SAVA. L’opposizione nel nostro paese. Fuori i coglioni o andate a fanculo!

SAVA. L’opposizione nel nostro paese. Fuori i coglioni o andate a fanculo!

Partito Democratico inesistente, M5S sparito dai radar, Italia Viva dà qualche segno di vita, Movimenti ballerini. E’ questa l’opposizione che piace a Dario IAIA!

Manca un anno al rinnovo del Consiglio comunale e tutto tace. Dario IAIA è alle prese per la sua successione (Saracino, Gaetano Pichierri o la sorella dello IAIA?), sta tessendo la sua tela in assoluta tranquillità con la probabile riuscita della sua operazione: la conferma, da parte del savese, del suo prolungamento amministrativo.

Se l’operazione gli riuscirà, come sembra probabile, deve dire grazie, in assoluto, a una opposizione responsabile del disastro della nostra democrazia rappresentativa. In questi anni abbiamo visto uno scenario raccapricciante, degno di un paese bulgaro.

La logica dei numeri, importanti nella nostra democrazia, ha devastato qualsiasi forma di controllo dell’operato di un clan di arroganti, spocchiosi, boriosi, esaltati alla massima potenza, pur di farsi vedere i migliori in assoluto. Il silenzio è stato quasi totale.

Così, mentre questa legislatura arriva alla sua naturale scadenza, l’opposizione deve chiedersi di che morte morire.

Oppure, se vuole tornare a vivere e ad essere l’antagonista a un primo cittadino che si crede di essere, ma lo crede lui però e i suoi afecionados, l’unto del Signore.

Ma nel cassetto della magistratura ci sono ancora le indagini, quella sulla gara taroccata della raccolta differenziata, in cui il suo nome viene citato nelle intercettazioni telefoniche.

Una opposizione che non ha svolto per nulla il suo ruolo di controllo sull’operato amministrativo di IAIA, Saracino e Piccolo. E in questo modo, questi tre, hanno fatto ciò che hanno voluto e devono ringraziare, particolarmente, i Consiglieri d’opposizione (almeno sulla carta) che fanno di nome Arturo De Cataldo (Forza Italia o Forza Sava o Forza Taranto?) e Giuseppe Brigante (PD o Italia Viva, boh!).

Allora se questi due “signori”, e chiamarli Consiglieri comunali diventa una offesa alla nostra assise istituzionale, non hanno voluto esercitare il loro ruolo che stiano a casa e fuori dai coglioni! Fanno più bella figura.

Il mutismo è stata la loro prerogativa, tranne qualche colpo di testa di Arturo De Cataldo che gridava al lupo al lupo ma che, subito dopo, diventava un vero e proprio agnellino.

Siete indegni di rappresentare i savesi, non avete sprecato una parola, una sola parola (vergognoso questo) in cui l’operato amministrativo dello IAIA finiva sotto la lente della magistratura. Forse il detto “Cane non mangia cane” è in auge?

Eppure, almeno accademicamente, De Cataldo è un avvocato e per giunta amministrativista! Lasciatevi consigliare, almeno una volta sola: statevene a casa con la mogliettina e seguite la crescita dei vostri figli, almeno date un senso maggiore alla vostra esistenza.

Quanto agli altri partiti o movimenti vari, che si dicono avversi allo IAIA, decidete cosa volete fare.

Io, amaramente lo dico, fate un bagno di umiltà: non presentavi alle elezioni.

Saltate una legislatura e studiate qual è il compito di un Consigliere comunale e, se vi è difficile, c’è sempre un Bignami a portata di mano.

Povera Sava, povero nostro paese …

Giovanni Caforio

viv@voce

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