DEPURATORE CONSORTILE. Il teatrino di Dario IAIA non convince la vicina Manduria

DEPURATORE CONSORTILE. Il teatrino di Dario IAIA non convince la vicina Manduria

Ancora alle calende greche l’atavica mancanza della fogna nel nostro paese

In grande stile, come d’altronde è tra le poche cose che gli riescono bene, Dario IAIA ha indetto un incontro pubblico nel cuore del paese con la presenza di diversi Consiglieri regionali tra cui l’assessore Borraccino a rappresentare il Governatore Emiliano.

Laconico sui dati, come se fosse una poesia imparata a memoria, IAIA ha cercato di persuadere gli invitati all’incontro ed ha detto quello che lui ha fatto, ma sarebbe stato meglio dire quello che non ha fatto, in questi sette anni di sua amministrazione sul tema del Depuratore Consortile e quali potenziali alternative ci potevano essere.

“Sono andato alla Regione oltre 250 volte”, afferma lapidario. Qualcuno, un pò più scettico dice che forse “le sue andate nel capoluogo di Regione si possono benissimo contare sulle dita di mano”.

IAIA, nel suo show, cita il depuratore di Fasano e della sua bontà ma non dice che quel depuratore lo avrebbe potuto caldeggiare nelle sue sparute andate nella città barese. No, questo non lo dice. E in politica, credo, che ci vuole lungimiranza e capire i tempi e i temi degli argomenti che si vogliono trattare.

Se avesse voluto, o meglio se avesse avuto la capacità di capire questo, forse la proposta del depuratore di Fasano l’avrebbe potuta fare in tempi non sospetti. Ovvero, prima che l’opera venisse appaltata. E il nostro giornale, e questo lo ricordiamo a chi ha la memoria corta, già dieci anni fa caldeggiava l’importanza del depuratore fasanese da fare nel nostro paese in modo da sganciarsi definitivamente dal Depuratore consortile e far sì che Sava fosse padrona di decidere il suo futuro.

Questa è la cronaca, o meglio la storia.

Oggi abbiamo un’altra realtà con cui doverci misurare e credo anche alquanto compromessa e di difficile soluzione.

A monte, calato dalla Regione, c’è un depuratore consortile che vede Sava e Manduria, con le sue marine, impegnate a scaricare i propri reflui nel nuovo depuratore nel feudo di Avetrana e a pochi passi dal mare. Opera questa già appaltata quattro anni fa.

Opera già iniziata qualche mese fa e subito bloccata dalla contestazione vivace dalla comunità messapica e avetranese. 15 milioni di euro è il costo, iniziale, del megaimpianto che pare debba ripartire tra pochissimi giorni. Pare, perché il condizionale è d’obbligo.

Da quello che si è capito dagli interventi dei rappresentanti istituzionali regionali nell’incontro del passato 13 dicembre in Sala Amphipolis il depuratore consortile “sa da fare” e della serie “a tutti i costi” e nel suo intervento il Consigliere regionale Peppo Turco, addirittura, ha ventilato anche la possibilità di alcuni arresti qualora le cose non dovessero andare come dovrebbero.

Domani la vicina Manduria, con una manifestazione cittadina, ribadirà il suo no al progetto …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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