Si è concluso lo scambio giovanile LGBTIQ+ Youth in Activism

Si è concluso lo scambio giovanile LGBTIQ+ Youth in Activism

Il resoconto dell’artista e attivista Audrey, che ha partecipato in rappresentanza di Hermes Academy e Arcigay Strambopoli Taranto

Prosegue l’attività di formazione internazionale offerta ai/alle/a* propri/ie/* tesserati/e/* dalla Hermes Academy e da Arcigay Strambopoli Taranto, con il supporto finanziario del programma Erasmus+.

Dal 18 al 28 agosto l’artista Adriano Campanile, in arte Audrey, militante di Arcigay Strambopoli Taranto e Responsabile Cultura e Progetti Internazionali per la Hermes Academy,ha preso parte, insieme con un gruppo di attivisti/e/* del Cassero di Bologna, allo scambio giovanile Youth in Activism – A dynamic Youth Project on activism and the LGBTQIA+ Spectrum.

A seguire la relazione curata dall’artista e attivista.

«Dopo l’APV (Advanced Preparatory Visit)tenutasi a luglio, sono tornato dal 18 al 29 agosto nei Paesi Bassi, ad Ommen, per partecipare alla seconda tappa dello scambio promosso da Active Raimbow YOUth IN ACTivism, sul tema dei diritti umani e dell’attivismo LGBTQIA+.

Calendario d’attività serrate, con una positività e voglia di cambiare il mondo che può accomunare solo le nuove generazioni provenienti da Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Slovenia e Spagna.

L’invito era quello di sensibilizzare attivisti e nuove leve al tema della solidarietà e dell’attivismo, investigando anche tematiche attuali come quella dell’immigrazione o del genere.

Se nel primo giorno poteva sembrare tutto dispersivo e didattico, ben presto siamo stati immersi in questo mondo di colori e di attività formative, sharing di gruppo, visite e viaggi in località limitrofe.

Tra le attività più entusiasmanti c’è stata quella dedicata al videomaking. Col mio gruppo abbiamo deciso di affrontare il tema della depressione e di raccontarlo attraverso il video “Tales of Depression”, interamente dedicato al tema di cui sopra, con atmosfere fantasy in stop motion. Progettato e realizzato all’interno di un gruppo di nazionalità miste, il video ha permesso ad ognuno di dare il meglio di sé, investendo in primis sulle abilità dei disegnatori Davis e Michela, provenienti rispettivamente da Lettonia e Repubblica Ceca. Il video sarà disponibile a breve sul sito dell’associazione ospitante.  

Altro evento sicuramente interessante è stato l’incontro con Adele AlBaghdadi, arrivato nella regione olandese dalla lontana Siria. È il fondatore di WE Organization in Den Haag (L’aia o L’Aja per i latini), facilmente rintracciabile grazie all’hashtag #‎we_org_are o attraverso la pagina facebook @weorganizationpage. Durante quest’incontro abbiamo avuto modo di confrontarci con lo scottante tema dell’immigrazione e vedere come i Paesi Bassi reagiscono e gestiscono questo presente. Il video dell’incontro è reperibile online sulla pagina facebook di Active Raimbow, insieme alle immagini fotografiche. 

Uno degli ultimi giorni, poi, è stato finalmente dedicato all’attivismo, nella località di Zwolle. Ogni gruppo (sempre di nazionalità miste) ha dovuto scegliere una street action da promuovere nel capoluogo della regione centro-orientale di Overijssel. Proteste silenziose, giochi e performance artistiche hanno avuto luogo nella cittadina e con il mio gruppo abbiamo scelto di eseguire un sondaggio riguardo alla conoscenza locale delle tematiche LGBTQIA+ (i cui risultati saranno riportati di seguito).

Un difficile addio durante l’ultimo giorno, con la consolazione di voler portare avanti le campagne di sensibilizzazione e di street action iniziate durante il progetto. Personalmente mi impegnerò a divulgare, attraverso i mezzi telematici e non solo, quanto condiviso nei Paesi Bassi. La disseminazione parte con la pubblicazione di quest’articolo sul blog L’Eco del Funambolo (gestito da Hermes Academy e Arcigay Strambopoli Taranto) e prosegue tra il 2018 e il 2019 con ospitate in radio, incontri con alcune realtà associative nazionali e concerti a tema.

 

Risultati dell’intervista/sondaggio a Zwolle

Le persone intervistate hanno un’età compresa tra i 15 e gli 80 anni; il 90% è autoctono, il 9% proviene da altri paesi europei, l’1% da paesi extra-europei.

Il 99% si definisce di sesso femminile o maschile, soltanto l’1% è costituito da persone transgender o agender, meno del 10% degli/delle/de* intervistati/e/* è parte della comunità LGBTQIA+.

È emerso che soltanto il 30% dei più giovani (dai 15 ai 25 anni) sa cosa voglia dire LGBTQIA+, dai 25 ai 35 il 60%, mentre dai 45 ai 55 addirittura lo 0%. Per gli over 60, il 10% degli intervistati sa a cosa corrisponda la dicitura o si è relazionato ad un membro della comunità, principalmente in ambito familiare.

