SAVA. L’opposizione a Dario IAIA. Ovvero il perfetto e classico scendiletto per un incapace

Come riuscire a distruggere un ruolo importantissimo nella nostra democrazia rappresentativa

Spesso, e in genere, diciamo che alcune fortune in politica capitano più per demerito degli altri che per meriti propri.

Se noi guardiamo attentamente quello che è successo nei due mandati che ha eretto Dario IAIA alla guida del nostro Palazzo municipale, la frase detta poco anzi è terribilmente vera.

E, amaramente, dobbiamo sempre registrare, anche se non ci compete più di tanto in quanto come giornale non siamo stati designati dal savese a entrare nella massima assise istituzionale, che Viv@voce ha acquisito, per davvero, il classico ruolo di opposizione ad ogni amministrazione che si è succeduta a Sava.

Questo ruolo, per informare e sviscerare i fatti che il gioco politico tiene nascosti e, della serie “Ulimini beni”, il nostro giornale lo esercita (credo) dignitosamente. Senza galloni o medaglie varie al merito, per carità. Viv@voce racconta quello che gli altri giornali non vogliono raccontare.

E si caratterizza così questo piccolo untorello che, permettetemi la lusinga, alcuni Comuni limitrofi invidiano al nostro paese. Ma andiamo al tema originario. Quello che è successo sotto il monopolio di Dario IAIA ha solo un colpevole, politicamente diciamo: l’opposizione.

Partiti, liste e listarelle attivissime nella ricerca di voti, e di candidature, in modo da entrare nella classica stanza dei bottoni e vedere così realizzata la loro gloria personale. Personale sì. E non politica.

La politica è un’altra cosa, molto ben più lunga come intenzione dai furbi e furbastri nostrani. Ma sì sa che si fa la farina con il grano che il mugnaio ha. E se la farina, alla fine, risulta crusca il risultato è sotto gli occhi di tutti.

“Canjia netta netta eti”.

Ma questo non vieta a chi, presume di informare (ecco l’assist per chi si crede migliore di questo giornale) un intero paese sulle vicissitudini giornaliere del nostro paese.

L’opposizione a IAIA è stato il migliore alleato dello IAIA stesso. Il migliore in assoluto. Dove si è visto mai che un candidato sindaco di una coalizione in competizione dopo due mesi dalla bocciatura dell’urna abbandona l’opposizione e diventa di fatto componente organica, con due rappresentati istituzionali, della maggioranza? E questo è successo a Sava!

Dove si è visto mai un fuggi fuggi dai campi dell’opposizione  verso i lidi di IAIA al classico canto delle sirene? Si è visto a Sava!

Dove si è visto mai un Consigliere del PD fare una continua scena muta dai banchi dell’opposizione quando il paese stava vivendo delle vere e proprie tragedie come quella camorristica-mafiosa? E questo è successo a Sava!

Tutti zitti e muti.

Scordando che il loro ruolo, essendo rappresentanti dei savesi, era diverso. Molto ben diverso! E questa “eti canjia netta netta e la canjia, e custu lu sapimu beunu, la tamu alli jaddini”.  

Che scenario triste. Che spettacolo indecoroso per un paese che non cambia mai e che non vogliono cambiare. Il classico assalto alla diligenza avviene nel rinnovo del Consiglio comunale.

Lì si che si vedono gli artefici, e i calcolatori di numeri, pronti alla presa del nostro Palazzo municipale. Vero bottino, il quale designa incarichi professionali e lavori vari al nostro patrimonio comunale a iosa verso chi si è mostrato devoto alla causa vincente. In questa tragedia chi soffre è il paese. Un intero paese che non prende una piega dignitosa. E allora ecco gli incantatori di serpenti con il loro flauto magico attirano anche i topi con abilità.

Con estrema abilità.

E vivono di questo, ogni santo giorno. Si innalzano oltre il dovuto, incapaci addirittura di comandare a casa loro! Ma amaramente, ma anche fortunatamente, il loro raggio d’azione è solo circoscritto al nostro paese e, sperando, di non andare a fare danni altrove. L’illusione è solo temporanea ed occupa solo una fascia di tempo per questi boriosi che si vestono di modestia solo per attirare le simpatie dei savesi ma, operativamente, si dimostrano più incapaci degli altri.

E l’opposizione dov’è? Il solo Fabio Pichierri è risultato l’unico in questa legislatura che si avvia alla conclusione, dico l’unico in assoluto, Consigliere comunale che nella massima assise istituzionale ha voluto rimarcare che l’opposizione esiste. Ma ahimè il classico sasso lanciato da Pichierri nello stagno ha permesso all’acqua di tornare come prima. Risultato? Temerario, ma vivo comunque.

Ah dimenticavo gli azzurri di Forza Italia, o meglio Arturo De Cataldo, mattatore quando gli gira, e quando gli conviene tra l’altro, che sembra sparito dai radar della politica savese. De Cataldo è risultato il politico savese più ambiguo, se così lo possiamo definire, e i suoi comportamenti politici lo hanno portato a risultare oggi solo come un pulcino e bagnato come un cane.

In un ipoteco tribunale politico, per carità, non dovrebbe salire sul banco degli imputati la maggioranza savese, magari in altre svariate udienze per valutare altre sue azioni sì, ma l’intera opposizione savese.

E chiedere cosa avete fatto in questi passati anni? Avete permesso tutto a questi arroganti. Avete scordato il vostro ruolo o forse non sapevate neanche qual era. Il risultato del vostro comportamento e il vostro operato istituzionale e le vostre azioni dove stanno e a cosa sono servite?  

Il comico Albanese, frase quanto mai azzeccata questa, liquida così: “A una beata minchia!”

C’è da vergognarsi. Per un intero paese.

Tanto, loro, la classica faccia di puttana, come diciamo a Sava, la tengono sempre …

Giovanni Caforio

 

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