TARANTO. “Vicinissimi al traguardo delle 15.000 (quindicimila) firme necessarie al raggiungimento del quorum per poter poi indire il Referendum di annessione/aggregazione di Taranto e provincia nella Regione Basilicata. Calendario raccolta firme”

TARANTO. “Vicinissimi al traguardo delle 15.000 (quindicimila) firme necessarie al raggiungimento del quorum per poter poi indire il Referendum di annessione/aggregazione di Taranto e provincia nella Regione Basilicata. Calendario raccolta firme”

Il “Comitato Taranto Futura” continua a raggiungere varie località sia a Taranto e Provincia

Prosegue, la raccolta delle firme, iniziata lo scorso 10 febbraio per l’attuazione del referendum consultivo finalizzato all’annessione/aggregazione di Taranto alla Regione Basilicata, promosso, ricordiamo dal “Comitato Taranto Futura” presieduta dall’Avvocato Nicola RUSSO.

Dopo la raccolta delle firme tenutasi la scorsa settimana in diversi punti della città e zone limitrofe, dove sono state raccolte complessivamente 597 firme, si comunicano di seguito i giorni, gli orari ed i luoghi in cui stazioneranno i banchetti per la raccolta firme:

  • MERCOLEDI’ 25 LUGLIO 2018 – DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 23.30
  • TARANTO – CORSO DUE MARI DI FRONTE AL COMANDO MARITTIMO SUD
  • VENERDI’ 27 LUGLIO 2018 DALLE ORE 18.00 ALLE 23.00
  • TARANTO – VIA D’AQUINO ADIACENZE LIBRERIA MANDESE;
  • SABATO 28 LUGLIO 2018
  • PRIMO APPUNTAMENTO: DALLE ORE 09.00 ALLE 13.30:
  • TARANTO – MERCATO ORTOFRUTTICOLO PIAZZA SICILIA;
  • SECONDO APPUNTAMENTO: DALLE ORE 18.00 ALLE 23.45:
  • LATERZA (TA) – PIAZZA VITTORIO EMANUELE;
  • DOMENICA 29 LUGLIO 2018 DALLE ORE 18.00 ALLE 23.45:
  • PRIMA POSTAZIONE:
  • TARANTO – VIA D’AQUINO ADIACENZE BAR/CAFFE’ ITALIANO
  • SECONDA POSTAZIONE:
  • MARINA DI PULSANO “MONTEDARENA” (TA) – VIALE DEI MICENEI ADIACENZE SUD HOTEL.

NOTE DEL COMITATO:

E’ possibile visitare il BLOG su facebook: Taranto in Basilicata per avere contezza di qualsiasi aggiornamento/modifica degli appuntamenti o per verificare video esplicativi afferenti la raccolta firme per il Referendum.

E’ necessario per la firma, portare seco documento di riconoscimento in corso di validità: Patente/Passaporto/Carta d’identità. Si precisa che l’essere sprovvisto del documento preclude la possibilità di apporre la propria firma, poiché le firme dovranno essere autenticate dal Presidente del Comitato.

QUESTO E’ UN PROGETTO ECONOMICO PER TARANTO, APOLITICO E APARTITICO PER LO SVILUPPO DELLA NOSTRA BELLA CITTA’ CHE SE VOGLIAMO PUO’ CAMBIARE! IL PROGETTO STA PER REALIZZARSI. IL FUTURO DI TARANTO E TUTTA LA PROVINCIA E’ NELLE NOSTRE MANI. I NOSTRI FIGLI ED I NOSTRI NIPOTI DEVONO AVERE L’OPPORTUNITA’ DI STUDIARE E LAVORARE VICINI AI LORO AFFETTI E NON EMIGRARE IN ALTRE CITTA’ COME AVVIENE ADESSO!!!

Mancano meno di due mesi alla fine della raccolta firme, i cittadini di Taranto e provincia devono comprendere l’importanza di aderire al progetto, in quanto laddove si raggiungesse il quorum delle 15.000 firme previste, si indirebbe il Referendum per l’aggregazione di Taranto e provincia nella Regione Basilicata, che porterebbe ad avere una serie di benefici economici per lo sviluppo di tutto il territorio Ionico.

