TARANTO. Saggio sulla scienza, martedì 28 giugno si presenta il libro di Sergio Pargoletti

TARANTO. Saggio sulla scienza, martedì 28 giugno si presenta il libro di Sergio Pargoletti

Ai giardini Virgilio, ore 18.30. Iniziativa promossa dall’associazione “Unire Taranto”

Perché fidarsi della scienza? A questo interrogativo, tornato di strettissima attualità con l’emergenza sanitaria, prova a rispondere Sergio Pargoletti nel suo ultimo libro, La carezza della scienza, edito da Edizioni radici future.

Grazie al supporto di dati, numeri e una corposa bibliografia, il giornalista e scrittore tarantino ribadisce, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che senza la ricerca non ci sarebbe progresso. Dunque, dobbiamo e possiamo fidarci.

Non una fiducia cieca e totale da assegnare agli scienziati singolarmente considerati ma una fiducia, fondata su argomentazioni razionali, da accordare alla comunità scientifica che opera secondo regole e protocolli accettati a livello internazionale. Regole e protocolli, questo è il punto nodale, che funzionano e producono risultati: dalla biologia alla chimica, dalla robotica alle neuroscienze, il lavoro dei professionisti della conoscenza, basato appunto sul metodo scientifico, ci consente di vivere sempre meglio e di alimentare nuove aspettative.

Si tratta di un dato di realtà che con la pandemia è stato clamorosamente messo in discussione da un atteggiamento antiscientifico molto più diffuso di quanto si possa immaginare. La paura per ciò che ignoriamo, o che non abbiamo mai sperimentato, è non solo legittima ma comprensibile; essa, però, va affrontata con l’unico strumento che abbiamo a disposizione per non cedere ai pregiudizi, anticamera di comportamenti sbagliati che possono sfociare nell’intolleranza: la cultura.

Il saggio è quindi destinato non solo ai lettori appassionati di scienza ma anche e soprattutto alle nuove generazioni che si formano tra i banchi di scuola per diventare cittadini responsabili e consapevoli.

La pandemia, al di là degli aspetti squisitamente sanitari, ci ha inoltre ricordato, se vogliamo con la brutalità di un’esperienza sommamente tragica, che siamo esseri mortali. E che non esiste una pillola o un qualsiasi altro farmaco in grado di lenire, una volta e per sempre, le nostre angosce esistenziali. Tutto ciò richiama il rapporto, non sempre idilliaco, che alcune discipline come la biologia, la fisica e la medicina intrattengono con altre forme di sapere, su tutte la filosofia.

La riflessione di Pargoletti tocca anche questo tema, privilegiando l’approccio multidisciplinare e rendendo conto dell’opinione di alcuni tra gli studiosi più autorevoli del dibattito culturale come Maurizio Ferraris e Naomi Oreskes, Elena Cattaneo e Carlo Rovelli, Edoardo Boncinelli e Umberto Galimberti.

Il libro sarà presentato martedì prossimo, 28 giugno, alle ore 18.30, ai Giardini Virgilio a Taranto, grazie ad un’iniziativa dell’associazione “Unire Taranto”; a dialogare con l’autore ci saranno l’ingegner Domenico Mosca e i giornalisti Angela Tanzarella ed Enzo Ferrari.

Breve nota biografica dell’autore

Sergio Pargoletti, giornalista professionista, ha lavorato per giornali, agenzie di stampa, radio e tv maturando esperienze di studio e professionali tra Taranto, Bari, Bologna, Roma, Bruxelles e Milano. È stato docente di Sociologia in un Centro di preparazione universitaria. Saggista, è al suo sesto libro: ha già pubblicato Terra IonicaBerlino tutta la vitaIl Militante e la BorgataFacebook e il PrincipeAurora Blue Milano.

 

 

 

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