TORTELLINI AL POLLO. Una polemica inutile

TORTELLINI AL POLLO. Una polemica inutile

Quando non si sa più come manifestare il disprezzo verso gli emigrati …

Che a Bologna ci sia stata una scelta del genere, non casca mica il mondo. Assolutamente. Sappiamo tutti che i mussulmani non mangiano la carne di maiale e infatti molte macellerie servono questa fascia di clienti in modo egregio.

E magari invitarli a mangiare i tortellini, con ingredienti diversi, può essere anche un avvicinamento alle nostre abitudini culinarie, oltre al lento processo di integrazione. Stupisce invece il comportamento di un popolo di emigranti, come quello nostro, nonostante sia andato a casa degli altri, nei passati decenni, a portarsi dietro pessime abitudini di costume oggi ha la memoria corta. Cortissima a dire il vero.

Oggi, per fortuna tra l’altro, viviamo in un così detto “occidente”, in una Europa che ha dalla sua la nomea di “vecchio continente”, culla di tantissime cose. Queste ultime hanno elevato il grado di civiltà e di civismo e che oggi non tutti vogliamo capire.

Si soffia sul fuoco, per ogni occasione su questo tema degli emigranti e quando è un emigrato che violenta una donna è subito pronto il giudizio: “A morte”, “a morte”.  Così gridano gli esagitati. Così manifestano molti italiani.

E nel confrontare gli stessi reati che commettono i criminali nostrani quelli stranieri fanno più notizia.

Stiamo prendendo una piega. Una bruttissima piega che tra l’altro non ci appartiene.

Per storia. Per cultura.

Riflettiamo bene …

Giovanni Caforio

viv@voce

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