nostra economia. Economia che ha avuto anche la sua crescita, la sua transizione, la sua crisi attuale.

L’ILVA: UNA STORIA CHE DEVE INSEGNARE / 1

1. Il potere dell’economia

Taranto, nel popolatissimo quartiere Tamburi l’aria è irrespirabile ormai dagli anni ’60, l’Ilva in piena attività ha reso il capoluogo pugliese uno fra i più inquinati d’Europa, le emissioni altissime di diossina provocano problemi respiratori e i ricoveri e le morti aumentano incontrollatamente. Cosa avrà mai spinto una città intera a sopportare tutto questo?