ISDE TARANTO DONA ALLA CITTA’ UN ECOABETE IN PIAZZETTA SANT’EGIDIO

ISDE TARANTO DONA ALLA CITTA’ UN ECOABETE IN PIAZZETTA SANT’EGIDIO

Una decorazione natalizia che parla delle storie della città vecchia e insegna a rendere bello senza addobbi preziosi, ma riciclando

“Forse qualcuno penserà che l’ecoabete nella piazzetta di Sant’Egidio in città vecchia, non è poi così bello. Di certo ha più valore dei tanti alberi illuminati che ritroviamo nelle nostre abitazioni, nei negozi o nelle strade della città.

Niente addobbi preziosi, colorati, disposti con ordine, ma per ornamento solo storie di mare e di umanità”. Cosi la presidente dell’ISDE di Taranto Maria Grazia Serra presenta il regalo consegnato alla città, un albero di natale realizzato interamente con il riciclo della plastica. Si chiama ‘ecoabete’. Semplice ma d’effetto da l’esempio alle altre città pugliesi: si può rendere più bella e festosa una piazzetta anche solo con il riciclo. I Medici per l’ambiente avevano avviato  nelle scorse settimane  su Facebook una campagna di raccolta, in tantissimi hanno risposto e con un po’ di impegno ecco il risultato.

L’ecoabete è composto unicamente da bottiglie di plastica. I tarantini ne hanno portato di tutti i colori e forme. A realizzarlo con l’ISDE i volontari di Plasticaqquà e i Frati di San Pasquale, ma non solo. Sono stati coinvolti attivamente alcuni ragazzini dell’isola. “Il vento di sei giorni fa lo aveva distrutto – spiega la dottoressa Serra – era nato per essere un cono fatto di bottiglie ben allineate, ma forse  Eolo è arrivato al momento giusto, perché questo ha permesso che si innescassero una serie di relazioni. Colpa ancora di quel maledetto vento che ricopre Taranto di polveri di minerali e si porta via sogni e salute.

Non volevamo arrenderci, la plastica deve essere riciclata, sottratta a quel mare che già soffre tanto a causa del riscaldamento globale. Con Pasquale, Salvatore, Enzo, Roberto e Antonio l’idea direttamente dal mare e… dai pescatori. Una struttura di reti doveva contenere le bottiglie. Così è stato, ora la plastica è lì come una malvagia strega resa finalmente prigioniera e innocua con una rete da pesca “buona”, fatta di speranze e solidarietà. Il tocco finale lo ha dato Rosy creando un grande fiocco in iuta e con le bottiglie di plastica residue. Il puntale è un capolavoro artistico fatto interamente di materiale riciclato.

Forse ora guarderete l’ecoabete con occhi diversi – conclude la presidente ISDE – io lo trovo davvero bello e soprattutto mi sembra ricco di cambiamento, di novità, di nuove relazioni…ricco dell’essenza del Natale. Auguri a tutti!”

 

viv@voce

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