Cinque concerti, due in Angola e tre in Marocco, sanciscono il ritorno dell’HPQ in Africa, dopo un’assenza di sei anni

Cinque concerti, due in Angola e tre in Marocco, sanciscono il ritorno dell’HPQ in Africa, dopo un’assenza di sei anni

Una distanza temporale che però non ha scalfito un’accoglienza viva e calorosa per il gruppo che, grazie anche a Puglia Sounds Export, ha preso il volo per diventare nuovamente ambasciatore della musica italiana nel mondo e in Africa in particolare, al cospetto di un pubblico che torna a confermarsi un uditorio attento ed accogliente

Anche questa volta i nostri strumenti sono stati molto apprezzati dal pubblico, che dimostra di avere una predisposizione direi genetica verso la musica di ogni genere – racconta il prof. Roberto Bascià, mandolinista e docente della Giovanni XXIII di Sava – ritrovando anche nei nostri strumenti l’antenato dei loro cordofoni, l’oud”.

I due mandolini di Gaio Ariani (1°) e Roberto Bascià  (2°), la mandola di Sergio Vacca, la chitarra di Vito Mannarini e la voce del tenore Aldo Gallone, col patrocinio dei Comuni di Avetrana (Ta), Manduria (Ta) e Mola di Bari (Ba), hanno preso parte a prestigiosi appuntamenti internazionali: in Angola, alla biennale della capitale, Luanda (fine settembre) ed in Marocco (ottobre) per tre diversi appuntamenti a Rabat (Festival internazionale di Musica), Casablanca (Settimana della Lingua Italiana nel mondo) e Tangeri (ospiti d’onore al Festival internazionale del Teatro).

I concerti africani – sottolinea Bascià – ci hanno dato ancora una volta l’opportunità di incontrare tantissima gente da tutto il mondo ed è stato un onore per noi rappresentare il nostro Paese con i nostri strumenti, oltre che a collaborare per le occasioni con musicisti autoctoni”.

Di particolare rilievo anche la lezione concerto per gli studenti di Casablanca.

Come docenti, siamo ben consci dell’opportunità di poter dare loro un piccolo contributo di conoscenza, oltre a stimolare una curiosità nuova che col tempo possa essere personalmente elaborata e canalizzata”.

Archiviata l’Africa si guarda ora ai prossimi appuntamenti.

A breve termineremo il nuovo lavoro discografico, celebrativo dei nostri 10 anni di attività, prima di ripartire nuovamente per l’America Latina e gli Emirati Arabi”.

Dieci anni in cui l’HPQ ha dato una visibilità internazionale al mandolino in formazione di quartetto, in maniera tangibile ed esperienziale, dieci anni che, ci auguriamo, possano ripetersi più volte ed incrementare un già ricco curriculum.

 

 

 

viv@voce

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