CRISPIANO. Best Pink Heart 2018 – la serata e i premi

CRISPIANO. Best Pink Heart 2018 – la serata e i premi

Lo speciale riconoscimento conferito a medici, associazioni, donne e uomini, che si sono contraddistinti per la sensibilità, l’attenzione, la comprensione e l’impegno a sostegno di queste donne

In una sala gremita di gente, in cui si sono incrociate le storie di dolore e di rinascita di tante donne colpite dal cancro al seno e dei professionisti e associazioni che combattono in prima linea questa battaglia al loro fianco, si è svolta la prima edizione di “Best Pink Heart”.

Durante la serata del 30 aprile la Masseria Amastuola ha ospitato il numero zero di un’iniziativa ambiziosa e significativa per tutti i soggetti coinvolti, un’iniziativa che pone uno accanto all’altro il mondo della medicina e dei professionisti a quello del terzo settore che da sempre lo affianca. Un modo per riconoscere l’importanza della collaborazione tra queste due dimensioni, finalizzata al miglioramento della qualità della vita delle donne colpite da questo male.

 

A Nicla Pastore il compito di introdurre gli ospiti e scandire i momenti salienti di una serata che è stata accompagnata anche dalle delicate note della celebre flautista leccese Claudia Santoro.

“Best Pink Heart”, che ha avuto il patrocinio dei comuni di Taranto, Crispiano, Massafra e Statte, nasce da un’idea di Tiziana Magrì, vice presidente dell’associazione nazionale “I woman” e fondatrice di “Donna a sud”.

«La mia – ha detto – è stata prima di tutto una curiosità. Leggevo spesso articoli su donne che avevano lottato e sconfitto il cancro al seno e questo mi ha fatto intraprendere un percorso di conoscenza, andando nei centri donna, ascoltando le loro esperienze. È così che nasce questo premio: dalle donne stesse, dalla loro vita e dalle loro segnalazioni. Nasce anche dal dolore vissuto perché nella mia famiglia sappiamo cosa voglia dire combattere una battaglia con il cancro e, purtroppo, perderla. Come vicepresidente dell’associazione, desideravo lanciare con la nostra prima iniziativa, un messaggio di sensibilizzazione che partisse da Taranto, da una donna come me che viene dal quartiere Tamburi».

In un crescendo di emozioni sono poi stati comunicati i nomi delle persone premiate per questa prima edizione. Una targa ricordo e una barchetta – origami in ceramica creata dal ceramista grottagliese Giorgio Di Palma, a simboleggiare il viaggio che si percorre fianco a fianco, medici, associazioni e pazienti, nella lotta contro il cancro: questi i riconoscimenti di una cerimonia dal forte carico emotivo e simbolico.

Un premio fuori dal coro di professionisti in campo medico – oncologico e associativo, è quello che è stato conferito al consigliere regionale Renato Perrini, premiato da Monica Viva, socia di “I Woman”. La buona politica oggi non può essere fatta solo di parole, ma anche di gesti concreti ed è ciò che ha dimostrato il consigliere Perrini, con la sensibilità, la capacità di ascolto dei bisogni e l’impegno concreto a migliorare la qualità della vita delle donne che lottano contro il cancro.

Il primo medico premiato è stato il dottor Salvatore Pisconti, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica dello Stabilimento Ospedaliero “San Giuseppe Moscati” di Taranto, premiato dalla signora Chiara Ingravallo dell’associazione Avis. Il dottor Pisconti ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e della collaborazione che rifiuta qualsiasi tipo di campanilismo e che si fa carico del mondo e del vissuto della persona portatrice di cancro.

A seguire il riconoscimento al dottor Giuseppe Melucci, Dirigente Responsabile del Centro Donna dell’Ospedale “SS. Annunziata” di Taranto, premiato dalla signora Loredana Semeraro dell’associazione Andos. Nel suo intervento il dottor Melucci ha puntato l’attenzione sull’importanza della prevenzione e sulla necessità che essa sia prima di tutto un fatto di equità.

Il premio “Best Pink Heart” ha voluto creare un ponte non solo tra professionisti e associazioni, ma anche tra pubblico e privato. E trai i nomi dei medici individuati, infatti, c’è stato anche quello del dottor Pietro Fedele, senologo alla “Clinica D’Amore” di Taranto, premiato dalla signora Imma Piccione dell’associazione “Cuori solidali”.

Il dottor Antonio Rinaldi, Responsabile della Struttura Oncologica dell’ospedale di Castellaneta, ha ricevuto il riconoscimento dalla signora Stefania Notarfrancesco.

La dottoressa Domenica Caforio, responsabile degli ambulatori di Psicologia clinica ospedaliera di Castellaneta è stata premiata da Fiorella Pizzulli.

L’associazione “Echeo” nella persona del suo presidente Pasquale Rissi, è stata premiata dalla signora Alessandra De Luca e l’associazione “Punto di Inizio”, nella persona del presidente Claudia Panessa, è stata premiata dalla dottoressa Maria Rosaria Nardelli.

Un premio speciale extra anche al dottor Oronzo Forleo, responsabile della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto, per il suo impegno nella cura delle bambine e dei bambini di Taranto.

La parrucchiera Emilia Miola è stata premiata da Katia Fracascia presidente di “Cuori solidali”, per aver messo la sua professionalità a servizio delle donne che lottano contro il cancro, restituendo loro la dignità.

La serata si è conclusa con il conferimento del “Premio Nike”, direttamente ad una donna, in rappresentanza di tutte le donne che hanno combattuto la guerra contro il cancro e ne hanno fatto un motivo di rinascita. Il nome è stato comunicato durante il corso della serata ed è quello di Fiorella Pizzulli, una giovanissima colpita dal cancro al seno a soli 22 anni. Fiorella ha vinto la sua battaglia, ha studiato e ha fatto gli esami durante il periodo della chemioterapia e si è laureata.

«Sono stata interrotta nel momento più bello della mia vita, quando ero spensierata, ma adesso sono ancora qui, ho trasformato la mia esperienza, ne ho fatto una laurea».

Un messaggio che è una promessa per il futuro, per la seconda edizione del “Best Pink Heart” e del “Premio Nike”, che ripartirà proprio da Fiorella Pizzulli, in un ideale passaggio di testimone.

 

 

viv@voce

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