SAVA (Ta). Elezioni Politiche 2022. Luci e ombre sul candidato al collegio uninominale della lista “Fratelli d’Italia” che fa di nome Dario IAIA

Chi meglio del nostro giornale ha seguito nel decennio passato la sua gestione della nostra Casa comunale del, come simpaticamente lo chiamiamo, “lu franchiddesi”?

Ad un passo dalla tornata elettorale sulle elezioni politiche che determineranno nuovi scenari nella vita della nostra Nazione e con l’aggiunta della riduzione dei parlamentari, da 900 a 600, sta per chiudersi una campagna elettorale più attiva sui social che nelle piazze.

E come giornale registriamo anche questo. Ma andiamo al tema principale di questo editoriale: il candidato alle uninominale che all’anagrafe fa di nome Dario IAIA, nato a Francavilla Fontana (Br) ma trapiantato nel nostro paese.  Sono stati 10anni di assoluto dominio del nostro Palazzo municipale, soprattutto dettato dall’assenza, gravissima, di una opposizione che non ha capito, o non voluto capire, quali sono gli strumenti della nostra democrazia che determinano la nostra vita sociale e politica.

Bene, o meglio male, in tutti questi anni nel nostro paese è stata in auge la propaganda che ha portato all’esaltazione di personaggi politici che di politica, francamente, non avevano nulla ma di arroganza e di incapacità sì. E nella logica dei numeri, ovvero quelli che determinano l’assetto politico e amministrativo di un paese o di una comunità, tutto questo è avvenuto. Spesso, a volte per giustificare l’inoperosità amministrativa, viene detto che un mandato amministrativo per una amministrazione non è sufficiente e bene qui, almeno su Sava, parliamo di due mandati amministrativi consecutivi e quindi, stando alla dicerie o alle pseudo giustificazioni, non ci sono più dubbi.

O meglio, una amministrazione, con questo percorso, deve dire al paese quello che ha fatto e, su tutto, le mancate promesse e da cosa sono state determinate. Anche perché alla base c’è un rapporto economico, amministratori che vengono pagati dal contribuente, e devono dar conto al contribuente del lavoro svolto. Se lo hanno svolto tra l’altro. La lista è lunga sulle inattese di Dario IAIA al timone del nostro Comune e oggi vederlo paladino in questa competizione elettorale, oltre allo slogan “trasparenza&legalità che è un tutto un discutere, con lo slogan “competenza e amore verso il territorio” ci fa per davvero ridere. E per certi versi anche piangere per come il paese è stato ridotto sotto la sua gestione amministrativa.

Sul tema “fogna pubblica” è stato un vero e proprio disastro la sua scelta di defilarsi dalle proteste dei cugini  manduriani e avetranesi che protestavano vivamente nelle Piazze contro il megadepuratore in quanto era una vera e propria ricaduta nel proprio territorio a scapito delle loro marine. E a tutt’oggi Sava non ha la fogna. Dicono “che il depuratore sarà pronto quanto prima”. Quanto prima quanto? Sembra che, a opinione di molti, resterà una cattedrale nel deserto alla faccia degli iniziali 15milioni di euro spesi per edificarlo. In politica, e questo credo che lo sappiamo bene tutti, le scelte si pagano e se un amministratore ha amministrato bene i suoi concittadini lo eleggono di nuovo. Ma a Sava, accidenti, non è così. A Sava  vige un’altra “regola” che poi alla fine di questo editoriale spiegheremo.

Quindi, dopo il flop della fogna pubblica, IAIA non ha messo mano al PUG (Piano Urbanistico Generale) che ogni Comune deve dotarsi per la disciplina del proprio territorio in materia urbanistica. I tempi tecnici per dotarsi di questo piano, quali sono? Solo un anno. E anche qui, nisba! Gare d’appalto: e qui Sava è stata messa alla berlina nazionale in virtù di gare taroccate con arresti dei comportamenti della commissione. Infiltrazioni camorristiche-mafiose? Anche questo c’è stato con la revoca di affidamenti a ditte che operavano nel nostro Patrimonio. Per non parlare delle parcelle date ai professionisti: scandalosa fu quella data ad un ingegnere per redigere il bando di gara d’appalto per la raccolta differenziata. “Modesti” 50mila euro pagati dal nostro Comune quando alcuni Enti pubblici, come Grottaglie e Fragagnano, avevano attivato i loro funzionari comunali e quindi risparmiando.

E che dire della TARSU? Un aumento spudorato che arriva quasi al 30% rispetto all’anno precedente. Sembra proprio che a questo nostro amato paese non gli è stato fatto mancare nulla. Per davvero. E oggi vediamo Dario IAIA tentare la scalata massima della sua aspirazione: il Parlamento! Vedersi deputato della Repubblica, ma su questa sua potenziale elezione è molto difficile. Sarà fortunato se l’effetto “Meloni” gli darà lo sprint per battere Mancarelli, concorrente del PD nel collegio uninominale. Vedremo tra pochi giorni cosa decideranno gli elettori jonici ma anche quelli savesi su tutto. Quanto al savese, quello classico, apra gli occhi e si chieda se tutto quello che è avvenuto in questo decennio è anche colpa sua. Designare personaggi che hanno “investito” nelle elezioni la loro occupazione nella nostra Casa comunale. E ci sono anche riusciti. Che bel investimento!

Ora votate Dario IAIA, visto che se lo merita. E non cercate più giustificazione ai vostri errori nella cabina elettorale.  Siete voi gli artefici del destino di questo paese e siete voi i responsabili delle scelte che fate. In questa tornata elettorale non c’è il cugino, il parente, il compare o l’amico che vi tartassano di votarlo come avviene nella competizione delle elezioni comunali. Ora ci siete voi. Date uno scatto di dignità. Votate le persone che meritano la vostra fiducia e lasciate perdere il detto del “paesano” che compete. Non vale nulla questo.

Cercate di guardate oltre il vostro naso. Qui si eleggono le persone che devo dare un senso alla nostra Nazione. E che devono traghettare l’Italia, la nostra Italia, verso lidi di speranze per le nuove generazioni. E non è certamente la Meloni, quella che diceva che “Ruby era la figlia di Mubarak”, la risposta alle vostre aspettative. Pensateci bene e pensate bene anche agli aumenti di stipendio che questo “sindaco” ha concesso avanti ieri ai suoi amministratori, lui compreso …

Giovanni Caforio  

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