Come Taranto ha celebrato l’IDAHOBIT 2019

Come Taranto ha celebrato l’IDAHOBIT 2019

Bandiere esposte in 7 Municipi ionici, banchetto rainbow sull’isola pedonale, incontro con Agedo e Francesca Brancati, fotografia e musica all’Ipogeo Gennarini

In occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia (o IDAHOBIT, acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia), venerdì 17 maggio, su richiesta delle associazioni Hermes Academy Onlus e Arcigay Strambopoli – QueerTown Taranto la bandiera rainbow sventola fino a sabato 18 (in concomitanza con la parata del Taranto Pride), e in alcuni casi anche più a lungo, sulle facciate centrali di Palazzo di Città a Taranto e del Municipio di Carosino per il quinto anno consecutivo, del Municipio di Grottaglie per il quarto anno, dei Municipi di Faggiano e di Ginosa per il terzo anno, di San Giorgio Jonico per il secondo anno, di Laterza per il primo anno, a testimonianza dell’impegno profuso dalle amministrazioni locali nella lotta contro ogni forma di discriminazione.

L’amministrazione di Leporano (attualmente commissariata), dopo due anni di esposizione, ha preferito lasciare la bandiera nel cassetto. A Castellaneta il consigliere comunale a cui era stata consegnata ha preferito esporla presso la sede del proprio partito, mentre a Martina Franca non è stata esposta a causa di un imprevisto.

Pride Festival: il report della quarta giornata

È stata ricca di sorprese la quarta giornata del Taranto Pride Festival.

Nelle ore antipomeridiane di venerdì 17 maggio, il portavoce del Taranto Pride 2019 Luigi Pignatelli ha incontrato il sindaco di San Giorgio Jonico, Cosimo Fabbiano, e il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò.

Nel capoluogo di provincia, in occasione della Giornata Internazionale contro l’OmoBiTransfobia, Hermes Academy e Arcigay Strambopoli hanno organizzato una tappa speciale de “Il Villaggio delle Differenze” sull’isola pedonale tra Piazza Maria Immacolata e Via D’Aquino.

In vista della parata del Taranto Pride (che sabato 18 maggio attraverserà la città), il banchetto rainbow è stato animato dal Gruppo Giovani, attraverso attività di sensibilizzazione (giochi, workshop e impro theatre). Tra queste, “Smash the patriarchy, smash gender roles, smash white supremacy”, promossa in collaborazione con UDS Taranto.

Nel tardo pomeriggio, lo spazio en plain air della Gelateria Sandrino (in Via D’Aquino #87) ha ospitato la presentazione del libro “E se restassi” di Francesca Brancati.Dopo i saluti di Pignatelli e di Nicola Mandese (storico volto dell’editoria locale, ha dialogato con l’autrice Lucia Laterza, già fondatrice e presidente di Agedo Puglia.

Dopo le 20.00 ci si è spostatx all’interno della storica Libreria Mandese, dove Lucia Laterza e Francesca Brancati hanno portato la propria testimonianza di attiviste ad alcunx membri del Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli. Quest’ultimx, ispiratx dall’atmosfera più intima, hanno raccontato parte di sé. L’incontro si è concluso con la lettura di alcune pagine del libro, a cura dell’attore e attivista Luigi Pignatelli.

Sulla propria pagina facebook Lucia Laterza scrive: «Ho concluso questa giornata nel modo migliore che potessi. Affiancando Francesca Brancati con il suo bel libro “E se restassi” e Luigi Pignatelli a Taranto in una delle librerie più antiche della città “La casa del libro”. Che dire? Parlare di lotta all’omofobia avendo accanto un editore tanto anziano, con difficoltà deambulatorie, ma profondamente giovane di spirito, i suoi due figli lieti di ospitare persone che hanno riempito la libreria, ascoltare il bravo Luigi leggere con estrema bravura alcune pagine molto intense del libro di Francesca Brancati, mentre i suoi cari genitori, ad occhi chiusi, ne assorbivano il messaggio, registrare la convinzione di giovanissime ragazze di partecipare all’evento come una necessaria testimonianza, beh mi ha commossa e mi ha dato, per l’ennesima volta, la cifra dell’importanza di contribuire a fare la cosa giusta. Combattere i pregiudizi ancora così diffusi e pericolosi per fare altri passi in avanti in direzione della libertà personale.»

Dopo il tramonto, l’Ipogeo Gennarini (in Via Duomo sull’isola antica), ha ospitato il finissage della prima esposizione di “Katharsìs”, progetto fotografico di Alessandra Gervasio, Cataldo Lucchese e Giovanni Germinario, che si pone il fine di illustrare varie emozioni provate al termine di una relazione sentimentale, scindendole dal sesso e dal genere, contrapponendosi a tutte quelle concezioni e convinzioni che portano gli individui ad esaltare la figura del maschio virile nella società, oltre a normalizzare la tendenza all’emotività e l’irrazionalità alla fine di un rapporto. La peculiarità della mostra trova le sue basi nell’unione del machismo e dell’oppressione attraverso l’illustrazione visiva: i modelli sono infatti chiamati ad esprimere emozioni comunemente attribuite al sesso opposto, soggettivizzando i propri corpi e tenendoli lontani dalle convenzioni che la società ritiene corrette e/o opportune. Il sentimento esposto viene poi personificato simbolicamente in un oggetto, ovvero un cuore di maiale, il più simile a quello umano.

Appuntamento conclusivo della giornata è stato il concerto dei Periodo Blu, trio musicale tarantino che spazia dall’alternative al jazz, dal rap al cantautorato italiano.

La partecipazione a tutte le iniziative (parte della programmazione del Taranto Pride Festival, dell’ottava edizione de Il Mese della Cultura delle Differenze e della sesta edizione de La settimana contro l’OmoBiTransfobia) è stata libera e gratuita.

 

Reportage fotografico: https://hermesacademy.blogspot.com/2019/05/come-taranto-ha-celebrato-lidahobit-2019.html

viv@voce

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