TARANTO. “Ballo di fine anno per niente inclusivo”

TARANTO. “Ballo di fine anno per niente inclusivo”

La denuncia arriva da Arcigay, che agisce di conseguenza

Martedì 11 giugno lo Yachting Club di San Vito a Taranto ospita l’atteso ballo di fine anno: studenti/esse/* delle superiori potranno divertirsi a suon di musica, a conclusione del faticoso anno scolastico.

Come i balli dei film americani ci insegnano, l’entrata sarà a coppie, solo coppie eterosessuali però.

«Solo coppie eterosessuali!» denuncia il presidente di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto Luigi Pignatelli. «Quando il Gruppo Giovani me lo ha detto credevo stessero scherzando. Abbiamo cercato di contattare l’organizzazione, per chiedere lumi, ma mai ci sono giunte risposte.»

«Si può chiamare libertà questa?» Se lo chiede Carlotta Caroppo, responsabile del Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli.

«Tramite la pagina Instragram del Taranto Pride – continua Pignatelli – un paio di settimane fa abbiamo avviato una call, per raccogliere testimonianze e idee per possibili azioni. Tantissime le condivisioni di aneddoti per niente belli da ricordare. Al momento dell’acquisto dei biglietti di ingresso, a studenti/esse/* in coppia non etero è stato sempre detto di accordarsi con una persona del sesso opposto, per ottenere la prevendita. A coppie omosessuali è stato chiesto di baciarsi sulle labbra una volta giunti/e all’ingresso, per “provare” di stare insieme per davvero. Quest’ultima immagine è aberrante e ricorda uno degli ultimi episodi di violenza omobitransfobica: Chris e Melania, coppia di ragazze brutalmente picchiate il 30 maggio scorso da un gruppo di uomini su un bus a Londra per essersi rifiutate di baciarsi per loro.»

«Si può sottostare a questo? Ragazzi/e/* tra i 14 e i 18 anni – precisa Carlotta – hanno l’obbligo di trovare una persona del sesso opposto, che magari neanche conoscono, altrimenti semplicemente non partecipano. Perché due estranei/e/* possono entrare e poi ballare separatamente e una coppia omosessuale che vuole svagarsi l’ultimo giorno di scuola non può?

No, questa non è libertà. È arretratezza e diseguaglianza. Non si può nel ventunesimo secolo essere così indietro. Il Taranto Pride meno di un mese fa ha attraversato la nostra città, colorandola e portando con sé spirito e voglia di cambiamento.»

Noi siamo quel cambiamento. Noi con le nostre identità e i nostri corpi non conformi, scardineremo questo sistema binario, eteronormato, diseducativo. Sì, perché anche solo chiedere di mentire è diseducativo, per non parlare dell’intimazione a scambiarsi effusioni contro la propria volontà.

Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto invita tutti/e/* coloro che parteciperanno al ballo ad indossare un capo d’abbigliamento o un gadget rainbow. Inoltre, garantisce la presenza di un gruppo di attivisti/e/*, capitanati da Emanuele Pignatelli e Michela Albano (Luigi e Carlotta saranno in Francia per un progetto Erasmus+ proprio sulla gender discrimination), all’ingresso dello Yatching Club, che vigilerà e interverrà in caso di qualsiasi azione discriminatoria.

Il numero +39 388 874 6670 è attivo per qualsiasi segnalazione.

viv@voce

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