Pro loco. Lettera aperta per richiedere la tutela del vitigno PRIMITIVO E DOCG PRIMITIVO DI MANDURIA

Inviata dal Presidente Domenico Sammarco, al Presidente della Regione Puglia, all’Assessore regionale e ai Commissari Straordinari del Comune di Manduria

“E’ notizia di queste ore che la Regione Sicilia abbia autorizzato la coltivazione della varietà Primitivo sul proprio territorio regionale. Trattasi di un vero e proprio scippo di identità territoriale che non solo non può passare inosservato, ma deve essere contrastato con ogni mezzo.

Anzi, oggi più che mai occorre difendere la nostra Eccellenza enologica, che costituisce un vero brand territoriale su cui si basa anche lo stesso percorso della recente legge sull’enoturismo, a tutela di una considerevole parte della nostra economia che gira intorno al turismo e alle bellezze e tipicità del nostro territorio.

Infatti, a causa della pandemia in corso, accreditate società di monitoraggio dei mercati e dei consumi hanno calcolato che nel 2020 si avrà un calo del 32-37% del fatturato totale realizzato dalle cantine italiane, che di certo vedrà i nostri produttori vinicoli in forte difficoltà, necessitando di seri interventi, di un piano strategico e sinergico, nazionale e, soprattutto, per quel che ci occupa, regionale che porti a tutelare – in sinergia con le associazioni di categoria – la nostra economia agricola in generale e, vitivinicola in particolare.

Quindi, occorre garantire una tutela ai nostri produttori del vitigno Primitivo, e in particolare per il PRIMITIVO DI MANDURIA che, nel 2019 ha visto imbottigliare quasi 17 milioni di litri per oltre 23 milioni di bottiglie, con un giro d’affari da 140 milioni di euro, salvando un’economia del territorio altrimenti compromessa.

Pertanto occorre che ciascuno, per le proprie competenze, si stringa intorno ai produttori del Primitivo e a tutela della filiera tutta, per bloccare questo ignobile atto di guerra contro peculiarità specifiche del nostro territorio.

Ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità in caso di assenza a tutela dei nostri agricoltori attorno ai quali è doveroso stringersi con ogni mezzo. Noi vi chiediamo di farlo insieme a noi.

Sperando in un cortese riscontro, porgo cordiali saluti”.                                                                       

 

 

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