MANDURIA. “Autonomia differenziata. No all’applicazione della spesa storica”

MANDURIA. “Autonomia differenziata. No all’applicazione della spesa storica”

Nota stampa del Movimento 5 Stelle

 “Ci corre l’obbligo fare alcune importanti riflessioni sul tema dell’autonomia differenziata che in questi giorni si sta sviluppando a livello nazionale.

Non ci stupisce affatto che il nuovo governo a trazione leghista torni a riproporre il progetto dell’autonomia differenziata che, se fatto nel modo riportato nelle bozze di governo, penalizzerebbe oltremodo le regioni del Sud favorendo nettamente quelle del Nord.

Con il concetto di “autonomia differenziata” si intende la possibilità che le regioni possano ottenere competenza legislativa esclusiva su materie  che la Costituzione elenca invece come di esclusiva competenza statale. La bozza che circola nelle stanze del Governo spinge ad un percorso di decentramento legislativo che attribuisce competenze in settori strategici come salute, ambiente, lavoro e istruzione.

 La proposta del Governo che prevediamo potrebbe provocare dei veri e propri squilibri sociali tra Nord e Sud, sembrerebbe non piacere neanche a molti presidenti di Regione perché tale riforma non fisserebbe i LEP (livelli di prestazione essenziali) che dovrebbero essere rispettati in tutto il Paese e per ogni materia.

 E’ indubbio come le Regioni del Sud afflitte da una ormai conclamata “questione Meridionale” e di un divario infrastrutturale enorme, con l’applicazione di tale riforma si darebbe il colpo di grazia all’economia dei Sud.

Ci meravigliamo quindi come onorevoli e senatori della nostra Puglia eletti nelle file del centro destra non prendano netta posizione nel fermare questa folle richiesta di qualche leader politico che, della secessione e dell’autonomia, hanno fatto le proprie fortune politiche senza guardare all’interesse generale del Paese.

L’autonomia che riguarderà anche molti aspetti di finanza pubblica e sistema tributario, allargherà la forbice tra le due parti d’Italia soprattutto se la riforma verrà applicata con IL CRITERIO DELLA SPESA STORICA, ossia verrà dato di più a chi già oggi ha servizi più evoluti e costosi (nord) a scapito delle regioni del Sud.

 Si fermi quindi questa inutile ulteriore frammentazione tra le diverse regioni d’Italia che verrà creandosi con l’applicazione di questo provvedimento e auspichiamo che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ci ripensino, cercando di garantire prima decenti livelli delle infrastrutture e servizi al Sud e poi al resto. Il Governo cerchi tra i suoi primi provvedimenti  di applicare una equa distribuzione dei fondi del PNRR al Sud visto che le percentuali maggiori degli stanziamenti avvengono al nord, penalizzando i nostri territori.

 Siamo certi che maggiori investimenti ad alto moltiplicatore economico applicati al Sud porterebbero indubbi vantaggi anche per le regioni del Nord”.

viv@voce

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