SAVA. “Credo in un maggiore utilizzo dei social network come mezzo di comunicazione, una maggiore vicinanza alle esigenze del cittadino e una politica aperta al dialogo e al confronto”

SAVA. “Credo in un maggiore utilizzo dei social network come mezzo di comunicazione, una maggiore vicinanza alle esigenze del cittadino e una politica aperta al dialogo e al confronto”

Intervista fiume ad Andrea Prudenzano, nominato “commissario” del circolo locale di Forza Italia

Andrea Prudenzano 27anni, varca la soglia della politica locale. Se un savese ti dovesse chiedere “chi sei?”, la risposta quale sarebbe?

La mia risposta sarebbe questa: sono un ragazzo, savese, da sempre animato e mosso dalla passione per la politica ad ogni livello. Sto terminando gli studi in Scienze biologiche presso l’Università del Salento dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica presso la Scuola Militare Nunziatella di Napoli. Il mio attivismo politico non è estemporaneo: ho già ricoperto in passato, quand’ero poco più che maggiorenne, il ruolo di coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani, e più recentemente invece quello di Responsabile cittadino Difensori del Voto per Forza Italia.

È di pochi giorni la nomina a “Commissario” del Circolo cittadino di “Forza Italia”. A cosa è dovuta questa scelta dall’alto?

Secondo lo Statuto di Forza Italia, per eleggere un coordinatore cittadino si deve procedere con una fase congressuale cittadina alla fine della quale viene individuata la figura di coordinamento. La pandemia globale, ancora in atto, ha reso impossibile procedere a tali lavori e per siffatte ragioni, i dirigenti regionali e provinciali di Forza Italia hanno provveduto a nominare loro stessi le figure di coordinamento cittadino, attribuendo quindi a queste la qualifica di “commissario”. Per quanto riguardo il gruppo di Forza Italia a Sava, questo ha comunque provveduto ad espletare un dibattito ed un confronto interno (con opportune modalità a distanza) che ha portato all’individuazione della mia persona quale nuovo coordinatore cittadino del partito.

Il compito di un “Commissario” qual è?

I compiti di un “Commissario” cittadino, speculari quindi a quelli del coordinatore, sono quelli di gestire ed intrattenere rapporti con la cittadinanza, con gli organi di informazione, con le altre forze politiche del territorio, oltre che quello di coordinare il partito locale e definire la linea di indirizzo politico da osservare e intraprendere.

Forza Italia occupa un posto non irrilevante nel panorama politico savese, eppure sembra come un bambino che non vuol crescere. Cosa ne pensa a riguardo il neo-commissario Andrea Prudenzano?

Da sempre il nostro gruppo avvia, dopo gli impegni elettorali che ci vedono scendere in campo, un’attenta analisi volta ad individuare cosa ha funzionato e cosa invece no, quali e se ci sono stati errori macroscopici, di strategia e/o di comunicazione. Facciamo e faremo tesoro, guai così non fosse, di quelli che sono stati i passi falsi commessi nel recente passato, così da poter divenire ed essere più risoluti e pragmatici in futuro.

Vista la tua giovane età  (che non è assolutamente una colpa, sia chiaro) leggiamo quasi una sorta di “svecchiamento” nel Circolo azzurro savese. È così?

Un’analisi superficiale potrebbe dare adito a questa interpretazione stante anche il dato incontrovertibile della differenza d’età tra me ed i miei predecessori. Ma sarebbe estremamente semplicistico, e quasi banale, credere che un gruppo esperto come quello di Forza Italia a Sava (composto, tra gli altri, da amministratori ed ex amministratori locali) basi e fondi la sua scelta di vertice su un semplice ed esclusivo dato anagrafico. Mi piace credere invece che la mia nomina, sebbene parta da una volontà di ringiovanimento, verta principalmente su una considerazione attenta delle mie capacità e abilità, messe in mostra in questi anni di militanza nel partito.

