Manduria. “FIERA PESSIMA: TRA RITARDI E NOIA”

Manduria. “FIERA PESSIMA: TRA RITARDI E NOIA”

Nota stampa congiunta dei movimenti civici Manduria Migliore e Federcivica

A gennaio di ogni anno, quasi come una ricorrente tradizione, Manduria si ritrova sempre in estremo ritardo ad emanare l’avviso per progettazione e allestimento dell’annuale edizione della campionaria “Fiera Pessima”.

Ebbene, anche il 2023 porta con sé il medesimo atto copia-incolla degli anni precedenti, a cui probabilmente parteciperanno le solite due o tre aziende, senza apportare alcuna novità, ormai necessaria per rilanciare la nostra campionaria. Da tempo, infatti, si invoca il bisogno di una maggiore valorizzazione del marchio territoriale, al momento rimescolato tra padelle, aspirapolveri, bracciali e panini. Le fiere ad alto livello generalista, ormai, rappresentano un modello superato, non più utile ad attrarre interesse verso tale specie di eventi; un interesse che, sia chiaro, vada oltre quello dei comuni limitrofi, ma con valenza regionale e nazionale. Non basta dunque trincerarsi dietro i numerini, come fatto lo scorso anno.

Un concreto rilancio passa attraverso un approccio diametralmente opposto rispetto a quello evidenziato dall’attuale amministrazione, che per nulla si è scostata dalla vision di quelle amministrazioni che l’hanno preceduta. Un approccio che dovrebbe guardare altrove per intercettare interesse di espositori e investitori, con una programmazione che di certo non può valere da gennaio a marzo di anno, ma deve avere orizzonti a lungo termine. Tutto questo, peraltro, condiviso dallo stesso contenitore politico attualmente facente parte del gruppo consiliare dell’Assessore alle Attività Produttive, che però ora sembra nulla abbia da dire circa l’ennesimo ritardo nella pubblicazione del bando di gara per l’affidamento della gestione della Fiera Pessima.

Se già lo scorso anno il bando era stato già pubblicato – tardivamente – a metà dicembre, quest’anno l’Assessore alle Attività Produttive ha persino peggiorato la sua vacua gestione della cosa pubblica, arrivando solo oggi a pubblicare il bando! Questo significa che il bando stesso risulterà poco appetibile, perché l’eventuale organizzatore partecipante non avrebbe il tempo utile a riempire gli stand secondo criteri che non siano poi quelli ultimi del mercatone di cianfrusaglie. Se ci fosse del minimo sano orgoglio e di bene per la città, il Sindaco dovrebbe pretendere le dimissioni dell’Assessore alle Attività Produttive, già avendo più volte dimostrato la propria incapacità amministrativa in questi due anni e mezzo di assessorato.

La Fiera Pessima meriterebbe l’istituzione di un Ente Fiera autonomo, che preveda la partecipazione massiccia delle realtà produttive del territorio, che potrebbe gestirla come si deve trasformandola da fiera di paese ad evento prima regionale e poi nazionale, che potrebbe pianificare e nel tempo realizzare strutture stabili nelle quali poter svolgere, oltre che l’evento principale cittadino, anche una miriade di altri eventi culturali e fieristici.

In fondo dovremmo esserci abituati, ma fa sempre male dover assistere allo scempio che incompetenza e faciloneria fanno del nostro amato territorio da parte dell’Amministrazione Pecoraro.

viv@voce

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