Virtus Taranto, Casula: “Siamo ancora qui a lottare”

Virtus Taranto, Casula: “Siamo ancora qui a lottare”

“Siamo pronti alla ripresa e non vediamo l’ora soprattutto per i ragazzi, di ritornare alla normalità”

Marco Casula è uno dei perni della Virtus Taranto. Lo abbiamo avvicinato per comprendere in modo più approfondito come si sta vivendo questo periodo complicato legato alla pandemia.

Come state vivendo questo periodo difficile legato al Covid-19?

Pensavamo, o meglio, speravamo che questa emergenza fosse terminata. Invece stiamo ancora qui a lottare. Sicuramente poter effettuare almeno degli esercizi sul campo ci rende le giornate più facili. Ovviamente siamo dispiaciuti perché la società cresce, ha investito molto, come ad esempio sui campi a 8 del Faro Sport a San Vito.

Come si cercherà di ovattare i bambini da un contesto certamente non semplice con cui convivere?

Per loro è un periodo massacrante. Tra video-lezioni con la scuola e sport limitati, sembra che abbiamo tolto loro un po’ di libertà. Ecco perché in quelle ore di allenamenti cerchiamo, rispettando il decreto, di farli divertire.

Al momento del ritorno alla normalità come cercherete di riorganizzarvi?

Siamo pronti alla ripresa e non vediamo l’ora soprattutto per i ragazzi, di ritornare alla normalità. La partita a loro manca. Un allenamento senza partita per loro è come un pugno in un occhio. Abbiamo comunque trovato il modo per divertirci.

Che tipologia di allenamenti state attuando in questo momento?

Tanta tecnica, coordinazione, psicocinetica, ma soprattutto tanto sorriso e divertimento.

Quali soluzioni andrebbero adottate per fare in modo che non ci siano ulteriori restrizioni nel vostro ambito?

Potrei dire la mia, ma credo che ci sia gente più qualificata di me nel valutare certe cose. Penso però che lo scorso maggio qualche restrizione avrebbe potuto evitare questa ricaduta. Sarebbe stato ad esempio carino usare il bonus vacanze nella propria regione, limitando così gli spostamenti e conoscere qualche posto in più del proprio territorio.

Rosaria Ragni

viv@voce

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