TARANTO. Pietre d’inciampo, la cultura della memoria. Evento finale dei laboratori espressivo-teatrali di cinque Istituti Comprensivi

Venerdì 6 maggio, ore 18.30 all’Auditorium TaTÀ

«La libertà non è un regalo, va conquistata». Venerdì 6 maggio, alle ore 18.30 all’auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, il Crest presenta gli esiti finali del progetto “Pietre d’inciampo”, brevi laboratori espressivo-teatrali per la cultura della memoria con gli alunni di cinque Istituti Comprensivi ubicati in diversi quartieri della città di Taranto: “Galilei-Giusti”, “Vico-De Carolis”, “XXV Luglio-Bettolo”, “Pirandello” e “Viola”. In collaborazione con il Comune di Taranto e in partenariato con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).Obbligo di mascherina Ffp2. Info: 366.3473430.

L’esperienza realizzata in autunno con l’Istituto Comprensivo “Vico-De Carolis”, per far conoscere agli alunni chi fosse il carabiniere Maggiore Ugo De Carolis a cui la scuola è intitolata e il perché, aveva sottolineato, ancora una volta, quanto sia utile partire dalla curiosità dei ragazzi, ma soprattutto quanto si possano approfondire e allargare le conoscenze quando a sostenerle ci sia una motivazione vera da parte di un’intera comunità scolastica. Di qui, è stata elaborata una proposta di lavoro che ha raccolto l’interesse di cinque Istituti Comprensivi intorno ad un progetto finalizzato a promuovere la cultura della memoria presso i giovanissimi, ridando dignità di essere umano a chi fu ucciso, per far riflettere sull’orrore di ciò che avvenne perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più.

Ancora, è stata raccoltala suggestione delle Pietre d’inciampo (Stolpersteine, in tedesco: un piccolo blocco quadrato di pietra, 10×10 cm, ricoperto di ottone lucente) ideate e realizzate dall’artista Gunter Demnig come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del nazismo e del fascismo in Europa (l’iniziativa partita a Colonia nel 1995, ha portato, ad oggi, alla posa di oltre 75mila pietre in vari paesi europei), per presentare i cinque laboratori con gli alunni al fine di promuovere  la conoscenza ed il confronto di episodi, di personaggi e di storie legate alla Resistenza in Italia.

In tal senso si è rivelato utile il libro “Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano”, a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi (Feltrinelli, 2021, collana “Kids”, illustrazioni a colori di Piero Macola), versione ridotta e pensata per la lettura dei ragazzi della scuola media del volume “Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana”, uscito per Feltrinelli nell’aprile del 2020, sempre curato dagli stessi giornalisti scrittori. A partire dalla lettura, le classi coinvolte sono state impegnate in diverse attività espressive per elaborare un proprio ed originale racconto intorno ai valori di pace e di libertà, ai sentimenti vissuti e proposti da quel particolarissimo ed intenso periodo della Storia italiana.

“Pietre d’inciampo” è parte del progetto regionale “Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze”. Selezionato da “Con i Bambini”, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e gestito da un’ATS con capofila “Progetto Città Coop. Soc.”, il programma “Case speciali” è affidato operativamente ad una rete di realtà artistiche e culturali da anni presenti e attive sul territorio pugliese (una delle sei “Case speciali” è a Taranto, con presidio territoriale all’auditorium TaTÀ, coordinata da Giovanni Guarino, responsabile dei progetti educativi del Crest).

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