“Piazza Verdi a Grottaglie: la Soprintendenza conferma la procedura dell’amministrazione comunale”

“Piazza Verdi a Grottaglie: la Soprintendenza conferma la procedura dell’amministrazione comunale”

Intervento del sindaco Ciro D’Alò 

“Con nota ufficiale ricevuta in data 27 novembre 2019, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle provincie di Brindisi Lecce e Taranto, conferma il corretto operato dall’amministrazione comunale relativamente alla segnalazione del valore artistico e culturale della fontana ubicata in Piazza Verdi.

Dalla nota si legge: “Considerato che il bene immobile indicato in oggetto è stato edificato nel 1999 e, dunque, non possiede il requisito dei settanta anni previsto dall’art. 12 del D.lgs 42/2004 e s.m.i., si comunica che non sussistono i requisiti minimi di legge per poter procedere alla verifica dell’interesse culturale della Fontana monumentale ubicata in Piazza Verdi a Grottaglie”.

Preme ricordare che l’intervento di manutenzione straordinaria su Piazza Verdi è frutto delle numerose assemblee di quartiere che negli anni si sono svolte sul territorio. Frutto del confronto e dell’ascolto dei cittadini e delle loro esigenze, esasperati dall’abbandono ventennale in cui è stata lasciata la stessa dalle precedenti amministrazioni.

Fuori da ogni polemica e strumentalizzazione politica, quella piazza, inaugurata e lasciata subito all’abbandono, ora avrà la sua funzione ricreativa e sociale, grazie all’amministrazione D’Alò. Una fontana che sin dal primo momento, non ha mai fatto sgorgare acqua in quanto l’impianto idrico, attualmente non più a norma perché la legge regionale obbliga all’utilizzo di acqua di riciclo, fu chiuso immediatamente in quanto concepito con enormi problemi e non tenendo conto dell’enorme spreco di risorsa idrica. In ogni caso, il ripristino dell’impianto idrico comportava comunque l’abbattimento delle colonne in quanto posizionato all’interno delle stesse.

L’ingegno inoltre deve essere sempre tutelato pertanto, questa amministrazione ha voluto concretamente lasciare testimonianza di quello che era l’opera anche come memoria del suo ideatore mantenendo la conformazione centrale e altri elementi, integrandoli in un nuovo disegno generale che renderà l’area finalmente fruibile da tutti e in totale sicurezza.

Non è sufficiente disegnare uno spazio per far sì che questo assuma la funzione che gli è stata assegnata ma bisogna far interagire innumerevoli elementi affinché si possano realmente attivare le dinamiche sociali che rendano uno spazio pubblico un luogo di aggregazione. La città ha già dovuto sopportare per venti lunghi anni l’abbandono di uno spazio pubblico importante, un quartiere definito esclusivamente da palazzi. Con questo intervento oggi si ripensa totalmente alla piazza e non ad un singolo oggetto calato al suo interno.

L’assessore Blasi e Fornaro che giova ricordare essere entrambi dei tecnici, architetto il primo e geometra il secondo, sono al lavoro insieme al progettista, al direttore dei lavori, all’impresa e non da ultimo al RUP ing. Adele Celino per restituire alla città uno spazio urbano funzionale e non più un ostacolo da aggirare”.

 

viv@voce

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