In buona sostanza i motivi sono molteplici e si traducono in indiscutibili vantaggi per il nostro territorio ionico. Da tempo ci interroghiamo sul futuro della nostra città e, dopo molte riflessioni, alla fine abbiamo individuato cinque opportunità: Porto, Aeroporto, Università, Turismo e Sanità. Taranto, con circa 200mila abitanti, è l’unica città d’Italia a non avere una “sua” Università. Ci sono solo Facoltà derivate dall’Ateneo barese, ma non l’Università. Sono circa 12mila giovani Tarantini che studiano in altri Atenei, che, dopo la laurea, non faranno ritorno nella loro città, se non in minima parte.

Ebbene, entrando la provincia di Taranto in Basilicata, si potrebbe creare la seconda Università (oltre quella di Potenza), unitamente al Politecnico e al Polo di Medicina. Tutte opportunità che non avremo mai rimanendo in Puglia per varie ragioni, comprensibili o meno. E chiaro, quindi, che l’ingresso della Provincia di Taranto nella Regione Basilicata è prettamente una questione economica e demografica, dato che le due realtà territoriali vivono un pauroso decremento demografico, tanto da minarne l’identità, che, di contro, sotto certi aspetti, verrebbe economicamente rigenerata con l’equa distribuzione delle infrastrutture (Porti, e Aeroporti) sia in Puglia che in Basilicata, con conseguente beneficio per tutti.

Con il Porto di Taranto e l’Aeroporto di Grottaglie -Taranto (cargo e traffico passeggeri), la Basilicata avrebbe le uniche importanti infrastrutture sul suo territorio, verso lo sviluppo del traffico turistico, commerciale ed economico, essendo la città di Taranto posta proprio al centro del Mediterraneo. L’attenzione, quindi, per un diverso sviluppo economico del territorio ionico, va posta ad occidente (senza trascurare la parte orientale) che, per converso, trarrebbe vantaggio con questa nuova strategia), con la statale 106 come valida e veloce via di collegamento sino all’alta Calabria, e con l’utilizzazione anche di altre vie di comunicazioni, come il mare (attraverso veloci aliscafi) e la ferrovia ad alta velocità, verso il Porto di Taranto e dentro l’Aeroporto di Grottaglie, con la creazione del doppio binario da e per Grottaglie.

Taranto diventando in questo caso “Città Metropolitana” con i suoi 580.000 abitanti considerando anche i comuni della provincia (con l’area metropolitana comprendente Matera, Bernalda, Metaponto, Policoro e Scanzano, e gli altri Comuni lucani limitrofi) con tutti i benefici economici e finanziari del caso, sarebbe il punto di saldatura (ed importante snodo ferroviario) tra Puglia, Basilicata e Calabria, essendo l’unica città di provincia ad ovest della Puglia. Il citato territorio verrebbe così distribuito con le seguenti vitali e funzionanti infrastrutture: in Puglia i Porti di Brindisi e Bari, oltre agli Aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia. In Basilicata (e l’alta Calabria): il Porto e L’Aeroporto di Taranto-Grottaglie.

Queste sono alcune opportunità e vantaggi che la ns. città potrebbe ottenere, senza trascurare quelli sanitari, dato che il servizio sanitario in Basilicata sarebbe gestito solo su tre città (Taranto, Potenza e Matera) e non su sei come adesso in Puglia (Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto e B.A.T).-Oggi chiamarci pugliesi o lucani può essere irrilevante, se non ricreare, con l’ingresso di Taranto nella Regione Basilicata, i valori della Magna Grecia (si pensi alla costa ionica-lucana-calabrese), con tutti i benefici culturali ed economici del caso.

Il Presidente del Comitato Promotore “Taranto Futura” Avv. Nicola RUSSO e il Referente del Comitato Maresciallo M.M. (Ris) Gaetano LEUCCI  

viv@voce

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