TARANTO. Raul Cremona con la sua magia comica è l’11 dicembre al Teatro Orfeo, in “Prestigi”

TARANTO. Raul Cremona con la sua magia comica è  l’11 dicembre al Teatro Orfeo, in “Prestigi”

Torna quindi in scena lo spettacolo di Raul Cremona, il comico e mago che ha divertito il pubblico di Zelig fin dai primi tempi del programma tv

Comico, illusionista e attore, mago del piccolo e grande schermo che con i suoi trucchi di magia ha incantato non solo il pubblico più adulto ma anche i più piccini. Cominciò tutto a 19 anni, in una festa in oratorio. Dopo a 27 anni lo si vede sul palco dei locali milanesi di cabaret. Oggi Raul Cremona si divide tra televisione, cinema e teatro.

Cremona, veste i panni del mago un po’ atipico dal momento che abbina ai suoi numeri di illusionismo un tocco di comicità che rende il tutto più divertente, da Mai dire Gol a Zelig passando per Paperissima Sprint.

Uno spettacolo che si snoda tra giochi di prestigio, divertenti stacchetti, personaggi stralunati, boutades, con il suo cilindro pieno di incanti, con storie di imbroglioni e imbonitori, è “Prestigi”.

Raul Cremona porta sul palco i personaggi nati da un teatro povero di cui lui stesso è figlio in uno spettacolo che ricalca tutta la sua vita da comico con i suoi personaggi. Uno spettacolo da non perdere che intratterrà gli spettatori alla scoperta di magia, incanti, comicità.

Classe 1956 è nato a Milano. All’inizio della sua gavetta, nei pub milanesi, offriva parodie di diversi maghi illusionisti.

Tra i personaggi più accreditati c’è il mago Silvano, parodia di Silvan e il mago Oronzo.

Conclusa l’esperienza di “Mai dire gol” Raul Cremona approda a Zelig duettando insieme a Mister Forest in Silvano il mago di Milano, riuscita parodia di Silvan. Questo personaggio sarà protagonista di molte stagioni di Zelig a fianco di Claudio Bisio. La  sua parola magica in contrasto a quella di Silvan, Sim Sala Bim sarà Sim Sala… Min! Altri tormentoni saranno quelli come; “Ecco mettiti qui sulla botola, Che cosa sto facendo? Niente, ma lo sto facendo bene”.

Il mago Oronzo darà la possibilità a Raul Cremona di emergere nella straordinaria ribalta di una delle più riuscite edizioni di Mai dire gol,quella del 1997 insieme ad Aldo, Giovanni e Giacomo. Questo stereotipo di mago cafone, Oronzo il guitto, si cimenta con qualcosa di trascendentale come la magia. Canottiera lercia, crocefisso, anelli a profusione, la coppola e l’immancabile stuzzicadenti fanno il personaggio. Un’infinità di trovate metteranno in risalto il gioco di prestigio usato come sfida e gesto cafonesco.  “Aoèè..Con la sola imposizione delle mani posso ungervi la giacca e la cravatta!” “Dimmi che vuoi e ti dirò chi sei, dimmi chi sei ti dirò che vuoi”, “io credo nella reincarnazione le vedi queste unghie si sono reincarnate cinque volte”, questi sono alcuni dei tormentoni tipici del personaggio, indicando la massima espressione di cafoneria.

Tra i vari personaggi inventati c’è stato anche Omen, un uomo maschilista che ce l’ha con le donne. Omen member group è un’associazione che si batte per i diritti dell’uomo, il suo profeta è Omen.

È questo il primo personaggio di Raul Cremona apparso in televisione senza ricorrere ai giochi di prestigio. Il suo compito sulla terra come vero maschio e ultimo rappresentante della specie umana, consiste nel ristabilire il comando sulla donna, che secondo Omen dovrebbe tornare in cucina a fare la massaia. Al termine degli sketch, però arriva puntualmente la telefonata della malefica moglie (telefonata rappresentata da un barrito di elefante) alla quale Cremona risponde in maniera decisamente sottomessa. Le frasi di Omen sono: “…e l’uomo somatizza!” “Fuma fuma” e “L’uomo non è Tarzan, ma la donna… cita!”

Raul Cremona ha simpaticamente ironizzato anche su Jacopo Ortis e le sue lettere a Ugo Foscolo. Durante le esperienze radiofoniche di radio Rai, Gugliemo 95, Amarcord hit Parade condotte insieme ad Alex Peroni, Raul Cremona si inventa Jacopo Ortis. Personaggio in calzamaglia attillata, contegno melodrammatico con una gestualità ricercata fra altisonanti monologhi, parodia dell’attore gigione.

Ha vestito anche i panni di Evok, un profeta che benedice la folla con uno spazzolone. È un predicatore che ha ricevuto da Raymond la parola di Evok stesso, il profeta sposato a Mongarda dalla quale ha avuto due figli. È il Messia di una pseudoreligione che porta luce e prosperità.

Attraverso un’infinità di parabole diffonde il verbo con le famose “tagate” che altro non sono che gli aforismi, in realtà vecchie barzellette che il monaco dispensa nelle “nerde”, centri di accoglienza per la gioventù evokiana. Vestito di sacco e calzando dei sandali, usa una spazzola per capelli come aspersorio che intinge nell’acqua per pettinarsi e benedire, ma più spesso per maledire e scacciare gli spettatori.

Le sue “creature” portano anche il segno della sua grande passione per il cinema comico americano e della sua esperienza di attore girovago.

Nello  spettacolo “Prestigi”,  viaggio surreale, si ascolta  la musica di artisti come Gorni Kramer, Nicola Arigliano e il Quartetto Cetra, suonata dal vivo da Omar Stellacci.

Infine ricordiamo che all’attività televisiva, teatrale, Cremona affianca anche quella letteraria, sono ben 7 le pubblicazioni che portano la sua firma, e cinematografica. Tra gli altri, ricordiamo i suoi ruoli in “Il Cosmo sul comò” di Aldo Giovanni e Giacomo, “Cado dalle Nubi”, il primo film di Checco Zalone e “La sedia della felicità”, ultima regia di Carlo Mazzacurati. È promotore e presentatore del “Festival della Magia”, che porta sul palco del Teatro Manzoni di Milano i più bravi prestigiatori italiani.

Vito Piepoli

 

viv@voce

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