SAVA. “La Lega oggi ha un crescente consenso e nel nostro paese lo ha dimostrato nelle passate Elezioni Europee”

SAVA. “La Lega oggi ha un crescente consenso e nel nostro paese lo ha dimostrato nelle passate Elezioni Europee”

Incontro con Luigi Lomartire, vice segretario provinciale della Lega

 

Per un politico di “lungo corso” è difficile stare fuori dallo scenario. Come è maturata questa scesa in campo?

La passione politica non si è mai sopita. Ritenevo conclusa l’esperienza politica personale nel 2012 con la partecipazione all’ultima amministrazione Maggi. Le condizioni politiche erano cambiate radicalmente dopo la scelta scellerata di Fini di sciogliere Alleanza Nazionale per farsi fagocitare da Berlusconi nel PDL.

Scelta che io non condivisi assolutamente al punto di non aderire mai  a quel contenitore ben presto svuotatosi ritornando all’origine con Forza Italia oggi ridotta a percentuali ad una sola cifra e in piena e profonda crisi di identità oltre che di consenso. Oggi la Lega è riuscita a coagulare un consenso crescente facendo propri temi e valori per decenni appannaggio esclusivo della destra: la sicurezza, la famiglia tradizionale e la sovranità nazionale. Questi temi hanno portato alle elezioni Europee la Lega a toccare il 25% dei consensi in Puglia e oltre 1.000 voti a Sava senza alcun riferimento politico locale e provinciale. Sono convinto, al di là di commenti e atteggiamenti a dir poco superficiali, che ci siano tutte le condizioni per riprendere un impegno politico di militanza profuso con passione ed impegno.

Tante esperienze in oltre 40 anni di politica savese, e oggi vicesegretario provinciale della Lega, qual è stato l’entusiasmo che ha determinato l’entrata nell’arena politica?

La mia esperienza politica ha inizio con le elezioni amministrative del 1988, le ultime con la vecchia legge elettorale proporzionale. L’interesse e l’entusiasmo per riprendere l’impegno nell’agone politico è determinato dalla condivisone dei temi principali, che ho già evidenziato , portati avanti dalla Lega e dalla possibilità, che è anche una scommessa, di partecipare all’organizzazione territoriale da zero della struttura di partito ad oggi appena accennata.

La Lega è un partito, se così possiamo dire almeno a Sava, giovane e a livello locale annovera il già Presidente del Consiglio, e attualmente Consigliere comunale, che fa di nome Domenico Gigante. Sotto che segno inizia questa nuova esperienza?

La Lega si presenta per la prima volta in assoluto ufficialmente a Sava con propri rappresentanti politici ed istituzionali, anche se già nel recente passato si registrano vari e vani tentativi di esponenti politici locali di adesione. L’ingresso di Domenico Gigante e del suo gruppo  nella Lega a Sava è stato preparato e condiviso con particolare attenzione e coinvolgimento consapevole del ruolo che Domenico e il suo rappresentante in giunta occupa e continuerà ad occupare nel prosieguo dell’attività amministrativa senza scossoni o ripensamenti di sorta.

Conoscitore della situazione politico locale, già vicesindaco con la Fasano e assessore diverse volte, lei crede che la Lega a Sava si ritaglierà uno spazio tutto suo e ad essere determinate per il centrodestra locale?

Il quadro politico savese è estremamente frastagliato con i partiti storici in crisi di consenso e di rappresentatività e con il dilagare delle liste civiche che normalmente, ove presenti, attestano appunto la difficoltà di rappresentanza della politica tradizionale. Personalmente sono convintissimo della possibilità di radicamento sul territorio della Lega e questo è il motivo principale che mi ha portato ad abbracciare questa nuova sfida.

Lei sa meglio di me che Sava ora è amministrata da una coalizione di liste civiche che fanno capo a Dario IAIA e che, francamente, non risulta abbia una valenza politica anche se si tinteggia dicendo che è una coalizione di centrodestra, con Forza Italia ballerina che non sa ancora cosa farà da grande. L’entrata della Lega darà uno schema preciso e ben ordinato?

L’alveo naturale in cui la Lega si colloca politicamente è il centrodestra. Credo che la presenza nel panorama politico locale potrà sicuramente contribuire a semplificare lo schema politico savese.

Da vicesegretario provinciale il compito è abbastanza serio. Organizzare le sedi o i circoli nella realtà jonica, ma su tutto trovare le persone che vogliono sposare l’idea di “Salvini premier”. La strada comincia in salita?

Assolutamente no.  Il percorso organizzativo è tutt’altro che complicato. Le richieste di adesione e di condivisione del progetto Lega in tutta la provincia di Taranto sono numerosissime. Il compito del gruppo dirigente è particolarmente impegnativo proprio per dover valutare e scegliere le energie e le persone affidabili e interessate a contribuire al radicamento sul territorio di una realtà politica oramai presente in  tutte le regioni italiane.

Elezioni regionali alle porte. Come parte questa competizione?

La Lega sta già lavorando alla composizione delle liste per le elezioni Regionali. E’ bene ricordare che, al di là di facili e spesso fuori luogo commenti folcloristici, anche se il partito si chiama Lega, i rappresentanti da eleggere al Consiglio Regionale Pugliese, saranno nostri conterranei e rappresentanti dell’intera provincia di Taranto. Quindi un’opportunità unica, avvalendosi del consenso discusso ma diffuso che il leader Matteo Salvini ha saputo costruire anche in Puglia, di eleggere  esponenti jonici.

Giovanni Caforio

viv@voce

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