Torna l’incubo “sfratto” per gli assegnatari delle abitazioni cartolarizzate nel 2005. A Taranto e San Giorgio si prepara la protesta

Torna l’incubo “sfratto” per gli assegnatari delle abitazioni cartolarizzate nel 2005. A Taranto e San Giorgio si prepara la protesta

Venerdì 13 novembre sit in nel Comune della provincia

La parola “sfratto” torna prepotentemente nella vita di circa 40 famiglie tra San Giorgio e Taranto.

Loro sono gli inquilini assegnatari degli alloggi ex Comune di Taranto che finirono nel progetto di cartolarizzazione voluto dall’amministrazione Di Bello nel 2005, e ora nelle mani di una società immobiliare, la Carim srl, che di tanto in tanto si ripresenta nelle loro vite con la minaccia di metterli per strada.

Accadde già nel settembre del 2019 quando il SUNIA e la CGIL denunciarono quanto stava accadendo a 200 famiglie che malgrado i decreti di assegnazione, avevano ricevuto una lettera di sgombero immediato che “decorsi i 30 giorni dal ricevimento” avrebbe prodotto “il recupero giudiziario del bene”.

Ora tutto si ripropone – dice Luigi Lamusta, segretario del SUNIA di Taranto – malgrado nell’ottobre del 2019 nell’incontro con l’allora assessore al Patrimonio del Comune di Taranto, Francesca Viggiano e i referenti della CARIM avessimo chiesto di rivedere caso per caso documentazione e condizioni economico finanziarie.

Un dialogo che torna ad inasprirsi anche dopo il tentativo da parte degli inquilini di accedere alla formula dell’opzione all’acquisto.

Parliamo però di persone con più di 70 anni, spesso con redditi molto bassi – dice ancora Lamusta – impossibilitati ad accedere a mutui o forme di prestito per potersi accollare il costo di acquisto di appartamenti spesso in condizioni di abbandono ma super valutati dalla Carim che invece per convenzione con il Comune di Taranto avrebbe dovuto agevolare la vendita agli attuali inquilini.

Nel frattempo mentre scriviamo le lettere di sfratto stanno arrivando anche ad altri inquilini rischiando di raggiungere una platea di circa 200 famiglie.

Per questa ragione, nel pieno rispetto delle norme previste dal DPCM anti Covid 19, ancora una volta la protesta si sposta per strada.

Venerdì 13 novembre alle 10.00 una delegazione di inquilini accompagnati dal SUNIA svolgerà infatti un sit in davanti alla sede del Comune di San Giorgio.

Chiediamo attenzione istituzionale, così come abbiamo fatto nei giorni scorsi inviando una lettera al Prefetto, unitamente alla segreteria della CGIL di Taranto – conclude Lamusta – anche alla luce di una emergenza, quella sanitaria, che rende ancora più urgente la presa in carico del dramma che rischiano di vivere questi cittadini.

Rosaria Ragni

 

 

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