GROTTAGLIE. “Integrazione scolastica, assistenza domiciliare e educativa nell’Ambito 6/Ta al tempo del Covid-19”

Intervento di Marianna Annicchiarico, assessore ai Servizi Sociali

La sospensione delle attività didattiche, imposta dal DPCM pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 55 dello scorso 4 marzo ha imposto agli enti locali uno stop forzato di molti servizi dedicati a minori con disabilità e alle loro famiglie correlati alla scuola. Inoltre, anche i servizi di assistenza domiciliare nei confronti di persone anziane e/o con disabilità, hanno registrato una sospensione, ad esclusione di quelli ritenuti indifferibili.

Pertanto, l’Ufficio di Piano, raccolta l’approvazione dei Sindaci di tutti i comuni di Ambito e in accordo e con la collaborazione della Cooperativa San Bernardo che gestisce tali servizi, ha predisposto quanto necessario per il riavvio di questi servizi nelle modalità consentite dall’emergenza pandemica in corso.

Proprio in questi giorni è stato infatti riavviato il servizio di integrazione scolastica per ciò che attiene alle attività educative nei confronti degli alunni e alunne con disabilità degli istituti comprensivi nei comuni di Ambito e presi in carico prima della sospensione delle attività didattiche. Gli interventi educativi, concordati con le docenti e avviati grazie alla collaborazione dei Dirigenti scolastici, avvengono in modalità telematica e consentono di ripristinare un rapporto educativo che si configura anche come supporto alle famiglie interessate, fino al termine delle lezioni.

Nelle settimane scorse inoltre sono state ripristinate anche le attività predisposte dalle Educatrici dell’ADE, Assistenza Educativa Domiciliare, sempre in modalità telematica, in stretto rapporto con i servizi sociali comunali, al fine di monitorare l’andamento della didattica a distanza nelle famiglie fragili con minori frequentanti la scuole e di offrire anche un supporto agli stessi genitori, investiti dal nuovo ruolo di sostegno alla didattica.

Infine, in collaborazione con gli uffici dei servizi sociali comunali e anche su segnalazione dei Medici di Medicina Generale, con i quali è stato tenuto a riguardo un C.O.C. in modalità telematica lo scorso 1 aprile, sono stati individuati nuclei familiari, in particolar modo formati da persone anziane, privi di rete familiare per i quali è stato attivato a costo zero il SAD, Servizio di Assistenza Domiciliare: un aiuto concreto nella gestione delle persone nel loro ambiente di vita comprendente l’igiene personale e della loro casa.

Una rete a sostegno dei più fragili che non si è fermata neanche durante l’emergenza, ma che al contrario, ha svolto in maniera più capillare un’attività di analisi e monitoraggio delle situazioni a rischio, garantendo servizi di supporto a quanti hanno maggiormente risentito delle conseguenze dei provvedimenti legati all’emergenza epidemiologica. Un grande ringraziamento ai dipendenti comunali, alla cooperativa che gestisce tali servizi e agli operatori e operatrici che ci hanno permesso di stare vicini alle famiglie fragili delle nostre comunità.

 

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