TARANTO. Un museo a cielo aperto. Corsisti e studenti del liceo artistico “Calò” a lezione di drammaturgia dello spazio

Le prime date del percorso di formazione

A tutto tondo. Anche l’Istituto di Istruzione Superiore “Vincenzo Calò”, polo artistico ionico in cui sono confluiti i licei artistici di quasi tutta la provincia (Grottaglie, Taranto, Manduria, Martina Franca e Casa circondariale) aderisce all’offerta formativa del Crest.

Nell’ambito del progetto di Alternanza scuola-lavoro, una quarta classe dell’indirizzo Arti figurative della sede di Taranto (tutor la docente Silvia De Vitis) dell’Istituto presieduto dal dirigente scolastico Brigida Sforza prenderà parte al percorso di formazione in drammaturgia dello spazio “Taranto, un museo a cielo aperto” condotto da Paolo Baroni  e Marco Guarrera.

Nei fatti, il Crest condividerà con i corsisti e gli studenti spazi di progettazione, professionalità artistiche, strutture organizzative e tecniche. Il corso è finalizzato allo sviluppo di un progetto collettivo sul tema “portiamo il museo fuori, nella città”, alla costruzione di una “macchina scenografica interattiva” utilizzando per lo più materiali di recupero e all’installazione della “macchina” in uno o più luoghi dell’antica isola tarantina.

Il percorso di formazione in drammaturgia dello spazio si rivolge a maggiorenni ambosessi, studenti e professionisti provenienti da diversi settori disciplinari inerenti alla rigenerazione urbana, all‘integrazione sociale, alla comunicazione, all’arte contemporanea, alle arti visive e performative.

È richiesta una forte attitudine al lavoro di gruppo interdisciplinare, alle pratiche creative e di problem solving, curiosità e spirito di ricerca. Ancora, saranno necessarie la disponibilità all’ascolto e la capacità di mettersi in gioco, provando a uscire dal sapere del proprio linguaggio specifico, ma senza perdere la propria identità.

“Taranto, un museo a cielo aperto” prevede momenti di scoperta e osservazione, passeggiate e visite guidate in diverse zone di Taranto, in primis l’Isola. Sarà indispensabile uno sguardo collettivo, globale, sulla città da parte di tutto il gruppo, per realizzare in modo condiviso nuovi elementi di impatto artistico nel panorama urbano. Alle uscite seguiranno momenti di creazione pratica negli spazi teatrali del TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda al quartiere Tamburi. Il “primo” calendario degli incontri: dal 17 al 30 maggio e dal 4 al 9 giugno 2018 (orario: 8.30 – 14). Il corso riprenderà a settembre, alla riapertura dell’anno scolastico.

È ancora possibile iscriversi al percorso di formazione in drammaturgia dello spazio. La quota di partecipazione è di 60 euro. Gli interessati dovranno inviare modulo d’iscrizione (scaricabile dal sito www.teatrocrest.it), curriculum vitae (in formato pdf), lettera motivazionale (max 3000 battute) e, facoltativo, video di presentazione del proprio profilo biografico (max 2 minuti) alla cooperativa teatrale Crest all’indirizzo carlamolinari@teatrocrest.it indicando in oggetto: “Drammaturgia dello spazio 2018”. Info: 099.4725780 (int.3).

Il percorso di formazione in drammaturgia dello spazio “Taranto, un museo a cielo aperto” è parte di “Heroes”, progetto artistico triennale 2017/19 di Crest e associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, Bari) in ATS, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”.

DOCENTI

Paolo Baroni

Lavora da oltre quarant’anni nel teatro con esperienze che vanno dall’opera lirica ai burattini, dalla danza al teatro di prosa, dalle sfilate di moda alle performance, tutte esperienze intervallate da laboratori altrettanto variegati (minori a rischio, ragazzi con autismo, anziani, bambini di scuola d’infanzia, giovani europei… dallo sviluppo tipico all’atipico). È stato direttore tecnico del Festival di Santarcangelo, della compagnia Societas Raffaello Sanzio di Cesena e di altre realtà italiane del mondo dell’arte (La Fenice di Venezia, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala). Tiene laboratori e corsi di formazione di scenografia e illuminotecnica in tutta Italia.

Marco Guarrera

Si forma all’Istituto Statale d’Arte Gagini di Siracusa, poi all’Accademia di Belle Arti di Catania nel ramo scenografia e continua all’interno del Teatro Valle Occupato, dove approfondisce l’illuminotecnica teatrale. Ha lavorato per la Fondazione Arena di Verona e progettato e realizzato scenografie ed effetti speciali col gruppo tecnico/artistico del Teatro Valle Occupato. Attualmente è impegnato sia nel campo dell’illuminotecnica che della scenografia teatrale con diverse collaborazioni all’attivo su Roma e il territorio nazionale. Contemporaneamente porta avanti un progetto artistico legato ad una forma sperimentale di teatro d’ombre con la compagnia “Malombra” da lui fondata.

 

 

 

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