Sava. 21 OTTOBRE ORE 19.30. PROIEZIONE “ SULLA MIA PELLE” AL LAB. EX MACELLO

Sava. 21 OTTOBRE ORE 19.30. PROIEZIONE “ SULLA MIA PELLE” AL LAB. EX MACELLO

Collegamento video con l’associazione Stefano Cucchi onlus

Domenica 21 ottobre alle ore 19.30, Arci Calypso dedica un cineforum alla proiezione del film che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi: “Sulla mia pelle” diretto da Alessio Cremonini.

La proiezione del film, che è stato selezionato come film d’apertura della sezione “Orizzonti” alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è in collaborazione con l’Associazione Stefano Cucchi Onlus.

L’associazione https://www.stefanocucchi.it/, oltre a portare avanti la sua lunga battaglia per la verità sulla morte di Stefano, si occupa da due anni del rispetto dei diritti fondamentali dell’essere umano.

Ilaria Cucchi, tra i fondatori della onlus dedicata a Stefano, si è battuta duramente affinché la verità su quell’ultima settimana di vita del fratello, in custodia cautelare, fosse finalmente nota per rendere giustizia alla sua morte e per riuscire a determinarne i responsabili. Per nove lunghi anni, la famiglia Cucchi non si è mai arresa, potando avanti la guerra legale contro diverse  istituzioni: alcuni agenti della polizia penitenziaria, alcuni carabinieri e alcuni medici del carcere Regina Coeli.

La morte di Stefano Cucchi è un fatto di cronaca nera e cronaca giudiziaria italiana, che ancora oggi non si è risolto in una sentenza definitiva. Lo scorso 11 ottobre “un muro è stato abbattuto”, come dichiara la stessa Ilaria. Quel muro è il muro del silenzio.

Francesco Tedesco, carabiniere brindisino, tra gli imputati per l’ omicidio preterintenzionale e abuso di autorità, ammette il pestaggio da parte di due suoi colleghi, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, nei confronti di Stefano. Tedesco ha inoltre denunciato la scomparsa della nota di servizio che lui stesso ha redatto, dopo la morte di Cucchi, in cui confessava tutto quello che era successo la notte dell’arresto di Stefano.

Tedesco testimonia all’udienza e afferma: “Fu un’azione combinata. Cucchi e Di Bernardo ricominciarono a discutere e iniziarono a insultarsi, per cui Di Bernardo si voltò e colpì Cucchi con un schiaffo violento in pieno volto. Allora D’Alessandro diede un forte calcio a Cucchi con la punta del piede all’altezza dell’ano.

Cucchi prima iniziò a perdere l’equilibrio per il calcio di D’Alessandro, poi ci fu una spinta di Di Bernardo in senso contrario, che lo fece cadere violentemente sul bacino. Il giovane battè anche la testa, in modo violento, ricordo di aver sentito il rumore”. Tedesco prosegue nella sua deposizione: “Io mi ero alzato e avevo detto: ‘Basta, finitela, che c.. fate, non vi permettete’.

Ma Di Bernardo aveva proseguito nella sua azione, con la spinta a Cucchi e la sua caduta a terra. Io spinsi via Di Bernardo, ma prima che potessi intervenire D’Alessandro colpì Cucchi con un calcio in faccia (o in testa) mentre era sdraiato in terra”.

Dopo questi risvolti giudiziari, Ilaria Cucchi scrive una toccante lettera: “Era chiaro a me e ad i miei genitori quel 22 ottobre di nove anni fa, quando vedemmo Stefano per l’ultima volta steso sul tavolo dell’obitorio, ciò che mio fratello aveva dovuto subire. La verità era impressa sul quel corpo martoriato, sull’espressione di quel volto che continuavo a fissare chiedendomi come fosse stato possibile che un essere umano avesse ridotto in quella maniera un suo simile. Quella domanda non troverà mai risposta.

Quella stessa verità che è stata ostinatamente negata in anni ed anni di processi sbagliati, per tentare di affermare che infondo Stefano era morto di suo. Processi falsi e ipocriti sulla pelle della sua famiglia. Oggi quella verità è entrata forte e chiara in un’aula di giustizia. Vi è entrata con parole terribili che descrivono quel violentissimo pestaggio in tutta la sua brutalità. Altro che caduta dalle scale.

Tutti coloro che ci hanno insultati, infangati, denunciati e che ci hanno costruito su addirittura carriere politiche ora dovranno chiedere scusa alla famiglia di Stefano Cucchi, alle istituzioni che hanno finto di rappresentare e dovranno chiedere scusa ad ogni cittadino per bene.

Stefano mio, quanto dolore. Papà continua a guardare il film Sulla mia pelle ogni sera, magari si illude di poter cambiare il finale e di stare ancora con te”.

Nel Laboratorio Urbano di Sava, la proiezione del film “Sulla mia pelle” sarà accompagnata dal collegamento Skype con un rappresentante dell’associazione Stefano Cucchi Onlus, con cui potersi interrogare su questi nove lunghi anni trascorsi da quel 22 ottobre 2009, che segnano l’anniversario di morte di Stefano e una verità che si sta finalmente facendo strada.

Domenica 21 ottobre Arci Calypso, presso via Macello, vi attende numerosi, consapevole di una grande sensibilità dell’opinione pubblica verso un caso che ha coinvolto un giovanissimo ragazzo romano. La proiezione del film è libera,  gratuita e  accessibile.

Per seguire l’evento su Fb: https://goo.gl/UG9L7y

Info e contatti:

Arci Calypso Sava

Via Macello 1 – Sava(TA)

 

http://www.arcicalypso.it

redazione@arcicalypso.it

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