Sava. “MAI PARTITI E RITORNATI”. Inizia il filone d’incontri per le imprese giovanili dell’Arci Calypso
In un mondo dove viaggiare ed emigrare sono diventati l’ordine del giorno, restare fermi è controcorrente
E’ proprio da questo solido principio che nasce il filone “MAI PARTITI E RITORNATI” organizzato da Arci Calypso. L’obiettivo è quello di raccontare i progetti, le iniziative, le vite dei giovani pugliesi, appunto, mai partiti o ritornati. Con questo ciclo di incontri Arci Calypso vuole dare la possibilità ai giovani di raccontare la loro storia, i loro progetti e le loro idee e di cercare, attraverso le loro forze, di avere una possibilità per vivere nel posto che tutti vorremmo ma che non hanno vissuto.
Il primo incontro dal titolo “Di mestiere faccio il paesologo”, tratto dall’omonimo filmato di Andrea D’Ambrosio con Franco Arminio è dedicato a Simona Perrone e Sandro Jannaccone de “La Controra”, due giovani tornati a Manduria (Ta) per ristrutturare una masseria e farla diventare un coworking e spazio culturale per tutta la comunità e luogo di ospitalità per turisti, ma anche e soprattutto, uno spazio per chi studia o lavora in remoto, dove seguire e proporre corsi, stage, attività laboratoriali, dove incontrarsi per una riunione e per fare incubazione d’impresa.
Lei ricercatrice e insegnante nata a Manduria, lui giornalista scientifico, nato a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, entrambi sono creativi e appassionati di arte e cultura: “Abbiamo vissuto insieme a Pechino, Parigi, Edimburgo. Abbandonare la routine cittadina per immergerci nella vita di campagna è stato insieme bellissimo e difficile”.
Venerdi 22 Febbraio alle ore 19:00, presso la sede in via Macello 1, ci racconteranno del loro progetto coraggioso che da vita sul nostro territorio e che Arci Calypso Sava, come Associazione Culturale e Ricreativa, ha l’onore e il piacere di sostenere attraverso questo incontro in cui spiegheranno com’è nata l’idea, quali sono stati i primi passi e le loro relative difficoltà, qual è lo stato attuale e qual è il futuro che prevedono per “La controra”.
