TORRICELLA. Un assessore non può utilizzare l’auto del Comune, quando viene fatta una determina con una specifica motivazione e con ben altre indicazioni

TORRICELLA. Un assessore non può utilizzare l’auto del Comune, quando viene fatta una determina con una specifica motivazione e con ben altre indicazioni

Quello che il Consigliere regionale Peppo Turco non vuole capire e che si erige, a spada tratta, a difesa dell’operato dell’assessore ai Servizi sociali Mirella Massaro

Che tutto quello che viene riportato su Torricella diventa fuoco ardente ormai è un dato di fatto. Ogni notizia che mette in risalto qualche smagliatura nell’operato  dell’amministrazione Schifone fa alzare le antenne al Consigliere regionale Peppo Turco il quale, secondo il nostro giornale, scatta di massima e a volte si lascia travolgere dal suo istinto emotivo senza conoscere la razionalità.

Ma a volte, alla luce di una notizia, conviene vedere le classiche carte e che, tra l’altro, sono firmate proprio da chi, in seguito, si comporta in modo diverso da quello che aveva firmato. Andiamo ai fatti. Il sindaco Michele Schifone, con Ordinanza n. 9 del 12.03.2020, ha stabilito che, parole testuali, “potranno essere coinvolte altre risorse umane nell’ambito del personale comunale o tra personale esterno da ricercare nell’ambito delle locali associazioni di volontariato”.

E questo vuol dire, credo, che se non dovesse essere sufficiente il personale del Comune che lui amministra si possono coinvolgere anche le associazioni di volontario che insistono sul territorio locale. Bene. Allora che c’entra l’assessore ai Servizi sociali che, con l’auto del Comune, si reca a casa dei cittadini a consegnare generi alimentari, mascherine o farmaci?

Sarà pure brava a fare volontariato l’assessore Massaro, e questo non lo mettiamo in dubbio, ma lo faccia con la sua auto e non con quella del Comune. E questa, credo, dovrebbe essere la regola. Queste “situazioni”, credo che lasciano a volte una risposta: è propaganda, a parte il nobile gesto. Se noi volessimo confrontare la situazione di Torricella con quella di Sava troviamo molte sostanziali differenze.

La prima è quella che gli organi interessati a questo servizio sono stati gli agenti della Polizia municipale e, tra l’altro, credo che non si sarebbe mai sognata la giovane assessore ai Servizi sociali, Roberta Friolo, di andare casa per casa a portare i beni di prima necessità in quanto sa che non gli compete.

E allora di cosa lamentarsi quando si discute di cose che dovrebbero essere “normali” ma che, all’atto pratico, probabilmente vengono fatte con ben altri scopi?

Stia tranquillo Consigliere regionale Peppo Turco mangi tranquillamente la colomba pasquale e accompagni il boccone con dell’acqua per evitare che gli possa andare di traverso e non scordi una cosa, una cosa sola: le ricordo che quando lei era all’opposizione, e il suo avversario politico era Emidio De Pascale, questo giornale ha ospitato spesso e volentieri i suoi interventi, che a volte erano dei propri e veri attacchi, contro l’operato di quella amministrazione e ora accetti le regole del gioco della democrazia.

Sotto i riflettori c’è l’amministrazione Schifone di cui lei è il “patron” e che in ogni cosa di sbagliato che fa non deve trovare la classica pezza a colori per tappare la falla. Non ultimo la ridicola “querelle” dell’auto acquistata in cui è stata sbagliata l’immatricolazione.

E’ più bello dire “chiediamo scusa, abbiamo sbagliato”. E con questa affermazione avrebbe messo a tacere chi, invece, non fa altro che dimostrare che la Cosa pubblica deve essere pubblica e non propagandistica.

La Casa comunale deve essere comunale e non a uso e consumo di chi, a turno, amministra una comunità.

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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