Taranto. OPI: “LA RAI PRENDA LE DISTANZE DALLE AFFERMAZIONI DELLA CONDUTTRICE DELLA TRASMISSIONE IN MEZZ’ORA LUCIA ANNUNZIATA”

Taranto. OPI: “LA RAI PRENDA LE DISTANZE DALLE AFFERMAZIONI DELLA CONDUTTRICE  DELLA TRASMISSIONE IN MEZZ’ORA LUCIA ANNUNZIATA”

Intervento dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche

In una lettera indirizzata al Presidente della RAI Luigi Foa, all’Amministratore delegato Fabrizio Salini, e al CDA RAI, il Presidente dell’OPI di Taranto, Pierpaolo Volpe, stigmatizza come inaccettabili le dichiarazioni della conduttrice del programma In Mezz’ora Lucia Annunziata.

 Lo stesso OPI – in qualità di Ente pubblico non economico e di Organo sussidiario dello Stato che persegue obiettivi di tutela degli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento e connessi all’esercizio professionale (art. 4 capo I) comma 3) lettera a) legge 3/2018) – chiede al Servizio Pubblico Nazionale una smentita pubblica e una presa di distanza dalle affermazioni rese dalla Dott.ssa Lucia Annunziata nella trasmissione “Mezz’ora”.

Nel corso della trasmissione, in onda la domenica su RAI TRE, la giornalista si è così espressa: “…siamo pronti a lavorare non dico in medicina, ma almeno per fare l’Infermiera aiutante si “mentre parlava di aspetti legati alla pandemia in atto. Una affermazione dalla quale la RAI in qualità di servizio pubblico deve prendere le distanze perché tali affermazioni alimentano solo disinformazione. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Taranto censurare le dichiarazioni, rese al limite dello scherno, che palesano, tra l’altro, una profonda mancata conoscenza di cosa sia la Professione infermieristica e di tutta l’evoluzione normativa dal 1999 ad oggi delle Professioni sanitarie.

Pertanto a favore di conoscenza e per una corretta informazione ricordiamo che la Professione Infermieristica è ope legis una Professione autonoma.

Art. 1, comma 1, legge 251/2000:

 Gli operatori delle professioni sanitarie dell’area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza.

Il Professionista Infermiere è dotato, inoltre, di autonomia professionale per tutte le attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza (art. 1 legge 251/2000), ponendo fine da oltre un ventennio ad una arcaica visione di “subordinazione” rispetto alla figura del Medico.

L’attività del Medico si interseca con quella dell’Infermiere o delle altre Professioni sanitarie, in un’ottica di cooperazione tra Professionisti, in cui le singole “autonomie professionali” (artt. 1, 2 e 3 legge 251/2000) realizzano quel sistema integrato di cura e assistenza in cui non vi è “subordinazione”, ma solo relazione e ambiti di competenza prescritti dalle varie leggi nazionali istitutive dei profili professionali.

L’ottica dell’“assistenza”, pertanto, deve essere vista in un sistema multidisciplinare, in cui le varie figure tra cui il Medico, lo Psicologo, l’Infermiere e le Professioni riabilitative e della prevenzione, cooperano in maniera coordinata ed interrelata ognuno nell’ambito delle proprie competenze.

 

 

viv@voce

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