PREMIO SCUOLA DIGITALE, A TARANTO VINCE LA ROBOTICA

Il Pacinotti di Taranto e la Giovanni XXIII di Martina Franca accedono alla fase regionale

L’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Martina Franca con “Il Robot… Per Apprendere Cons@Pevolmente”, progetto elaborato dagli alunni Christian Leva e Miriam Fumarola guidati dal docente Giovanni Maggi e, il Pacinotti di Taranto con “Robopop”, progetto elaborato dagli studenti Sabrina Corrado e Alessandro Rini seguiti dal professor Giuseppe Piepoli, si sono aggiudicati la fase provinciale del premio scuola digitale 2020.

Gli istituti del primo e secondo ciclo accedono, così, alla fase regionale di fine maggio, aggiudicandosi un premio di 1000 euro a testa per perfezionare i loro lavori. Si è svolta, in diretta streaming sul canale Youtube dell’Istituto Pacinotti, la manifestazione che doveva svolgersi a fine febbraio in presenza, successivamente rinviata per i problemi legati alla pandemia da Covid19. La giuria ha valutato dapprima i lavori giunti nella fase preliminare, successivamente quelli dell’atto conclusivo provinciale.

Le scuole finaliste erano state divise in due categorie: scuole del primo ciclo e del secondo ciclo. Nello specifico, per il primo ciclo: l’Istituto Comprensivo Alfieri di Taranto con “EuInnovaLab: esperienze di apprendimento innovative in ambito europeo”; l’Istituto Comprensivo Amedeo Aosta di Martina Franca con la “Biblioteca virtuale”; l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Martina Franca con “Il Robot… Per Apprendere Cons@Pevolmente”; l’Istituto Comprensivo Giovinazzi di Castellaneta con “Alla scoperta del centro storico”; l’Istituto Comprensivo XXV Luglio – Bettolo Taranto con “L’ipotesi di riqualificazione del territorio seguendo gli obiettivi di Agenda 2030”; l’Istituto Comprensivo Salvemini di Taranto con “Taranto si svela”.

Gli istituti finalisti per il secondo ciclo: il Battaglini di Taranto con “Dì la tua”; il De Ruggieri di Massafra con “Scuola digitale 2019-2020”; il Del Prete – Falcone Sava con “Semaforo intelligente”; il Majorana di Martina Franca con “Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico e paesaggistico”; il Pacinotti di Taranto con “Robopop”; il Tito Livio di Martina Franca con “Die Digital Wunderkammer”.

La giuria era composta da cinque elementi: dott. Paolo Castronovi, vicesindaco di Taranto, prof. Riccardo Pagano, direttore del Polo Universitario Ionico Università di Bari, dott.ssa Barbara Saltalamacchia, Camera di Commercio Taranto, prof. Gregorio Andria, Preside facoltà d’ingegneria sede di Taranto, dott. Antonio Putignano dell’USR, presidente di giuria. I lavori sono strati introdotti dal Dirigente Scolastico del Pacinotti, professor Vito Giuseppe Leopardo e dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto, dottor Mario Trifiletti che così si è espresso: “Una giornata differente rispetto all’anno passato, nonostante l’emergenza nazionale la scuola non si è fermata: la tecnologia ha reso possibile la continuità didattica portando avanti la funzione educativa e formativa.

La scuola ha reagito con efficacia. La scuola italiana si deve muovere in questo senso: il digitale va incrementato, come previsto dal PNSD (Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ndr) e il suo uso deve andare di pari passo con quelli che sono gli strumenti tradizionali. Il digitale è importante perchè aumenta la capacità critica degli studenti volta alla risoluzione dei problemi, al rafforzamento della cooperazione e del concetto di gruppo”.

Successivamente ai saluti  la professoressa Tiziana Moretti ha condotto la fase di presentazione dei progetti. Al termine quello vincitore del primo ciclo è stato “Il Robot… Per Apprendere Cons@Pevolmente” che secondo quanto detto dai ragazzi relatori, “è la sintesi della nostra innovazione. Un insieme di tipologie di robot capaci di aiutare i più piccoli a studiare in modo facile e giocoso; inventare storie fantastiche che si basano sul coding e sul pensiero computazionale, per migliorare l’apprendimento; costruire modelli motorizzati e assemblati; girare a 360 gradi e fermarsi ogni volta che si presenta un ostacolo nel percorso, grazie a un sensore di distanza”. 

Il vincitore per il secondo ciclo è il progetto”Robocop”, presentato dai ragazzi dell’Istituto PacinottiSabrina Corrado, Alessandro Rini, Vincenzo Paparella e Alessio Marsiglia. I quali hanno così presentato il loro lavoro: “Ropopop è il robot che diverte e insegna. Riprende il quarto punto dell’agenda europea 2030 che punta ad un apprendimento equo, di qualità e inclusivo per tutti.

La mission è quella di migliorare conoscenze, abilità e competenze dei ragazzi nei settori del coding, del making e della robotica in tutte le scuole d’Italia. Viene stimolata la fantasia e la capacità degli alunni di costruire un prodotto che possa essere versatile e si possa diffondere nelle scuole grazie anche al suo basso costo, di circa 40 euro.

È stato creato con l’utilizzo di una stampante 3D, di vari dispositivi mobili e collegamenti bluetooth, oltre sensori di vario genere. Due le possibilità di programmazione: una più semplice e una più evoluta”.

Da rimarcare l’intervento del vicesindaco di Taranto, Paolo Castronovi: “Un plauso a tutti i ragazzi che hanno dimostrato impegno, consentendoci di tornare indietro col tempo alle nostre sfide scolastiche. Molti progetti fanno riferimento all’agenda 2030 dell’Onu. Come amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Rinaldo Melucci, ci siamo imposti di portare all’interno di ogni atto amministrativo i dettami della stessa.

Sono elementi fondamentali per il futuro di tutti. Con Asvis abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa. In tal senso un connubio perfetto tra la nostra giunta e il premio scuola digitale”.

Infine l’intervento del professor Vito Giuseppe Leopardo che ha concluso la manifestazione: “Ringrazio tutto il gruppo di lavoro che ha permesso la riuscita dell’evento. Abbiamo assistito alla dimostrazione dell’alto livello raggiunto dalle scuole, sia del primo che del secondo ciclo, nell’utilizzo delle tecnologie digitali. Tutti hanno spaziato tra arte, paesaggio, salvaguardia dell’ambiente, innovazione didattica e la migliore regolazione della viabilità. Un insieme di proposte che potrebbero avere uno sbocco imprenditoriale, trasformandosi in vere e proprie idee da implementare in un ciclo produttivo”.

Rosaria Ragni

 

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