Massafra. RESIDENZA ARTISTICA “GREGURO” – SABATO 10 DICEMBRE, RESTITUZIONE FINALE

Una leggenda che attraversa i secoli

È incentrata sulla figura di Mago Greguro, molto nota agli abitanti del territorio rupestre, la Residenza Artistica della Grotta del Mago di Milano, in corso di svolgimento, nell’ambito del progetto di Residenze per Artisti nei Territori 2022-24 Futuro Prossimo Venturo, a cura del Teatro delle Forche, con il sostegno della Regione Puglia – in accordo col Ministero della Cultura attraverso l’Intesa Stato/Regioni – e del Comune.

Gli artisti Francesco Orlando, Annalisa Santambrogio, Sofia Orlando e Patrick Francipane sono a lavoro per mettere in scena lo spettacolo “Gruguro”, esito dell’attività di studio e ricerca sulla leggenda del mago Greguro, iniziata lo scorso agosto, nella prima parte della Residenza.

Il Mago Greguro è una figura, forse realmente esistita, molto nota agli abitanti del territorio rupestre di Massafra e dintorni.

Si tratta di un mago (probabilmente alchimista o guaritore, con fama di “stregone”) che, in un imprecisato medioevo, avrebbe abitato un complesso di grotte della gravina di Massafra; una di queste grotte presenta sepolture scavate a ‘colombario’, denominata “farmacia del Mago Greguro”.

Alla figura del mago Greguro viene pure associata una figlia: Magarella, o Margherita, che avrebbe appreso dal padre i segreti delle erbe della gravina.

La leggenda narra di un contrasto fra il sapiente mago-alchimista e un protervo capo, re o igumeno, che sarebbe stato risolto “magicamente” dall’intervento di Margherita.

“Si tratta di una narrazionespiegano gli artistiche, al di là del folklore, aggiunge alla forza attrattiva del racconto popolare l’interesse per le radici di un territorio e offre temi archetipici e profondi con cui confrontarsi. I punti principali della nostra indagine sono: il vincolo primario del condizionamento dell’identità; la responsabilità della condizione di figlio o di genitore; il rapporto con l’inatteso e con la diversità, ovvero il peso del coraggio e della forza delle scelte personali.

Nella prima parte di Residenza abbiamo ‘giocato’ le potenzialità sceniche del ‘simulacro’, attraverso l’uso di materiali ‘deperiti’. Nel soggetto proposto tutto è cosa viva, la natura e gli affreschi delle cripte sono corpo vivo che produce vita.

Gli oggetti e le immagini, i personaggi e il materiale iconografico sono stati parte integrante del percorso, procedendo di pari passo con la ricerca e lo studio delle soluzioni sceniche”.

La Residenza Artistica prevede anche momenti aperti al pubblico.

Oggi, mercoledì 7 dicembre, gli artisti incontreranno gli allievi attori del laboratorio di teatro “Légami sul palco”, a cura del Teatro delle Forche; sabato 10 dicembre, invece, doneranno alla comunità territoriale un momento di presentazione e restituzione pubblica del lavoro svolto in questi giorni, con inizio alle ore 18, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Piazza Garibaldi). Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti.

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