TARANTO. Donne In Movimento nella Taranto degli anni ’70 e ‘80

TARANTO. Donne In Movimento nella Taranto degli anni ’70 e ‘80

Presentazione del volume di Vanna Pozzessere e focus sull’artista Maria Lai

Prenderanno il via “I pomeriggi culturali” al CRAC Puglia (ex Convento dei Padri Olivetani, sec. XIII, Corso Vittorio Emanuele II n. 17, Taranto), incontri d’esperienza tra diritti, culture, ecologia, letteratura  e arte contemporanea, promossi e organizzati dall’Associazione “#Ante Litteram” di Taranto.

Primo appuntamento VENERDI 18 MARZO p.v. alle ore 18.00, sul tema “Donne in movimento nella Taranto degli anni ‘70 e ‘80” e focus sulla nota artista Maria Lai ( Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013).

L’avvocato Annalisa ADAMO, presidente della stessa Associazione #Ante Litteram, dialogherà con Vanna Pozzessere,  già docente di lingua e letteratura inglese, già garante dell’UDI nazionale (Unione Donne in Italia) e autrice del volume “Tazebao di un’epoca. Donne in movimento nella Taranto degli anni ‘70 e ‘80” (Scorpione Editrice).

 

Il dialogo verterà sull’impegno e sul contributo che il movimento femminista di Taranto ha offerto per l’emancipazione e la “liberazione” della donna negli anni Settanta e Ottanta, contribuendo così – come asserisce l’autrice – a testimoniare quanto le donne hanno realizzato. Il volume è una fedele testimonianza che documenta e sottolinea “il merito storico di aver parlato di patriarcato e di potere, di aver affrontato a muso duro il tema della sessualità”.

Seguirà un focus – intervento del prof. Giulio De Mitri sulla ricerca artistica di Maria Lai, altra eroina, simbolo di emancipazione dell’arte al femminile. Maria Lai è stata in grado di trasformare l’ordinario lavoro femminile (tessere, cucinare, ecc.) in una vera proposta artistica. Seppe condividere tra gli anni ‘60 e ‘70 i nuovi linguaggi dell’arte.

La sua ricerca è improntata sulla “memoria storica” del suo territorio. Studia la storia e le tradizioni popolari proiettando le sue opere nel futuro. L’artista ha creato un magico rapporto con il proprio territorio, ricordiamo la nota installazione del 1981 “Legarsi alla montagna”, evento unico di Arte Relazionale a livello internazionale.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si accede muniti di mascherina e green pass.

 

FONTE

https://www.idearadionelmondo.it/

viv@voce

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