TARANTO. Convegno sulla “Coltivazione del bambù gigante come risorsa dell’ambiente”
Venerdì 14 giugno, ore 19.00, Palazzo della Provincia, Sala “Lacaita”
Alla presenza del Presidente del Consorzio Bambù Italia, si terrà un convegno sulle opportunità commerciali ed ambientali che offre la coltivazione di Bambù di cui, da circa 5 anni, ci occupiamo su tutto il territorio nazionale.
Una piantagione di bambù oltre ad essere una coltivazione ad alto reddito, ha dei risvolti di carattere ambientale unici:
- Il bambù possiede un’elevata capacità di assorbimento di anidride carbonica: un bosco di bambù è in grado di catturare fino a 17 tonnellate di anidride carbonica per ettaro all’anno, grazie alla grande superficie fogliare perenne di cui è dotato.
- Un bambuseto è un polmone verde in contesti urbani che offre riparo dalle problematiche ecologiche.
- La densità arbustiva di un bambuseto ha altissime capacità fono-assorbenti, funziona da vero e proprio “demolitore” di onde sonore.
- Un bambuseto costituisce una barriera protettiva per le aree sottoposte a contaminazione da strade e attività produttive prospicienti, grazie alla massa fogliare che crea una recinzione compatta, potente filtrante per polvere sottili e sostanze inquinanti , oltre che efficace sbarramento al vento.
- Essendo sempreverde, il bambù svolge un potente effetto di barriera contro il fuoco. Il fusto, con alto contenuto acquoso, resiste al calore ed alle fiamme molto più a lungo di altre varietà arboree dotate di corteccia.
- Il bambù è annoverato fra le piante fitorisanatrici per la capacità di crescere in siti inquinati, assorbire i metalli pesanti presenti nel terreno e così effettuare una vera e propria azione di bonifica. E’ detta anche pianta “minatrice” perché si nutre di metalli pesanti o composti organici dannosi estraendoli dal terreno e rigenerando così il suolo inquinato.
Queste ed altre opportunità fornite da una piantagione di bambù saranno argomento di approfondimento durante l’incontro approfittando della presenza del Presidente Fabrizio Pecci.
