SAVA (Ta). Quando il dialogo sulla politica lascia spazio alle offese

SAVA (Ta). Quando il dialogo sulla politica lascia spazio alle offese

Quando si sferrano gli attacchi personali bisogna fare molta attenzione in quanto, se apriamo molti armadi, oltre alla corna, troviamo un bel pò di scheletri

Quando si discute di politica, destra o sinistra che sia, è bello in quanto c’è lo spazio per il confronto, per la dialettica e quindi è giusto che chi ha le sue convinzioni è padronissimo di esternarle. E non abbiamo mai negato a nessuno, dico a nessuno, di esprimere il proprio parere.

E in questo panorama si è sempre attivato Viv@voce. Ma sappiamo benissimo che, come giornale, siamo stati sempre osteggiati da chi, a turno, amministrava questo nostro paese. E del nostro modo di informare siamo stati sempre fieri e coerenti fino all’ultimo.

Infatti non abbiamo fatto mai nessuna marcia indietro quando più di qualcuno, e credo che in questo ventennio di esperienza di Viv@voce sono state quasi una trentina di volte che sono stato al cospetto del giudice, si è sentito offeso o diffamato. Le regole della democrazia le conosciamo bene, molto bene.

Ma conosciamo molto bene anche i comportamenti delle opposizioni, di destra o di sinistra, che quando non amministrano diventano i migliori amici di questo giornale ma quando vanno governare questo giornale è il loro principale nemico.

Ma andiamo avanti ai giorni nostri. Stanno infuriando le polemiche su alcuni post, della serie “avviso nuora affinchè suocera intenda”, nei confronti del sottoscritto.

Alquanto allusivi e denigratori. E in questo principio della fisica, “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria”, non ci sottraiamo.

Sappiamo come difenderci e su tutto diciamo a questi “autori” che se apriamo i loro armadi, oltre alle corna, troviamo un bel pò di scheletri …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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