Nel complesso, seppur soltanto il 40% è riuscito a riconoscere il corrispettivo delle lettere nella sigla LGBTQIA+, soltanto il 10% di tutti gli intervistati ha saputo identificare nelle lettere IA+ la voce Intersexual, Asexual o un altro genere.

Infine sicuramente va sottolineato che, anche se il 99% degli intervistati ha dichiarato che non avrebbe problemi a relazionarsi in ambito lavorativo ad un membro della comunità LGBTQIA+ e di sentirsi pienamente a proprio agio in sua presenza, soltanto circa il 55% di essi ha dichiarato di conoscerne o di esserne mai entrato in contatto direttamente od indirettamente. 

NB Il sondaggio non ha una valenza dichiarativa od istituzionale, ma puramente di approfondimento.»

 

Formazioni passate e future

Youth in Activism arriva nel percorso di formazione internazionale di Hermes Academy e Arcigay Strambopoli Taranto dopo l’arricchente sorpresa di GoDeep (Grottaglie, ottobre 2016), la straordinaria esperienza di Gay and Happy(Rosario in Argentina e Porto Alegre in Brasile, aprile 2017), il profondo lavoro su se stessi/e/* dentro e fuori dal gruppo di lavoro de The Bearable Lightness of Being a Youth Worker(Apšuciems in Lettonia, gennaio 2018), la Youth Exchange di Eye Opener per i minorenni Aneis Maggio e Flavio Ferrari accompagnati da Paolo Verdolino (De Glinde nei Paesi Bassi, febbraio 2018), l’avventuroso viaggio fuori e dentro sé diA Kind of Magic (Olomouc in Repubblica Ceca, febbraio 2018), la North-South Partnership Building Activity Making the Difference (Altafjord in Norvegia, febbraio/marzo 2018), il workshopFace It per Ylenia Taranto (Budapest in Ungheria, marzo 2018), lo studio delle NGO Resources – Human, Personal, Financial (Kandersteg in Svizzera, marzo 2018), le tre intense fasi di Inclusion in ACTion (full immersion, tra marzo e aprile 2018, nel Social Theatre ad Hollókö in Ungheria, attività nelle comunità di provenienza tra aprile e giugno e capacity building activity nuovamente ad Hollókö i primi di luglio), lo scambio di buone prassi in Georgia con Plus1Aid – Welcome Refugees(Kobuleti, aprile 2018), la formazione a Roma contro la xenofobia Civil Courage against Discrimination – CCaD (per Federico Marzo, responsabile Gruppo Giovani di Arcigay Strambopoli, aprile 2018), il training per facilitatori e facilitatrici Face 2.0 (Beja in Portogallo, aprile 2018), lo scambio di esperienze e prospettive su cultura delle differenze, euroscetticismo e nazionalismo di Colors of diversity(per il militante Adriano Campanile a Nitra, in Repubblica Slovacca, tra aprile e maggio 2018), il seminario su improvvisazione, physical theatre, pantomima, clownerie Drama Pedagogy as a way to inclusion (Klaffer in Austria, maggio 2018),ESL&NFE – Non formal education to fight early school leaving (Roma, maggio 2018), Research makes perfect (Kaunas, in Lituania, per Giuseppe Antonazzo, maggio 2018), Sport and Global Education (Castle Saunderson International Scout Centre, in Irlanda, maggio 2018), Move 4 Tolerance (Modra, in Slovacchia, per Adriano Campanile, maggio 2018), due settimane di studio e creazione di nuovi giochi con Let’s Gamify (Brivezac, in Francia, giugno 2018), Facilita(c)tion (a Drobeta Turnu Severin, in Romania, per Alessandro Gioffrè d’Ambra, giugno 2018), la residenza artistica su mask, impro e physical theatre Our Mask (Brivezac, in Francia, luglio 2018), laSummer School su comunicazione giornalistica di disastri ambientali e SIN (per Pietro Vito Spina e Anies Maggio a Taranto, in Italia, agosto 2018); seminario su imprenditorialità sociale SEP(Manchester, nel Regno Unito, agosto 2018).

Altre formazioni internazionali sono previste nei prossimi mesi in Francia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Armenia. Ciascuno di questi percorsi prevede una quota di iscrizione e un’ulteriore spesa per i viaggi di andata e ritorno (vitto e alloggio rientrano nella quota di iscrizione).

Certi/e/* di condividere la convinzione che la formazione degli/delle/de* attivisti/e/* sia fondamentale e non disponendo le due realtà associative di fondi, per finanziare i progetti la Hermes Academy e Arcigay Strambopoli Taranto hanno dato il via ad un fundraising.

È possibile partecipare alla raccolta fondi tramite donazione diretta alle due Associazioni mediante Postepay o IBAN (per maggiori dettagli contattare il +39 388 874 6670 o scrivere a luigi_pignatelli@hotmail.it

 

viv@voce

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