GROTTAGLIE. Collettiva ed estemporanea d’Arte. Conclusa “La Fantastica Avventura Della Leggerezza Appesantita”

GROTTAGLIE. Collettiva ed estemporanea d’Arte. Conclusa “La Fantastica Avventura Della Leggerezza Appesantita”

Avanti ieri sera, venerdì 24 luglio, organizzata dall’Associazione Culturale Progetto Utòpia con il coordinamento della Direttrice Artistica Gabriella Rodia, nella splendida location del Parco della Civiltà

La manifestazione ha visto una grande affluenza di pubblico e l’esposizione di numerosi #Artisti tra cui: Gabriella Rodia, Ernesto Gennaro Solferino, Vincenzo Russo, Lucia Pelagi, Ciro Russo ,Maria Arces, Iole Argentina, Elisabetta Lenti, Massimo Ricchiuto, Simona Lezzi, Lucia Cairo, Mary Sgobba, Maria Teresa Di Nardo, Rita Maiani, Gabriella Viapiana, Andrea Contaldi, Mirène Geninet, Maria Giovanna Campagnolo, Antonella Ricchiuti, Piero Garganese, Nicola Albano, Giuseppe Ligorio.

Con gli interventi del Dott. #CiroPetrarulo Presidente di Utòpia, il Prof. Ernesto Gennaro Solferino Maestro d’Arte e la Dott.ssa Lucia Basile giornalista e Critica d’Arte.

La serata si è aperta con un’asta di beneficenza delle Opere realizzate in estemporanea dagli Artisti: Gabriella Rodia, Ernesto Gennaro Solferino, Maria Giovanna Campagnolo, Iole Argentina.

 L’intera somma raccolta pari a 340 euro è stata devoluta all’associazione italiana contro le leucemie (#AIL) di #Taranto. Ad essa ha fatto seguito una bellissima performance stilistica di Armando Blasi ed il suo staff, con abiti d’epoca e non e gioielli realizzati a mano.

Tutte le opere esposte poi, sono state oggetto di votazione da parte della giuria popolare, da cui sono scaturiti i primi tre classificati, vale a dire: 1 posto Maria Giovanna Campagnolo, 2 posto Giuseppe Ligorio, 3 posto Lucia Pelagi.

Dunque, l’Associazione Utòpia è ripartita alla grande dopo più̀ di 4 mesi di attività̀ condizionata dalla pandemia, incentrando gran parte della propria programmazione su concetti positivi riguardanti la sfera pubblica e il sostegno sociale, tematiche quanto mai necessarie in un territorio come quello tarantino segnato da una realtà complessa.

viv@voce

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