Un salto nel passato: sono trascorsi circa 15 anni dall’ultima volta che gli azzurri sono entranti nella classica “stanza dei bottoni” savese. E poi sempre all’opposizione …

I fattori che hanno determinato quest’assenza prolungata tra i banchi della maggioranza sono molteplici e di varia natura. Nel 2012, a titolo esemplificativo, per soli 28 voti non siamo approdati al ballottaggio in favore dell’allora candidato dott. Bellocchi: 1993 voti contro i nostri 1965 voti. Quando la forbice è tanto risicata, non si può parlare di errori di programmazione, sviste comunicative o poca competitività, ma credo si debba parlare semplicemente di poca “fortuna”. Spesso, o quasi sempre, le competizioni elettorali vivono di umori, di alchimie e di ritmi che la semplice aritmetica politica non basta a raccontare. Come ho già detto, però, faccio e faremo tesoro di quanto accaduto in passato per essere più precisi, puntuali e risoluti in futuro.

Due legislature sotto l’egemonia del centrodestra savese: perché manca Forza Italia nella sua naturale collocazione politica?

Differenti visioni politiche e programmatiche ci hanno portato a percorre strade differenti, creando, e qui sono d’accordo con lei direttore, quella che è a tutti gli effetti una stortura politica. Non le nego che in passato diversi sono stati i momenti di imbarazzo, in termini politici ed elettorali, nell’avere a Sava la compagine di centrodestra frammentata tra maggioranza e opposizione.

Un dato numerico: il partito di Berlusconi a Sava, nelle elezioni politiche, supera di poco i 1800 voti ma nelle elezioni comunali si attesta a poco più di 1100 voti. A cosa è dovuta questa differenza?

La differenza sta tutta nella presenza, in Forza Italia, di un leader di partito carismatico e magnetico qual è il presidente Berlusconi. È risaputo che nelle elezioni politiche, la figura di questi leader riesca ad affrancare importanti consensi elettorali o ad attingere ad un bacino elettorale che diversamente confluirebbe altrove. Questo fenomeno lo si può facilmente riscontrare oggi anche con la “Lega” di Salvini e più recentemente con “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni, i cui consensi la stanno portando sempre più a rafforzare la sua leadership nazionale. A titolo esemplificativo citerò un dato: nelle scorse elezioni politiche del 2018 a Sava, il Movimento 5 Stelle ha quasi segnato quota 3500 preferenze, divenendo il partito politico più suffragato sul territorio comunale, ciò nonostante non sia presente su Sava nessun comitato cittadino. Questo proprio per via della spinta dei leader nazionali di cui parlavamo pocanzi.

Credo che il tuo lavoro non sarà facile e, da quello che vediamo nel paese, negli ultimi anni c’è stato un fuggi fuggi da Forza Italia. A questa affermazione, la tua risposta qual è?

A me personalmente non risultano allontanamenti, fuggi fuggi o quant’altro. Il gruppo storico è sempre lì, al netto di impegni di natura lavorativa, familiare o personale. Sono in atto incontri al fine di allargare ed espandere il gruppo a coloro i quali, con interesse, guardano a questo nuovo corso nel circolo cittadino di Forza Italia. Si costituirà così il nuovo coordinamento cittadino che raccoglierà tutte le nuove sfide che oggi giorno la società richiede alla politica: maggiore utilizzo dei social network come mezzo di comunicazione ed interconnessione, una maggiore vicinanza alle esigenze del cittadino, una politica aperta al dialogo e al confronto.

Manca poco meno di un anno alla consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale: crediamo che quello sarà un banco di prova importante per il coordinatore Prudenzano: il partito degli azzurri entrerà nella coalizione della uscente amministrazione oppure cercherà altri lidi?

È sicuramente prematuro oggi parlare di eventuali coalizioni o alleanza. Quello che mi sento di dire è che avvieremo presto una serie di incontri con le forze politiche locali al fine di valutare e ponderare la sussistenza di linee programmatiche comuni e visioni affini. Questo tipo di analisi sarà discriminante e per noi preponderante e determinerà senza ombra di dubbio la nostra presenza in un eventuale patto di coalizione.

Non crediamo che ci sia molto tempo per sfatare questo tabù. Ma i tempi per il dialogo e il confronto ci stanno tutti. È in auge il classico “annusare” potenziali partner?

Credo da sempre che il dialogo e il confronto debbano essere la base del fare politico. Da un confronto, anche duro e aspro, si esce comunque arricchiti. Il dialogo democratico è il vero carburante della Democrazia. Come ho già detto, sono in calendario (o lo saranno) incontri con le componenti politiche e sociali del nostro Comune ai fini di valutare lo status quo e le varie intenzioni dei soggetti coinvolti.

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento