LECCE. Quattro docenti e un dirigente in finale al Premio Tullio De Mauro

LECCE. Quattro docenti e un dirigente in finale al Premio Tullio De Mauro

La provincia di Lecce, insieme a Roma e Napoli, è tra le più virtuose. Le loro scuole sono a Lecce, Galatone e Veglie, le didattiche spaziano dall’imprenditorialità e soft skills all’arte, dalla musica alla chimica e STEM

È terminato il lavoro della giuria e sono stati resi noti i nomi dei docenti e dei dirigenti scolastici finalisti al Premio speciale “Tullio De Mauro”, inserito nel contesto del Global Junior Challenge, promosso e condotto dalla Fondazione Mondo Digitale. La provincia di Lecce ha fatto incetta di nominations, insieme a Roma e Napoli è tra le più virtuose d’Italia. Due docenti insegnano a Lecce, uno a Galatone e uno a Veglie, quest’ultimo comune ospita anche la Dirigente in finale.

I docenti finalisti sono:

Lara Ferrari, insegna presso l’Istituto Comprensivo di Veglie Polo 2 – Il progetto “Chimica e CLP… Agenti speciali” è nato con l’obiettivo di promuovere le discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) nelle scuole di ogni ordine e grado, per diffondere in modo innovativo la conoscenza e la didattica della chimica di base in relazione alla qualità della vita e prendere consapevolezza dei rischi e dei pericoli che si incontrano in semplici gesti di vita quotidiana fuori e dentro la scuola. Il progetto è stato rivolto a 36 alunni di scuola primaria di età compresa dai 6 ai 10 anni e alle rispettive famiglie, in via sperimentale perchè, per la prima volta, è stato trattato in una scuola italiana il Regolamento Europeo CLP che ha lo scopo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente attraverso la conoscenza delle sostanze chimiche e dei loro pericoli, affrontando i problemi legati alla sicurezza.

Antonia Martina, insegna presso la Direzione Didattica “S. Castromediano” 4° Circolo di Lecce – Il progetto “La fabbrica dell’armonia, Poesia Arti figurative Sviluppo Sostenibile” si colloca al crocevia tra un report di documentazione didattica e una guida alla progettazione, utile soprattutto a quegli insegnanti che, colmi di teorie e metodi pedagogici, si apprestano ad entrare in classe, là dove la complessità del fattore umano il più delle volte scompagina anni di studi accademici e di tassonomie. Se è vero che una delle mission dell’arte di insegnare è “salvare il prossimo uomo”, allora vale la pena ogni tanto entrare nei meccanismi di costruzione di queste innumerevoli operazioni di salvataggio ed osservare come i semi gettati sapientemente, attraverso i più alti stimoli culturali, generino nelle menti e nei cuori in formazione pensieri, parole ed immagini, che, a guardarli in prospettiva, fanno ben sperare per il futuro del mondo.

Daniele Manni, insegna presso l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce – Il percorso didattico “i-Startup – Digital e soft skills con l’imprenditorialità” offre la possibilità di acquisire alcune delle più importanti digital e soft skills richieste dal mercato del lavoro, tra cui il “problem solving”, il “team work”, ricerca e utilizzo di informazioni digitali utili, capacità decisionale, autostima e fiducia nelle proprie capacità, resilienza, gestione del fallimento, proattività, fiducia nel futuro. L’approccio è diverso da quello utilizzato nelle università e scuole superiori nel resto del mondo. Non si basa su un fondamento di teoria (cosa è l’impresa, chi è l’imprenditore, cosa è un Business Model Canvas o un Business Plan, etc.) ma su un piano di concretezza, chiedendo agli studenti di inventare un nuovo servizio o prodotto o applicazione che possa essere interessante per il mercato o risolvere un problema.

 Giancarlo Pellegrino, insegna presso l’Istituto Comprensivo di Galatone Polo 2 – Il Progetto “Musica in… testa!” risponde all’esigenza di rendere la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Polo 2 sempre più accogliente ed inclusiva, visto che essa opera nella periferia della città, in un contesto sociale nel quale si concentra il maggior numero di famiglie con forte disagio socio-economico e culturale. Molti sono, infatti, gli alunni con bisogni educativi speciali ed in situazioni familiari difficili. Tale progetto pone al centro del suo percorso educativo – didattico la centralità della persona umana, con lo scopo di migliorare le dinamiche del gruppo classe, prevenire i comportamenti devianti, contrastare pregiudizi e stereotipi, formare cittadini attivi e democratici, nonché di offrire opportunità ai più svantaggiati per superare le difficoltà di accesso al mondo dell’Arte. La musica, la bellezza di un’opera lirica, l’integrazione dei vari linguaggi artistici, la cultura umanistica, la pratica musicale, l’educazione affettiva e l’educazione alla legalità sono gli strumenti privilegiati utilizzati nello spazio curricolare di Musica,

Mentre la Dirigente finalista è:

Daniela Savoia, dirige l’Istituto Comprensivo “Peppino Impastato” di Veglie Polo 1 – Il progetto “Stregati dalla musica” in tre anni ha già coinvolto più di 50.000 bambini e ragazzi, tra i 3 e i 12 anni, che hanno scoperto l’importanza della tradizione belcantistica italiana, la bellezza dell’Opera, di conoscerne le storie e di saperne cantare le arie più celebri. Questo è avvenuto con “L’Elisir d’amore” e con “Il Barbiere di Siviglia” nel 2018 (oltreché con il progetto di debutto del metodo, “Tito – Il cantante piccoletto”, dedicato alla storia di Tito Schipa, nel 2017) e proseguirà quest’anno con LA TRAVIATA. La Rete ministeriale “Stregati dalla Musica” ha come ente capofila l’Istituto Comprensivo “Peppino Impastato” Polo1 di Veglie (Le), ma sarà aperto anche alle sempre più numerose famiglie coinvolte e stregate attraverso l’entusiasmo dei piccoli nuovi melomani formati dal progetto. Non a caso, tra le novità del prossimo anno ci sarà l’introduzione di una speciale sezione dedicata alle famiglie.

 

La finale del Premio avrà luogo a Roma dall’11 al 13 dicembre.

Il “Premio Tullio De Mauro” prevede un riconoscimento al docente innovatore che ha saputo coniugare nella propria offerta formativa un’educazione di qualità, equa e inclusiva, anche attraverso l’uso di tecnologie, strumenti e metodologie innovative. Il focus dell’edizione 2019 del premio è l’ “Obiettivo 4 dell’Agenda 2030, un’istruzione di qualità per tutti”. Mentre per la seconda categoria, la giuria di esperti seleziona i dirigenti scolastici finalisti il cui lavoro ha interpretato al meglio la “Scuola secondo De Mauro”, accessibile, inclusiva, di qualità, aperta al territorio, e assegna il premio al vincitore. I dirigenti finalisti partecipano all’evento conclusivo del Global Junior Challenge e prendono parte a una sessione di progettazione collettiva, con la metodologia Lego® Serious Play®, per arrivare a una visione condivisa di istruzione di qualità e a una sorta di manifesto programmatico da condividere con la società civile e i decisori politici. Secondo i principi che regolano la progettazione di processi di innovazione sociale la sessione di lavoro è organizzata in modalità “ibrida”, coinvolgendo figure apicali che lavorano in altri settori strategici per la formazione dei giovani e la crescita del paese.

 

Alcuni collegamenti utili:

Sito web: www.gjc.it

 

 

viv@voce

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