SAVA (Ta). Le sette sorelle e il teatrino dell’amministrazione Pichierri, in perfetta sintonia con quella dell’ex sindaco IAIA

SAVA (Ta). Le sette sorelle e il teatrino dell’amministrazione Pichierri, in perfetta sintonia con quella dell’ex sindaco IAIA

“La Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”, le rappresentanti istituzionali, e le assessori, si esibiscono dimenticando che, l’argomento, è completamente bipartisan

Lodevole l’azione dell’abbandono da parte dell’opposizione dai banchi del Consiglio comunale di ieri. Questo dà dignità a chi crede che, queste manifestazioni delle donne, appartengono a tutte le donne e non solo alle elette nelle file della maggioranza dell’amministrazione Pichierri (o dicasi “IAIA”?). Può darsi che questo è un errore di percorso, difficile crederci, ma il beneficio del dubbio permane in percentuali ridottissime.

E il marchese Del grillo è sempre in auge, vivo e vegeto, anche in questa opaca amministrazione che non sa ancora ne di carne e tanto meno di pesce. E’ completamente amorfa e priva di vitalità, amministrativa  e istituzionale. Ma passiamo avanti e in questo articolo vorrei mettere in evidenza alcuni particolari curiosi della foto delle sette sorelle e di come il nostro giornale le ha viste immortalate sui manifesti affissi nelle Vie del paese. Da chi cominciamo? Da …

Sabrina Zingaropoli

Veterana istituzionale rispetto alle altre sei sorelle. E’ alla seconda legislatura, fedelissima de “lu scijuscettu” che all’anagrafe fa di nome Giuseppe Saracino (un tempo fa fedelissimo de lu “franchiddesi” ma ora, sembra, non più). Di Sabrina Zingaropoli vorremmo ricordare ai nostri lettori un particolare non poco importante, sempre in tema di violenza sulle donne.

All’inizio di quest’anno, nel centro di riabilitazione sito in Via Cinieri di proprietà del nostro Comune ma gestito da un soggetto privato, ci furono alcune denunce di violenza sessuale che chiamavano in causa un dirigente medico ai danni di alcune collaboratrici della struttura psico-sanitaria. La notizia fu riportata dal nostro giornale con grande evidenza dell’accaduto e, dalle colonne di Viv@voce, invitammo sia la Zingaropoli che Roberta Friolo, assessore ai Servizi sociali dell’epoca, a prendere una posizione ufficiale di condanna di simili fattacci e avvenuti addirittura all’interno di una proprietà del nostro Comune.

Nulla di tutto ciò. Anzi, ci furono venti di querela, tra le tante, rivolte al direttore di questo giornale. Aspettiamo la potenziale chiamata davanti al giudice, sempre tra le tante. Nella foto che la ritrae, prima a sinistra, sembra che stia per partecipare alla trasmissione simpaticissima di Renzo Arbore delle ragazze “Coccodè”, ma a differenza delle ragazze “Coccodè”, la Zingaropoli deve dimostrare la correttezza bipartisan sulla “La Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne”. Cosa che non ha fatto. Per nulla.

Annalisa Melle

E’ alla sua prima investitura istituzionale e del suo operato non abbiamo ancora nulla da dire, e ci mancherebbe. Artista savese di belle novità espressive, alcune sue sculture sono presenti nel centro urbano del nostro paese. Come appare nella foto? Il viso stanco e triste. Forse il fotografo, o chi per lui, avrebbe fatto bene a scattare altre pose prima di mettere questa che ritrae la Melle irriconoscibile.

Annarita Biasi

Passa dalle file del Partito Democratico, nonostante avesse avuto un ottimo riconoscimento elettorale nella penultima legislatura nei dem, alla corte de “lu franchiddesi” e gli va bene. Viene eletta per la prima volta nella massima assise istituzionale. IAIA nella ultima campagna elettorale accusava i “voltagabbana”, ovvero coloro che cambiano coalizione dalla sera alla mattina, dalla sinistra alla destra. Eccola, oltre a Scardino. Ce l’ha in casa … nella foto sembra passata per caso.

Ilaria Pesare

Suffragata tanto nella ultima competizione elettorale, risultando la prima dei non eletti nelle file di Forza Italia, è alla prima esperienza amministrativa. Nella foto ha la faccia di una che dice “datemi il tempo di dimostrare quello che sono”.

Alessandra Demauro

Garbata con la sua bella faccia da schiaffi è alla prima esperienza istituzionale. Che dire? Speriamo che le sue sedute nel Consiglio comunale non siano dettate dalla sola alzata di mano. Nella foto la Demauro è ritratta sempre quella che è: simpaticissima.

Nadia Stranieri

Anche lei è alla sua prima investitura istituzionale il suo seggio in Consiglio comunale è scattato in virtù dell’assegnazione a Mirko Piccolo all’assessorato all’Ecologia e all’Ambiente. Di lei non sappiamo nulla, sperando di annoverarla tra le menti autonome nella amministrazione Pichierri. Come appare nella foto? Beh … con quei capelli alla Luigi XIV, forse è il caso di conoscere meglio la sua preparazione istituzionale.

Roberta Friolo

Ha saltato tutte le tappe, ha fatto quasi nulla di lavoro nel Consiglio comunale in quanto, alla sua prima uscita, è stata insignita alla carica di assessore ai Servizi sociali. Oggi occupa la carica di vicesindaco e con la delega sempre ai Servizi sociali. Per la Friolo vale lo stesso discorso della Zingaropoli: non alzò un dito di protesta quando furono violentate le collaboratrici e vederla oggi, assieme alla Zingaropoli, sa tanto di teatrino …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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